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Calcio Serie C

Rimini-Spal, la vigilia di Antonio Buscè

In foto: Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 8 min
Gio 3 Ott 2024 11:50 ~ ultimo agg. 7 Giu 10:42
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Galvanizzato dalle tre vittorie consecutive con Milan Futuro, Perugia e Ascoli, che hanno allungato a quattro la sua striscia positiva, il Rimini torna al “Neri” dopo due trasferte di fila per ospitare la Spal, che si presenta in Romagna da penultima in classifica con 4 punti, ma solo per il -3 di penalizzazione. Gli estensi hanno perso le ultime due gare, in casa del Milan Futuro (2-1) e al “Mazza” con la Virtus Entella (0-2).

In casa Rimini tornano a disposizione Malagrida e Cioffi. Resta in infermeria il solo Chiarella.

“Veniamo da queste tre partite importanti, dove non è che speravamo, cercavamo di fare il meglio possibile e ci siamo riusciti – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè, alla vigilia -. Abbiamo fatto tre vittorie consecutive, ma quello che si è fatto ormai è andato, bisogna pensare al presente, che si chiama Spal. Non guardiamo nemmeno la classifica, perché la Spal ha comunque giocatori importanti, che possono fare la differenza da un momento all’altro. Noi dobbiamo essere bravi a capire che per fare quello che abbiamo fatto in quest’ultima settimana siamo passati anche noi da un “periodaccio”, anche se siamo ancora all’inizio, di quelli un po’ tosti. Quindi abbiamo tirato fuori qualcosa tutti, quella percentuale di più che ci vuole per fare le cose in maniera diversa in positivo, e ci siamo riusciti. Domani bisogna alzare ancora l’asticella, soprattutto su questo aspetto, mentale, perché poi alla base di tutto c’è il restare concentrati, attenti in tutte le situazioni durante la partita”.

Rientrano Malagrida e Cioffi. Ma cambiare assetto in questo momento, visti gli ottimi risultati, sarebbe un azzardo. “La cosa importante è che qualche giocatore inizia a rientrare, a recuperare dagli infortuni, ed è importante per avere qualche soluzione in più. Come ho detto in precedenza in altre conferenze stampa, questa squadra giocando con i due attaccanti magari può creare qualcosa in più. Credo che andremo ad affrontare la Spal con i due attaccanti, poi vediamo nel corso della partita cosa succederà. Ripeto: la cosa importante è aver recuperato qualche giocatore che ci può dare qualche soluzione in più”.

Anche perché l’utilizzo dei due attaccanti non esclude l’inserimento degli esterni. “Noi siamo stati bravi a cambiare, perché abbiamo cambiato due-tre situazioni: siamo partiti con un 4-3-3, poi in fase di non possesso lavoravamo con un 4-4-2, sulla riconquista palla si andava avanti così per un periodo della partita, nelle ultime partite ci siamo messi a cinque dietro, con i due attaccanti davanti, quindi dico bravi a questi ragazzi perché sanno adattarsi agli avversari. A volte bisogna pensarci il giusto, perché bisogna sempre pensare a noi, però adattarsi è molto importante perché poi puoi cambiare in corso d’opera, e avere i giocatori che si sappiano adattare secondo me è una cosa molto importante”.

Affronterete ancora una volta una squadra in una situazione particolare, com’era successo già a Perugia e ad Ascoli. È un vantaggio o uno svantaggio? “Un bene non direi perché comunque sono sempre situazioni particolari, situazioni un po’ difficili: affronti squadre che magari ci metteranno qualcosa in più. È normale, quando è un periodo un po’ così, non è che sei tranquillo, che puoi gestire la palla come vorresti, a volte la palla nei piedi scotta, soprattutto per i giocatori meno esperti. Però io penso sempre che la Spal abbia giocatori importanti che possono fare la giocata da un momento all’altro. Io guardo il campo e quello che ho detto ai ragazzi stamattina è di affrontare questa partita meglio di come abbiamo affrontato mentalmente le tre precedenti, dove venivamo comunque da una situazione un po’ particolare. Per fare questo cammino degli ultimi giorni siamo passati anche noi da una situazione un po’ particolare. I ragazzi devono pensare assolutamente che non abbiamo fatto niente che ci abbia risolto tutti i problemi, ci mancherebbe, abbiamo ancora tanti problemi, tanto lavoro da fare, e non c’è partita facile. Quando vai ad affrontare le squadre diventa sempre una partita a sé. Quindi noi domani affrontiamo la Spal e dobbiamo avere la consapevolezza che avremmo di fronte una squadra forte”.

