Rimini-Perugia 1-1, Buscè non parla. Fiorini: “Siamo stati sfortunati”


Le dichiarazioni al termine di Rimini-Perugia 1-1 (leggi notizia).
Mattia Fiorini, centrocampista del Rimini F.C., autore del momentaneo 1-0 dei padroni di casa. “È stata una bella emozione perché comunque è il primo gol con la maglia del Rimini, era tanto che lo aspettavo. Ho avuto questa occasione ed è partito un bel tiro: sono felicissimo per me, un po’ meno per com’è finita la partita, ora pensiamo alla prossima”.
Avete avuto il demerito di non sfruttare le tante occasioni create. “Abbiamo creato tantissime occasioni nel primo tempo, penso che finire il primo tempo 1-1 non sia stato meritato, nel secondo tempo comunque abbiamo creato altre occasioni da gol. Siamo stati sfortunati oggi perché penso che ai punti avremmo dovuto portare a casa qualcosina in più, però ormai è andata e si pensa alla prossima”.
Sulla “pareggite” del Rimini. “Diciamo che ultimamente, i risultati sono palesi, non riusciamo a vincere, però comunque non stiamo neanche perdendo. Quindi piano piano sono punticini che portiamo in classifica, che speriamo ci facciano comodo alla fine dell’anno”.
È stata la sua migliore partita della stagione? “Probabilmente sì”.
Oggi è cambiato qualcosa in mezzo al campo con l’inserimento di Malagrida? “Diciamo che sono caratteristiche dei giocatori. Oggi il mister ha scelto un centrocampo nuovo: non avevamo mai giocato noi tre in mezzo al campo, però penso abbiamo fatto un’ottima partita, come abbiamo fatto una buonissima partita a Milano, come l’abbiamo fatta a Trapani, ed erano sempre interpreti diversi. Quindi penso che ognuno di noi quando gioca dia sempre il massimo e cerchi di dare il meglio di sé per sfruttare le possibilità che ci dà il mister”.
Siete rimasti male a fine partita per il coro dei tifosi “meritiamo di più”? “Certo che ci rimaniamo male perché tutto il lavoro di una settimana che ci portiamo dietro, poi facciamo un’ottima partita secondo me, cerchiamo di fare gol in tutti i modi, non ci riusciamo, e sentire determinate cose dai tifosi non è mai piacevole. Però le accettiamo, guardiamo alla prossima. Poi ci sarà una semifinale importante da giocare qui in casa e speriamo di farli felici”.
Andrea Cisco, attaccante dell’A.C. Perugia Calcio, autore del gol dell’1-1. “È stata una partita difficile, dura, in un campo difficile. Però penso che il pareggio sia giusto, anche se con un po’ di fortuna avremmo potuto fare bottino pieno. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica, poi il mister ha sistemato la squadra. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio sicuramente. Ci teniamo il punto e venerdì sarà guerra in cassa con la Vis Pesaro”.
È arrivato il gol al suo terzo tentativo. È stato una spina nel fianco della retroguardia riminese. “Sono contento perché è stato un periodo difficile, dopo due mesi che sono stato infortunato, sono contento di aver ritrovato la forma, manca ancora qualcosa per raggiungere la mia condizione ottimale, però sono contento e va bene il punto di oggi. Pensiamo già alla prossima”.
Un altro passo del Perugia per cercare di allontanarsi dalla zona calda della classifica. “Diciamo che è un momento delicato tra il mercato e gli infortuni, infatti oggi eravamo in pochi, abbiamo fatto quadra. È un momenti in cui dobbiamo aspettare che rientrino giocatori importanti per noi, sono sicuro che poi, nelle ultime partite, ci divertiremo”.
A chi dedica il gol? “Alla mia famiglia e a tutto lo staff medico del Perugia, che mi ha seguito dopo l’infortunio”.
