Per il quinto anno il calciomercato si è aperto al Grand Hotel di Rimini

Per il quinto anno consecutivo il calciomercato si apre al Grand Hotel di Rimini, grazie all’organizzazione di Master Group Sport, ADiSe e Regione Emilia-Romagna. Gli addetti ai lavori si sono dati appuntamento alle 18 per un aperitivo. Alle 20:10 il via a “Colpi da maestro”, il talk show di Sky.
Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica del Lecce. “Vedo tante persone della mia generazione, facciamo parte di un calcio diverso da quello attuale. Siamo partiti con i gettoni telefonici. Adesso è tutto in tempo reale, è tutto mediatico. Se siamo qui vuol dire che ci siamo evoluti anche noi, e se possiamo dire la nostra posso dire che lo abbiamo fatto bene. Tutto muta, tutto cambia, però il fattore umano deve rimanere quello più importante. Guai se tutto fosse legato agli algoritmi e non si toccasse la pelle con la mano. Forse mancano le strutture, gente capace di creare allenatori. Bisogna prendersi le proprie responsabilità non cercando di dare le colpe agli altri. Noi cerchiamo a nome nostro di essere un modello. Non ci possiamo sentire colpevolizzati perché nella nostra Primavera ci sono molti stranieri. Siamo stati campioni del mondo e d’Europa con le stesse regole di adesso. Non bisogna cercare di responsabilizzare gli altri. Sono partito a fare il direttore sportivo a 25 anni, sono partito dalla Terza categoria e arrivato alla Champions League (con la Fiorentina, ndr). Io conosco le dinamiche dei Dilettanti, ho vinto tanti campionati. Posso portare le mie esperienze, ma se non sono chiamato non le posso portare. Non ci sono centri di formazione territoriali, c’è solo Coverciano. Il calcio è fatto di cicli: prima c’erano i campioni, ora non ci sono, ma non è colpa dei giocatori né dei club”.
Tony D’Amico, direttore sportivo dell’Atalanta: “Sicuramente ogni anno c’è un’evoluzione del calcio, speriamo sia positiva. Ho avuto la fortuna di iniziare nel Verona, oggi sono all’Atalanta, ma i principi sono le stessi. Oggi rispetto a quattro anni fa le dinamiche del mercato sono cambiate: oggi più che pensare ai giocatori forti parliamo di giovani. Penso che il giocatore debba essere forte a qualsiasi età. Oggi il mercato ci porta per motivi di rivendibilità dei giocatori a scegliere i giovani, che a volte non sono pronti o non sono forti come quelli di una fascia d’età più ampia. Cambiano i nostri interlocutori, arrivano proprietà dall’estero, abituati ad algoritmi, ma questo deve essere uno spunto. La squadra è uno stato d’animo, i risultati positivi o negativi possono far sì che i giocatori rendano più o meno. Le gestione dello stato d’animo dell’allenatore e dei giocatori penso sia il nostro lavoro”.
Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter. “Sentivo il desiderio di fare il direttore sportivo pensando a figure come quella di Leo (Corvino, ndr). Sono ancora contemporanei, attuali, con l’esperienza si può essere ancora moderni e si possono portare a casa dei risultati. Quando ho iniziato ho avuto la fortuna di aver fatto un percorso, l’ho fatto tutto in una grande società. Ho iniziato come segretario del settore giovanile, ho avuto le mie occasioni e le ho sfruttate. Quando non avevo responsabilità ho viaggiato tanto. La differenza è che adesso rispetto a prima abbiamo più strumenti a disposizione. Usiamo gli algoritmi, abbiamo i match analyst, tutte queste piattaforme, i dati, i numeri, ma le sensazioni che ti dà un giocatore le puoi vedere solo seguendo una partita dal vivo. Poi cerchiamo di metterci qualcosa di nostro anche durante la stagione. Il ruolo del DS non può essere solo considerato in quei tre mesi, se mettiamo anche gennaio, ma c’è anche il rapporto con i giocatori e l’allenatore. Se ti capita una stagione come quella dell’Inter di quest’anno è più facile, chi gioca è contento, chi non gioca accetta con più serenità di non trovare spazio. Nei periodi in cui le cose non vanno bene devi confrontarti con l’allenatore, capire il giocatore che ha bisogno di uno stimolo in più”.
