Carim ai titoli di coda, da lunedì solo Credit Agricole. Scardone lascia


Le insegne ormai sono state sostituite da un po’ e in questo fine settimana si consumerà l’addio definitivo a quello che è stato il principale istituto di credito riminese, Carim. Dal 10 settembre, lunedì, Banca Carim sarà definitivamente incorporata in Crédit Agricole: lo spiega anche un laconico messaggio sulla home page del sito della banca anch’esso pronto ad essere sostituito da quello del nuovo gruppo. I 50mila correntisti erano già informati: nelle scorse settimane, come accaduto nei mesi con quelli di San Miniato e della Cassa di Risparmio di Cesena, hanno ricevuto una lettera a casa con i nuovi bancomat e tutte le informazioni del caso visto che ci sarà la migrazione di tutti i sistemi operativi che saranno uniformati. I pin resteranno gli stessi ma nelle ore che precedono il passaggio potrebbero esserci dei problemi nei prelievi bancomat, cambierà l’Iban ma addebiti e accrediti saranno gestiti in autonomia dalla banca. Cambierà anche la piattaforma dell’home banking con nuovi identificativi di accesso.
Intanto, alla vigilia dell’incorporazione, si registra l’addio di Giampaolo Scardone, direttore Carim dal 2013 e poi confermato dai nuovi vertici. Sarebbe stato lo stesso direttore, spiega una nota di Credit Agricole, a decidere di andarsene “per perseguire altre opportunità professionali”. La direzione diventerà così regionale e sarà affidata a Massimo Tripuzzi, finora direttore generale a Cesena e nel gruppo francese già dal 2007. Dopo la migrazione, spiega lo stesso Tripuzzi, Rimini ospiterà l’area banca d’impresa che coordinerà il mercato di tutta la Romagna, due poli d’affari, un mercato private e altre strutture di supporto. Sono invece 1,2 miliardi gli impieghi previsti sul territorio per il triennio 2018-2020 dal piano di finanziamento dell’economia. Naturalmente non mancheranno le economie di scala: i clienti riminesi della ex cassa di risparmio di Cesena di via Gambalunga sono già stati informati che il loro riferimento diventerà quella che era la sede principale di Carim, lo stabile di piazza Ferrari.