Medico compiacente rilasciava falsi certificati vaccinali, 21 genitori indagati
Con la compiacenza di un medico, iscritto all’Ordine dei Medici di Pesaro e nel frattempo deceduto, hanno ottenuto per i loro figli la certificazione di avvenuta somministrazione di dosi di vaccini obbligatori di fatto mai eseguiti. Sono 21 i genitori del Riminese indagati dalla Procura della Repubblica di Rimini per i reati a vario titolo di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. I fatti risalgono al biennio 2016-’17 e i bambini che hanno usufruito delle false attestazioni vaccinali all’epoca avevano un’età compresa tra i 2 e i 14 anni.
Stando all’accusa, i genitori, quasi tutti residenti tra Montescudo Montecolombo, Gemmano e Riccione, avrebbero versato al medico compiacente una somma di denaro (che poteva arrivare fino a 300 euro) come compenso per avere attestato falsamente nel certificato di vaccinazione l’avvenuta somministrazione di dosi di vaccini obbligatori come quelli contro difterite, tetano e pertosse, o per prevenire morbillo, rosolia e varicella. Vaccini necessari per l’iscrizione al nido o alle scuole d’infanzia. Le indagini dei carabinieri, che si sono avvalsi anche delle intercettazioni, avrebbero permesso di smascherare una decina di presunte coppie no-vax.
Il sostituto procuratore Giulia Bradanini nei mesi scorsi ha notificato agli indagati l‘avviso di conclusione delle indagini preliminari, preludio alla possibile richiesta di rinvio a giudizio.