Quanto è centrale un allenatore durante il calciomercato? “Il rapporto allenatore-direttore è sempre importante – risponde Corvino -. Le fortune di un direttore sono nella bravura dell’allenatore e viceversa, sono comunicanti. Le fortune mie dipendono dalla scelta dell’allenatore e quelle dell’allenatore di avere un direttore che lo sappia supportare, lo alimenti, lo motivi, gli tiri le orecchie quando lo deve fare”.
D’Amico: “Il mister per noi è fondamentale. Il rapporto con il mister (Gasperini, ndr) è fantastico, ho la fortuna di poter lavorare con lui. Credo sia fondamentale perché se hai l’allenatore giusto per far rispettare le regole e dare i principi giusti al pubblico il nostro lavoro è più semplice”.
Per il quinto anno il calciomercato si è aperto al Grand Hotel di Rimini
Arriverà il rinnovo per Inzaghi? “Penso sia un percorso naturale il rinnovo di Simone Inzaghi – risponde Ausilio -. Se l’è meritato. C’è bisogno che un allenatore si senta tutelato, protetto. Non che questo non possa succedere anche per un anno. L’allenatore ha la responsabilità della squadra e ha bisogno di una società che lo faccia sentire forte. È il ruolo più strategico”.
Il rapporto direttore sportivo-presidente. Quanto i presidenti mettono bocca nelle trattative? “La nostra è una situazione un po’ particolare – è ancora Ausilio a parlare -. L’area sportiva si identificava già in questa struttura. Nell’operatività con il passaggio di Marotta a presidente non è cambiato nulla. Per noi è stato tutto molto più facile perché avere un amministratore delegato che è presidente è una situazione agevolata. Si parla sempre tanto di sostenibilità, ma anche tecnica perché bisogna vincere le partite”.
Un colpo che Corvino invidia ad Ausilio? “Avevo a Firenze un attaccante argentino, lo stesso procuratore mi aveva detto che aveva la clausola rescissoria per Lautaro Martinez, lo fece Piero e lo invidiai perché avevo capito che sarebbe stato un grande attaccante”.
Un colpo che Ausilio invidia a Corvino? “Io Vlaovic di sicuro. Vucinic lo ricordo come grande colpo del Lecce di Corvino”.
Corvino: “Mi dispiace che io venga ricordato per questi colpi stranieri, ma Corvino ha valorizzato anche tantissimi giocatori italiani, da Miccoli a Casarano, a Pellè e Chiesa.
Non penso siano le politiche dei club che condizionano il calcio italiano, ma le politiche federali che condizionano quelle dei club. Il calcio va considerato globalizzato. Se siamo convinti che il problema siano gli stranieri non abbiamo capito niente”.
Sale sul palco anche Beppe Marotta, presidente dell’Inter: “Sono orgoglioso di essere qua. Il direttore sportivo è la prima figura dopo quella di presidente. Negli anni Settanta era un ex calciatore, ma era un calcio modellato diversamente. Allora l’obiettivo era fare risultato, poi pensare a far quadrare il bilancio. Era l’epoca dei mecenati. Oggi è cambiato tutto, si parlava di sostenibilità, che va di pari passo con algoritmo, con intelligenza artificiale, a cui dobbiamo fare riferimento perché oggi la cosa principale è fare sopravvivere le società. La Lombardia oggi ha cinque squadre in serie A, di cui quattro straniere. Questo vuol dire che l’imprenditoria non è più in grado di sostenere lo sport. Questo è il primo grande problema da risolvere. Oggi la figura del direttore sportivo è importante quanto quella dell’allenatore. Come presidente della categoria mi dispiace questa cosa, ma sono contento di premiare. Oggi è un ennesimo calciomercato che si apre. Spero sia divertente, creativo, sta nella loro testa quello di creare delle dinamiche. Oggi non siamo in grado di fare sistema, perché esistono troppi personalismi, da lì passano tutti i malesseri. Se non c’è armonia non si riesce a risolvere nulla. La prima cosa è che i talenti calcistici arrivano dai ceti meno abbienti. Oggi per fare sport bisogna pagare. Quei talenti non si avvicinano più alle discipline sportive. Quindi perdiamo i talenti. Le strutture sono rimaste quelle fatiscenti di 30 anni fa, non parliamo degli stadi, che sono i più vecchi d’Europa. Di talento non ne abbiamo perché lo sport non è gratuito, deve essere gratuito. Credo che almeno nelle fasce adolescenziali uno debba essere lasciato poi libero di giocare senza troppe costrizioni tattiche”.