Tomas Lepri, difensore del Rimini F.C. Oggi è stato uno dei giocatori biancorossi più pericolosi. “Non penso di essere stato il giocatore più pericoloso oggi. Oggi abbiamo fatto una grandissima prestazione da parte di tutta la squadra, di chi ha giocato dall’inizio e di chi è subentrato. Ho avuto due palle gol, una secondo me molto importante che sfortunatamente mi è capitata sul sinistro, se fossi stato più lucido avrei potuto fare meglio. Però c’è secondo me da fare i complimenti a tutti quelli che sono scesi in campo, e anche a chi non è entrato, perché abbiamo fatto una grandissima prestazione: abbiamo creato molto e subito sicuramente molto meno di quanto abbiamo creato noi”.
Decisivo in termini negativi per il Rimini aver subito il pareggio solo due minuti dopo essersi portato in vantaggio. “Sicuramente il gol subito subito dopo averlo fatto ci ha un po’ destabilizzato, però se vogliamo recriminare anche qualcosa non ho visto bene il colpo di testa di Parigi, ma da alcune immagini sembra più dentro che no. Quindi secondo me non dobbiamo fasciarci la testa, ma dobbiamo essere felici di quello che abbiamo fatto”.
Il rammarico è non aver sfruttato le tante palle gol costruire, soprattutto nel primo tempo. “Avremmo potuto fare sicuramente meglio, come saremmo potuti essere un po’ più svegli sul gol preso, lavoriamo molto sulle palle inattive e abbiamo preso un gol uguale all’andata, dallo stesso giocatore, quindi sicuramente avremmo potuto fare meglio davanti ma anche sul gol preso”.
A proposito, cosa non ha funzionato in occasione dell’1-1 di Cisco? “Non c’è da puntare il dito contro nessuno perché alla fine abbiamo fatto una grandissima prestazione, avremmo potuto mandarlo anziché dentro sul destro a crossare, saremmo potuti uscire più forte, avremmo potuto raddoppiarlo. Ci lavoreremo, ci lavoriamo tanto e sicuramente non capiterà più”.
Era da un po’ di tempo che il Rimini non riusciva a condurre il gioco come invece ha fatto oggi per buona parte dell’incontro. È solo perché è cambiato qualcosa in mezzo al campo o no? “No, sicuramente dipende anche molto dall’avversario che abbiamo davanti perché a Trapani abbiamo condotto la partita noi, ed eravamo fuori casa contro un avversario forte che ha cambiato tanti giocatori, in una semifinale di Coppa Italia, quindi ci sono partite che dominiamo tanto, come oggi, e abbiamo lasciato due punti, ma è l’avversario comunque”.
A fine partita i tifosi non erano felici del pareggio. Ci siete rimasti male? “No. È giusto che i tifosi facciano quello che si sentono, è da un po’ di tempo che non arriva la vittoria, ma come dispiace a loro dispiace a noi, ma non abbiamo niente da dire ai tifosi, che ci seguono dappertutto, anche a Trapani, fuori casa in campionato e in casa sono sempre presenti. Quindi niente da dire: dobbiamo solo ringraziarli”.
