La AUSL di Cesena precisa
In riferimento a quanto contenuto nell’articolo pubblicato sul Resto del Carlino di oggi dal titolo “Porte Strette, tutto da rifare” a proposito dell’Hospice di Savignano ed ad altri articoli sullo stesso tema usciti nei giorni scorsi su altri quotidiani locali, si precisa quanto segue:
·Non c’è stato alcun rallentamento nei tempi di realizzazione dell’Hospice perchè già dall’inizio dei lavori l’apertura della struttura era stata prevista per il mese di ottobre 2001;
·Non è vero che l’allargamento degli stipiti delle porte ha comportato la spesa di diversi milioni aggiuntivi: i costi infatti, relativi solo allo smontaggio delle vecchie porte ed al rimontaggio delle nuove si aggirano attorno ai 2.500.000 di lire perchè gli altri costi riferiti ai lavori di muratura li avremmo comunque sostenuti. Non solo, le “vecchie” porte smontate saranno comunque riutilizzate per gli uffici e gli ambulatori dell’Hospice;
·Non è vero che i 12 letti costano ciascuno “circa 10.000.000”; cifra “assurda” se consideriamo che l’arredamento totale dell’Hospice, compresi gli uffici e gli ambulatori, è costato circa 190.000.000, escluse naturalmente le attrezzature sanitarie. I 12 letti costano invece 2.480.000 ciascuno per un totale quindi di 29.760.000. Sono letti particolari e adatti alle esigenze dei pazienti ricoverati: oltre ad essere di altezza variabile e possedere 3 snodi che possono essere telecomandati dagli stessi pazienti, hanno anche bordi in legno, adatti quindi ad un ambiente caldo ed accogliente;
·Non è vero che mancano gli infermieri qualificati: nonostante le ormai note difficoltà ad assumere personale infermieristico, l’Azienda Sanitaria è riuscita a reperire lo stesso sia attraverso un bando di concorso interno che attraverso l’assunzione di infermieri dall’esterno;
L’Hospice quindi di Savignano non nasce affatto zoppo, anzi. Ricordiamo che sarà uno dei primi Hospice ad aprire i battenti in Emilia-Romagna. Comfort elevato, umanizzazione dell’assistenza, porte aperte alle famiglie: saranno questi gli aspetti qualificanti di questa struttura di ricovero che offrirà ospitalità soprattutto ai malati oncologici, ma non solo.
Riteniamo sia da sottolineare che rappresenterà un servizio importante per il territorio Cesenate che completerà la cosiddetta rete delle cure palliative, dei servizi cioè previsti dal Ministero della Sanità per assicurare ai malati di tumore una migliore qualità della vita.