Rimini-Spal, la vigilia di Antonio Buscè

Qual è stata la scintilla per queste tre vittorie di fila? “La scintilla è un po’ il percorso che abbiamo fatto, anche se di poche partite, dopo le due di Coppa Italia dove, nonostante non si meritava di avere quella classifica purtroppo avevamo quella brutta classifica, anche se erano passate pochissime partite. Il fatto che vai in vantaggio, ti fai rimontare, non riesci a portare a casa il bottino pieno, nonostante delle buone prestazioni. E l’ultima è stata il post Lucca, che ci ha fatto raddrizzare un po’ a tutti le antenne: 2-0 e poi 2-2, per com’è arrivato poi il secondo gol, quel risultato ci ha fatto riflettere tanto. Abbiamo alzato tutti l’attenzione, la concentrazione, abbiamo fatto tutti un passo indietro per poi raddrizzare la mira, e abbiamo lavorato sull’aspetto mentale, che è fondamentale. Una squadra che gioca, cerca di fare la partita, e pur meritando non riesce a portare a casa il bottino pieno. Farsi rimontare com’è successo anche a Carpi, due volte in vantaggio e ti fai rimontare sul 2-2 a fine partita… Con il Pescara perdi una partita su una rimessa laterale, nonostante abbiamo fatto secondo me un’ottima partita, e con la Lucchese è stata la punta dell’iceberg. Quindi ci ha fatto tornare indietro e capire che tante cose non andavano. Abbiamo raddrizzato la mira. Ciò non vuol dire che bisogna sentirsi appagati, oppure pensare che adesso che siamo riusciti a portare a casa qualche vittoria siamo a posto. Assolutamente no: dobbiamo guardare al presente, che si chiama Spal, il passato si chiama Ascoli, una partita già accantonata, che ci dà autostima, ci dà più fiducia, respiriamo aria pulita, ma il campionato è lunghissimo e molto difficile, con squadre che corrono, che hanno dei giocatori importanti, c’è ancora tanta strada da fare e tanto da lavorare”.

Il fatto di aver subito solo un gol nelle ultime partite e di avere attaccanti che sono andati tutti a bersaglio quanto è importante lungo il cammino? “Quando si parla di reparti: attaccanti, centrocampisti e difensori, si parla di squadra. Loro se lavorano in un certo modo secondo me riescono a fare anche gol. Tante volte si dice che gli attaccanti corrono troppo e magari non sono lucidi quando sono in area davanti al portiere, secondo me no, perché io credo che più sono presenti nella partita, più danno una mano alla squadra, più fanno quelle corse che a volte possono sembrare inutili, ma sono utilissime a tutta la squadra, e più secondo me riescono ad essere parte integrante della squadra in fase di possesso e in fase di non possesso. Quindi, se loro lavorano in un certo modo danno una grande mano. A volte l’input principale quando ci si difende parte dall’attacco. Secondo me è fondamentale perché danno l’esempio alla squadra e quando sono loro che fanno quella corsa in più ecco quella scintilla che poi deve scoccare nella testa dei ragazzi, da chi magari non te l’aspetti per fare quel lavoro sporco che alla lunga porta dei grandi benefici”.

Chi non è convocato? E ci sarà qualche ballottaggio? “Nessuno si deve sentire col posticino al sicuro perché poi c’è la settimana, ci sono i giorni di lavoro. Io sono contento che tutti gli attaccanti finora hanno fatto qualche gol, il fatto che rientrano Cioffi e Malagrida, due giocatori importanti, bisogna stare tutti gli attenti. È bene che pensino che tutti possono giocare, è bene che pensino che tutti se mollano un attimo possono stare fuori. Io voglio sempre tutti sul pezzo perché devo avere altre alternative, e quando ci sono altre alternative si mette tanta carne alla brace, che va bene. Stanno tuti sugli attenti, e va bene così. È normale veniamo da giorni intensi. Chi ha fatto le tre partite con un minutaggio alto alto alto quando ci siamo rivisti questa settimana nei primi giorni non ha fatto praticamente nulla. C’è ancora qualche scoria addosso. Domani mattina abbiamo il risveglio muscolare, poi quando saremo in albergo tutti assieme a pranzo, in quelle ore, decidiamo qualche ruolo in particolare se cambiare oppure no. Manca Chiarella, che dalla settimana prossima si potrà integrare con la squadra a fare dei lavori”.

L’8a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA

LISTA CONVOCATI RIMINI FC-SPAL

Portieri: 1 Vitali, 32 Ferretti, 91 Colombi.

Difensori: 2 Brisku, 3 Falbo, 4 Bellodi, 6 Gorelli, 8 Semeraro, 28 Longobardi, 30 De Vitis, 46 Cinquegrano, 98 Lepri.

Centrocampisti: 5 Fiorini, 10 Malagrida, 21 Piccoli, 23 Megelaitis, 25 Lombardi, 33 Langella, 80 Garetto.

Attaccanti: 9 Cernigoi, 20 Accursi, 29 Dobrev, 34 Ubaldi, 77 Cioffi, 97 Parigi.

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