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Confermato sciopero marinai di salvataggio per l’8 e il 16 agosto

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 27 Lug 2009 17:17 ~ ultimo agg. 13 Mag 05:03
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E’ fallito anche il secondo tentativo di conciliazione nella vertenza tra i marinai di salvataggio della provincia di Rimini e le cooperative e consorzi dei bagnini. Il contratto dei salvataggio è scaduto nel 2007 e ora chiedono di rinnovarlo con un adeguamento del premio di anzianità, in media 30 euro al mese da dividere tra 2-3 stabilimenti. Su una retribuzione che, dicono, supera i 1.500 euro al mese. In più, gli addetti al salvataggio richiedono il diritto di precedenza rispetto alle nuove assunzioni e il mantenimento del premio nel passaggio da una cooperativa a un’altra.

“Un conto è cercare di mediare rispetto alla vertenza, come ci aveva chiesto anche il Prefetto richiamando alla responsabilità di tutti, cosa che noi abbiamo fatto, modificando in modo importante le richieste iniziali” spiega Mauro Rossi, Segretario Generale della FILCAMS-CGIL di Rimini. “Un’altra cosa è prendere una posizione – peraltro in maniera un po’ difforme tra cooperative e consorzio – di indisponibilità a fare qualsiasi tipo di discusisone sul merito delle richieste” aggiunge.

Sciopero confermato dunque per i circa 200 marinai di salvataggio riminesi. Che incroceranno perciò le braccia l’8 e il 16 di agosto, creando disagi non solo ai bagnini ma anche ai bagnanti. Un’ordinanza regionale del 2009 stabilisce infatti che, senza salvamento, non basta issare la bandiera rossa ma i bagni non possono proprio aprire.

“Un altro lavoratore non può sostituire un marinaio di salvataggio perché significherebbe sostituire lavoratori in sciopero e ciò sarebbe prontamente denunciato dalla CGIL” dice ancora Mauro Rossi. “O li sostituisce il bagnino, dotato di brevetto di salvamento (cosa che peraltro non tutti hanno) oppure il bagno non può aprire” conclude.

(Newsrimini.it)

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