Da Cirio a Parmalat. Un crac tira l’altro e i risparmiatori ci rimettono


Le indagini sono ancora in corso, ma intanto una certezza sembra già emersa. A rimetterci sono sempre loro: i piccoli risparmiatori, che pensano di affidare i loro risparmi nelle mani di strutture solide o marchi noti dell’industria italiana e si ritrovano a perdere il capitale investito.
Anche molti riminesi si trovano purtroppo in questa situazione: hanno contattato la federconsumatori circa una quarantina ( più 15 a San Marino) per quanto riguarda il caso Cirio, un centinaio sono in attesa per i bond argentini, 50 sono alla finestra per My Way-Four You (più 20 rientranti nella procedura conciliativa della Banca) e, per quanto riguarda Parmalat è ancora presto per numeri precisi. Ascoltiamo Luca Zamagni, presidente Federconsumatori Rimini.
Ad accomunare i vari casi ci sono alcuni interrogativi: come facevano le banche a non sapere e perché i risparmiatori non sono stati avvertiti dei rischi connessi agli investimenti?
Per recuperare il capitale investito (almeno in parte) ed evitare il contenzioso legale la via migliore, anche per gli istituti di credito (che potrebbero così recuperare la fiducia dei clienti), sarebbe creare un tavolo di conciliazione. A tal proposito Federconsumatori sta inviando all’attenzione delle banche locali un protocollo d’intesa che propone, attraverso l’analisi caso per caso, una soluzione transattiva e in tempi brevi. Ascoltiamo Giovanni Cedrini, consulente legale Federconsumatori Rimini.
Per fare il punto sulla situazione e sui possibili rimedi, la Federconsumatori della Provincia di Rimini organizza, venerdì alle 21 nella sede CGIL, un’Assemblea Pubblica: sono invitati a partecipare tutti i risparmiatori coinvolti.