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Calcio Eccellenza

Sampierana e mister Barontini ai saluti: "Ci siamo tanto divertiti"

In foto: Mister Barontini e i suoi ragazzi
Mister Barontini e i suoi ragazzi
di Icaro Sport   
Tempo di lettura 4 min
Ven 2 Mag 2025 19:24 ~ ultimo agg. 19:32
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Con la partita di Solarolo di domenica, si chiude il ciclo di Federico Barontini sulla panchina della Sampierana. Playoff sfiorati nella prima stagione in cui è salito in corsa, secondo posto alle spalle del Gambettola, quindi vittoria del campionato di Promozione, lusinghiero quinto posto (al momento) in Eccellenza, è il bilancio del tecnico umbro.

Domenica scorsa è stato premiato con una targa ricordo ricevendo l’abbraccio di tutta San Piero alla pari di Nicola Quaranta e Glauco Lanzi, i due veterani che hanno dato l’addio al calcio, pure loro omaggiati dal club.

Federico Barontini, perché questo divorzio?

“È stata una scelta di comune accordo, la società ha le sue esigenze a livello gestionale, per il sottoscritto si sono aperti spiragli interessanti in categoria superiore. Ringrazio la società per queste quattro meravigliose stagioni, i giocatori per la loro disponibilità e per aver dato tutto sia in allenamento sia in partita con grande entusiasmo, la tifoseria sempre vicina alla squadra, i dirigenti sempre presenti e disponibili e per ultimi, ma non certo per importanza, tutti i miei collaboratori,  figure di valore a livello professionale e umano. Marco Marinelli, Lorenzo Bubbolini e Gianluca Montanari quest' anno, Giovanni Cortesi la scorsa stagione, Marco Ostolani e Rudy Nardi in quelle precedenti, senza dimenticare i fisioterapisti Nicola Spighi, Luca Marini e Matteo Nuti con il supporto degli storici massaggiatori Ivo e Anselmo. Non nascondo che ricordando il percorso e le persone che ne hanno fatto parte mi commuovo”.

Che cosa le lascia l’esperienza di San Piero?

“I legami umani, qui ho conosciuto tante persone stupende che mi resteranno nel cuore. Sul piano tecnico sento di essere cresciuto. Ho avuto la fortuna poter lavorare in serenità, liberamente, di mettere in pratica le mie idee assieme ai miei staff in un campionato che rispetto alle versioni umbra e toscana è un po' più tecnico e quindi ti spinge a perfezionare alcuni concetti tecnico tattici per essere al passo di allenatori di grande valore ed esperienza” .

Il ricordo più bello?

“Tutto il percorso della scorsa stagione. Una cavalcata iniziata con un avvio in sordina con 5 punti in 5 partite e mugugni che serpeggiavano. Il cambio tattico con lo spostamento di Narducci al centro della difesa e il passaggio alla difesa a tre, insieme ad un baricentro un po' più basso rispetto alla stagione precedente, sono state le chiavi di volta per trovare un migliore equilibrio. Il momento più bello direi il successo a Faenza per 2-1 con doppietta di Lanzi e l'allungo a più nove”.
 
La delusione, invece?

“Il duello con il Gambettola della stagione precedente, siamo stati beffati nel finale: le sconfitte con Fratta Terme e Forlimpopoli, il pareggio contro il Granata ci sono costate il primo posto. C’è stata delusione, è vero, ma abbiamo comunque fatto una stagione da inattesi protagonisti, che ci ha dato consapevolezza per quella successiva che è stata vincente”.

Di che cosa ha bisogno la Sampierana per stare a certi livelli?

“Di confermare in toto la rosa attuale, questi ragazzi sono straordinari".

Cosa è accaduto alla Sampierana nel girone di ritorno?

“Per quattro quinti di stagione siamo stati impeccabili, abbiamo sbagliato solo due partite, con Castenaso e Russi prima della sosta. Abbiamo accusato un calo mentale e ci siamo trovati a corto di forze per via di una catena di infortuni senza i quali avremmo potuto fare meglio. La partita chiave è stata il ko contro il Tropical Coriano per 1-0: sullo 0-0 abbiamo sbagliato un rigore, poi c’è stato un miracolo del loro portiere, infine un'occasione sfumata di centimetri. Dal possibile -5 siamo scivolati a -11 sulle seconde e abbiamo pagato dazio nelle due successive partite. Quello della Sampierana resta però un campionato vissuto da protagonista, c’è mancata solo la ciliegina dei playoff”.
 
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