Lamberto Zauli, allenatore dell’A.C. Perugia Calcio. “Penso sia stata una partita di sofferenza, dove lo spirito è stato giusto, la squadra ha voluto lottare. Abbiamo preparato la partita per cercare di non farli palleggiare, di essere aggressivi, però non riuscivamo a non far salire la squadra avversaria perché le loro due punte si sono mosse bene, hanno verticalizzato molto, hanno fatto salire la squadra, quindi ci hanno messo in difficoltà. Quindi dopo i primi 20 minuti in cui entravano facilmente nella nostra area abbiamo deciso di cambiare modulo per cercare di proteggere un po’, e quindi siamo andati in superiorità dietro e in inferiorità davanti, e quindi ci siamo compattati, abbiamo rischiato meno e la partita è diventata un po’ più equilibrata, però è stata una partita difficile. Oggi rispetto ad altre volte ci portiamo a casa un ottimo risultato perché comunque muoviamo la classifica per l’obiettivo che vogliamo raggiungere. È chiaro che noi scendiamo sempre in campo per vincere, è giusto che sia così perché oggi la vittoria nei nostri campionati fa la differenza, però oggi abbiamo giocato contro una squadra importante, forte, che ha un’identità ben precisa, quindi siamo andati in difficoltà. E poi man mano la squadra ha voluto lottare su ogni pallone per portarla a casa. Luca Gemello ha fatto una buona partita, ha fatto interventi importanti, Cisco sta crescendo, è la seconda partita che fa con me, è chiaro che sia un giocatore importante e mi auguro che lo diventi sempre di più, aspettando che rientrino i nostri infortunati perché siamo rimasti veramente in pochi. È stata una settimana difficile perché tre ragazzi hanno subito infortuni importanti durante questa settimana, e questo destabilizza un po’ anche lo spogliatoio, perché tre giocatori importanti, tre personalità importanti subiscono gravi infortuni. Quindi un po’ questo in settimana l’ho notato, lo abbiamo pagato, però abbiamo giocato con lo spirito giusto. Una squadra che non fosse stata una squadra oggi avrebbe perso. E invece oggi ci portiamo a casa un bel punto, in una classifica molto corta, in un campionato difficilissimo dove secondo me nessuna riuscirà a uscirne fuori completamente, e quindi staremo spalla a spalla per i nostri obiettivi, che sono quelli che conosciamo”.
Sugli infortuni. “Di Maggio ha avuto un guaio muscolare in settimana, abbiamo fatto delle diagnosi e anche se è presto per farle definitive non è una banalità, quindi ce lo porterà via per più di un mese. Ma non ci dobbiamo piangere addosso, noi venerdì abbiamo già un’altra partita. I ragazzi ce l’hanno messa tutta. Quello che ho detto io per primo: dovremo tirare fuori quelle risorse in più, dove qualche compagno ci avrebbe potuto dare una mano. Non è così. Non possiamo tornare indietro, questo è successo, tanti sono traumatici. E quindi fa parte del gioco. Prima mi hanno chiesto se la squadra cresce o non cresce. La squadra secondo me ha fatto tante buone partite. Quand’è che una squadra cresce? Quando c’è una continuità: una continuità di formazione, una continuità di allenamento, allora ci sono tutti gli argomenti per far crescere un gruppo. Obiettivamente questa squadra sin dall’inizio ha avuto problemi importanti che hanno impedito di ripetere la stessa formazione. Questo per me è un problema. Lo conosciamo tutti, però abbiamo voglia sempre di lottare con le nostre forze. Ci sono ragazzi che mettono in campo tutto loro stessi perché gli sono vicino e lo vedo tutti i giorni. E quindi oggi ci portiamo via un punto. Da domani mattina già ci alleniamo per preparare la gara con la Vis Pesaro, che arriva venerdì. Un’altra super squadra, che sta facendo molto bene, e noi dovremo tirare fuori risorse massime perché fondamentalmente saremo questi, penso che Lisi sarà squalificato, quindi saremo anche meno, però sono ragazzi che hanno determinazione, voglia, quindi con la Vis Pesaro faremo una partita gagliarda per cercare di muovere sempre la classifica”.
