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intervengono i carabinieri

Aggredito da una cliente "insoddisfatta", ristoratore si barrica nel locale

In foto: i graffi sulla spalla del ristoratore
i graffi sulla spalla del ristoratore
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 2 mag 2024 16:27 ~ ultimo agg. 3 mag 15:53
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Oltre a non essere stato pagato, è stato pure aggredito fisicamente per aver chiesto alla cliente di saldare il conto. Ma non è finita lì, perché per evitare guai peggiori si è visto costretto a barricarsi all’interno del locale mentre la donna scagliava sedie e tavoli contro le vetrate e infine a chiamare i carabinieri. E’ successo il primo maggio a Rimini, all’hamburgeria “Pane, Vino e Baghino” in via Dario Campana, dove il marito della titolare, Gioacchino Meli, 47 anni, è stato assalito da una 50enne russa che aveva cenato insieme ad un’amica e alla figlia di quest’ultima nel locale, rifiutandosi di pagare quanto dovuto, complessivamente 40 euro, perché “i panini non erano buoni, non mi è piaciuto nulla”.

A raccontare l’aggressione subita è lo stesso ristoratore riminese: “Erano in tre, due donne e una ragazza, hanno mangiato e bevuto, poi sono uscite dal locale – dice Meli -. Fin lì nessun problema, poi hanno incominciato a discutere tra loro, è volato anche una schiaffo tra le due donne, e a un certo punto si sono dirette verso la loro auto. E’ stato allora che sono uscito chiedendo mi venisse saldato il conto. Quella che poi mi ha aggredito mi ha risposto che non avrebbero pagato perché non era buono nulla, anche se i panini se li erano finiti tutti. Così, ho preso il cellulare e ho iniziato a filmare perché volevo prendere il numero di targa della macchina e documentare quanto stava accadendo. Mai avrei immaginato che quella donna, su di giri per l’alcol, potesse aggredirmi – spiega ancora incredulo Meli -. Mi ha strappato il cellulare di mano e l’ha buttato a terra, poi mentre lo stavo raccogliendo mi è saltata addosso, ha iniziato a graffiarmi e strapparmi i vestiti. Io l’ho semplicemente allontanata e sono corso all’interno del locale chiudendo la porta“.

La 50enne russa, anziché andarsene, ha cercato nuovamente di raggiungerlo: “Nel locale c’era una coppia che mi ha aiutato a tenere chiusa la porta – racconta ancora il ristoratore –, poi ho abbassato la serranda e chiamato i carabinieri. Lei, come una furia, ha preso i tavoli e le sedie che erano all’esterno e li ha lanciati contro le vetrate. Quando è arrivata la pattuglia era ancora lì, che urlava e sbraitava. Ai militari poi ha detto che ero stato io ad aggredirla, ma per fortuna ho i video e anche i testimoni che possono confermare la mia versione, oltre ai graffi al collo, alle braccia e al naso. E pensare che lei e le due amiche erano state qua già altre volte e non c’era mai stato alcun problema”.

Le tre clienti, due russe di 50 anni e una di 20, sono state identificate dai carabinieri. Una volta tornata la calma, se ne sono andate. Il ristoratore riminese si è detto deciso a querelarle: “Non lo faccio per i 40 euro non saldati, ma perché sono stato vittima di un’aggressione immotivata, sono dalla parte del giusto e voglio tutelarmi”.