Junior Del Conca. Stefano Diana al Centro Tecnico Territoriale di Gatteo Mare


Parco allenatori Junior del Conca, tra questi Stefano Diana, riminese classe ’86 che da ottobre sarà uno dei tre tecnici federali del Centro Tecnico Territoriale di Gatteo Mare.
Un impegno importante motivo di orgoglio per il giovane mister, con un passato come calciatore: dal 2001 al 2011 nella Folgore Falciano a San Marino, poi sempre sul Titano dal 2011 al 2013 Cailungo, mentre dal 2013 al 2015 Mulazzano in Seconda Categoria.
In veste di allenatore diversi i ruoli ricoperti, dal 2012 ad oggi collaboratore con Folgore Falciano per Primi Calci e Piccoli Amici, dal 2015 al 2017 all’Atletico Viserba nella categoria Giovanissimi provinciali mentre dal 2017 ad oggi impegnato con la società Junior del Conca categoria Allievi interprovinciali.
Patentino UEFA B per Diana che si dichiara entusiasta di questa nuova avventura: “È una sensazione di orgoglio far parte di un centro federale che comprenderà le province di Rimini Forlì-Cesena e Ravenna. Saranno selezionati 100 bambini e bambine (25) di annate 2004 e 2005. Gli allenamenti si svolgeranno tutti i lunedì pomeriggio da fine ottobre fino a giugno, con un programma di seduta uguale in tutta Italia. Al momento nel nostro paese, ci sono una ventina di questi centri, e ognuno è composto da tre tecnici, un preparatore dei portieri e uno atletico accanto allo staff organizzativo. Il mio obiettivo – prosegue – è quello di fare più esperienza possibile con massimo impegno e passione per arrivare al calcio professionistico. La mia filosofia è continuare a migliorarsi, non sentirsi mai arrivati. Darsi sempre nuovi obiettivi e perseguirli con dedizione. Mi piacerebbe formare dei giocatori pensanti, capaci di risolvere le situazioni sul campo, grazie al lavoro settimanale. Sono loro, in piena autonomia che devono essere capaci di scegliere la soluzione migliore fra tutte quelle che sono state proposte durante gli allenamenti. Vorrei lasciare un ricordo positivo ad ogni bambino o ragazzo che ho allenato e che allenerò. Se e quando uno di loro mi penserà vorrei che lo facesse con un sorriso”.