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Dopo scadenza concessioni

Concessioni, esposto Conamal. Biagini: controlli su abusi in spiaggia

In foto: Roberto Biagini
Roberto Biagini
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 2 Gen 2024 13:39
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Con un esposto, il Coordinamento Nazionale Mare Libero (Conamal), chiede che il comune di Rimini avvii controlli sull’arenile per verificare situazioni contrarie alle norme di legge, come abusi edilizi o paesaggistici. Una richiesta, spiega l’avvocato Roberto Biagini, che arriva a seguito del 31 dicembre 2023, data in cui le concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo e di conseguenza tutte le conseguenti autorizzazioni hanno cessato di avere efficacia.


La nota di Roberto Biagini (Conamal)

Il 31.12.2023 hanno cessato di avere efficacia le concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo e di conseguenza tutte le conseguenti autorizzazioni che avevano come presupposto le concessioni stesse. Il Comune di Rimini con la delibera di indirizzo di Giunta n. 504 del 22.12.2023 (paragrafo 14) ne prende atto (“è ragionevole ritenere che le concessioni balneari in essere avranno efficacia, al massimo, sino al 31 dicembre 2023”) per poi approntare le linee guide per le future pubbliche evidenze. Alla luce di questo esplicito riconoscimento e di conseguenza del ritorno pieno della gestione del demanio marittimo in capo all’ ente comunale, il Coordinamento Nazionale Mare Libero chiede, con un esposto inoltrato in data odierna, che da oggi vengono effettuati sull’ arenile i consequenziali controlli per la verifica di situazioni contrarie alle norme di legge (abusi edilizi-paesaggistici-demaniali, presenza di attività non più autorizzate). Come l’ ente pubblico è sempre intervenuto sanzionando singoli cittadini o imprenditori diversamente balneari (albergatori, ristoratori, esercenti pubblici esercizi in genere) nel momento in cui hanno compiuto abusi edilizi e/o esercitato attività in assenza di autorizzazioni (perché inesistenti o perché scadute) nel territorio urbanizzato, chiediamo che le stesse verifiche e lo stesso trattamento venga riservato nei confronti di coloro che hanno esercitato attività (o eventualmente continuino impropriamente ad esercitarle) sopra il pubblico demanio marittimo. Stessa richiesta viene estesa a tutti gli altri enti pubblici nell’ambito delle loro competenze esecutive e/o di controllo (Agenzia del Demanio, Guardia Costiera, A.G.C.M. Regione E.R., Soprintendenza, Procura della Repubblica, Procura Corte dei Conti).

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