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in risposta a Snami

Con il Cau depotenziata sanità Novafeltria? Ausl risponde alle accuse

In foto: Casa della Salute di Novafeltria
Casa della Salute di Novafeltria
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 26 Gen 2024 16:00
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Non ci sta l’Ausl Romagna alle critiche avanzate nuovamente da Pietro Pesaresi, presidente dello Snami di Rimini, alla nuova riorganizzazione dell’emergenza-urgenza. In particolare le ultime riguardavano il CAU di Novafeltria e i turni di continuità assistenziale (vedi notizia) Per voce di Mirco Tamagnini, direttore ad interim Distretto di Rimini e Riccione l’Ausl torna a spiegare come funzionerà il servizio.

IL CAU di Novafeltria prenderà avvio il via lunedì 29 gennaio. E’ situato nella Cittadella della Salute, al primo piano della Casa della Comunità (Via XXIV Maggio 174), e aperto dalle 8 alle 20, sette giorni su sette: si avvale di una equipe medico-infermieristica dedicata e di strumenti di approfondimento diagnostico laboratoristici e strumentali. Il nuovo CAU di Novafeltria è un servizio aggiuntivo rispetto all’attuale Punto di Primo Intervento, che resta confermato nella sua configurazione ed attività H24, oltre alla peculiarità di avere a disposizione due mezzi di soccorso avanzato (uno a leadership medica e uno infermieristica), così da potenziare l’offerta di assistenza primaria alla popolazione nel territorio dell’Alta Valmarecchia.

La scelta di riorganizzazione delle risorse da parte di Ausl Romagna è dettata, in primo luogo, dall’esigenza di dare una risposta di qualità ai bisogni di salute dei cittadini ed è supportata dai numeri. Nell’anno 2022 le visite domiciliari effettuate dai medici di Continuità Assistenziale a Novafeltria – servizio attivo tutte le notti e nei festivi e prefestivi anche di giorno -, sono state in totale 85, e nel 2023 sono state 127. In media una visita circa ogni tre giorni. L’Azienda intende rafforzare l’accessibilità per i cittadini attraverso l’istituzione del CAU H12 sette giorni su sette, dall’altro potenziare il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata incrementando le attività programmabili. E questo nella logica di una sempre maggiore assistenza di prossimità, visto che nel prossimo futuro saranno attivate anche le Unità di Continuità Assistenziale (UCA) per le attività urgenti“.

“L’Ausl Romagna – conclude Tamagnini – nei fatti sta difendendo il presidio ospedaliero ‘Sacra Famiglia’ (e non solo), investendo risorse importanti nelle strutture e nei professionisti che vi lavorano, in un’ottica di potenziamento dei servizi di assistenza territoriale al fine di garantire la miglior risposta possibile ai cittadini. Tutto il resto, in primis le affermazioni su una presunta riduzione dei servizi, sono dunque strumentali e finiscono solo per procurare ingiustificato allarme nella popolazione, che potrà usufruire in realtà di una maggior offerta di servizi”.

 

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