Lunedì si concluderà il mercato. Arriverà qualche giocatore? Montevago sempre un po’ troppo isolato. “Noi nella nostra rosa oggi abbiamo due centravanti, che sono Montevago e Marconi, Marconi è al suo primo anno, Montevago idem, 2003 e 2005, questi sono i nostri centravanti. Abbiamo Matos che può fare più ruoli. Faccio delle scelte per avere una squadra un po’ più compatta perché penso sia giusto così e oggi giocare con Marconi e Montevago, perché quella è l’unica soluzione per giocare a due punte, per noi non credo sia la scelta ideale. Quindi oggi abbiamo fatto una partita meno bella, venivamo da una partita fatta col Pescara dove la squadra avrebbe meritato anche di vincere, quindi dobbiamo trovare questa continuità. Dov’è la difficoltà del mercato? Non è facile neanche per la società, che sa già dove ci servono i giocatori e dove possano fare la differenza, però c’è una lista di 23 e noi non vorremmo togliere definitivamente i nostri infortunati perché comunque tra un mese o due rientrano e non abbiamo tanti spazi. È questa la difficoltà, non è che domani possiamo andare a comprare cinque giocatori, vorrebbe dire andare a togliere Di Maggio definitivamente, quindi vorrebbe dire stagione finita, o Mezzoni o Angella o Riccardi, tutti i nostri infortunati. E non lo vogliamo fare perché comunque torneranno e per il rush finale saranno giocatori importanti. Quindi non è così semplice andare a toccare una squadra a gennaio dove comunque c’è la possibilità di avere soltanto 23 giocatori in lista”.
Qual è il reale obiettivo del Perugia? “Mancano 13 partite, sono tantissime. È chiaro che in campionato così equilibrato, dove tante partite finiscono in pareggio, tantissime, lo dicono le statistiche. Se pensiamo che il Rimini sta facendo molto bene, a prescindere che gli hanno tolto due punti, ha 31 punti, noi 29. Quindi a 13 partite dalla fine io penso che tutte quelle squadre debbano guardare sopra e sotto, io penso che siamo dentro questo mini-campionato e vogliamo andare a lottare sempre, con l’umiltà di guardare sotto, perché dobbiamo guardare sotto, però abbiamo anche la presunzione di guardare sopra e crederci, perché è lì vicino. Tredici partite sono tante e quindi vogliamo superare questo momento negativo, a livello di infortuni, lottando su ogni pallone, e poi sono convinto che nel rush finale potremmo dire la nostra. Ma vorremmo essere protagonisti già con la Vis Pesaro. Noi abbiamo giocato con il Pescara domenica scorsa, il Pescara sta facendo un altro tipo di campionato, e ce la siamo giocata alla pari. Soprattutto in casa la squadra gioca, palleggia di più di quello che ha fatto oggi, e quindi con la Vis Pesaro giocheremo con la determinazione giusta per fare una partita da protagonisti”.
Oggi si è visto un Perugia con la tuta operaia. E con una panchina che dalla tribuna stampa è sembrata nervosa. “Io vado dal quarto uomo semplicemente per dire che mi piacerebbe avere un confronto, non mi sono mai lamentato dell’arbitraggio. Mi giravo e non mi parlava, e io gli ho detto che non volevo litigare, però volevo comunicare, quello sì. Allora spesso andavamo lì, ma non c’è stato niente. I ragazzi della panchina, siamo in un momento di emergenza, e c’è partecipazione. È chiaro che noi siamo ancorati al piccolo risultato, vogliamo essere lì. Era una partecipazione e non nervosismo. Tant’è vero che è stato espulso solo il direttore, però per quanto riguarda la panchina c’era la partecipazione a una partita difficile, spigolosa, dove il risultato contava molto. Per quanto riguarda essersi messi la tuta la lavoro io penso che una squadra lo debba fare sempre: la presunzione penso sia uno dei difetti peggiori che una persona possa avere, figuriamoci una squadra. Noi per la classifica che abbiamo, ma anche se fossimo arrivati qua primi e fossimo stati presuntuosi sarebbe stato un danno clamoroso. Quello è un valore che nel mio gruppo non voglio assolutamente vedere. Si lotta, si fa fatica, si sta dietro quando si deve stare dietro tutti insieme, la punta deve aiutare se la squadra è in difficoltà, non cerca alibi. Questo è un gruppo che può arrivare a fare risultati anche insperati, in generale, e noi vogliamo essere quella roba lì”.
Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C., non si è presentato in sala stampa.