Ausilio sul mercato dell’Inter. “Le rose non devono essere troppo ampie, altrimenti si creano dei problemi. Oggi i numeri dicono che la squadra è a posto così, c’è anche qualche esubero per il ritorno dei prestiti. Completeremo con questo portiere la rosa”.
Matteo Marani, presidente della LegaPro. “Bisogna cambiare il metodo e parlare anche di cultura. Spero che entrino presto nel mondo del calcio tanti giovani, qualificati, competenti, che abbiano passione. Il Cesena quest’anno ha fatto una promozione con quattro ragazzi del proprio vivaio. La cosa più bella sono le quattro maglie che i tifosi del Cesena fanno scendere. Quello è stato il senso del calcio italiano e quello deve tornare ad essere”.
Stefano Bonaccini, presidente dimissionario della Regione Emilia-Romagna: “O l’educazione sportiva diventa un momento nella scuola oppure andiamo poco lontano. C’è un’agenzia che si chiama “Sport e Salute”, che ha finanziato un’ora in più di educazione fisica. Spero che quella strada possa essere intrapresa. Un terremoto, una pandemia e un’alluvione non li auguro al mio peggior nemico, ma è una fortuna essere stato presidente di una regione come l’Emilia-Romagna. Quando un emiliano-romagnolo cade e si rialza, prima di riprendere a correre guarda se c’è qualcuno rimasto indietro da aiutare”.
LA NOTA DELL’ORGANIZZAZIONE
L’attesa è finita: riapre ufficialmente la stagione del Calciomercato. Per il quinto anno consecutivo, Rimini ha ospitato il Gran Galà di Apertura del Calciomercato 2024/25, organizzato da Master Group Sport e ADiSe, in collaborazione con Regione Emilia-Romagna.
L’evento, patrocinato da Lega Serie A, Lega Serie B e Lega Pro, vede ancora una volta protagonista la Regione Emilia-Romagna per un appuntamento esclusivo dal forte richiamo e che rientra nel cartellone degli eventi sportivi, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, per la valorizzazione del territorio e l’attrattività turistica.
Nella prestigiosa location del Grand Hotel Rimini l’edizione speciale di “Colpi da Maestro”, il talk show condotto da Sarah Castellana e Marco Bucciantini, giornalisti di Sky Sport che, grazie all’intervento di tanti ospiti illustri, tra cui Giuseppe Marotta e Pantaleo Corvino, hanno analizzato la figura del Direttore Sportivo, oggi sempre più al centro del sistema calcio, tra aneddoti e curiosità.
Nel corso della serata si è svolta la premiazione dei migliori Direttori Sportivi della stagione appena conclusa, insigniti del Premio ufficiale Colpi da Maestro, un premio ideato da Master Group Sport e dedicato ai grandi maestri del calcio e del calciomercato. Quest’anno è stato destinato ai Direttori Sportivi che hanno conseguito importanti e storici risultati: Piero Ausilio, Direttore Sportivo FC Internazionale Milano, Tony D’Amico, Direttore Sportivo Atalanta Bergamasca Calcio, Giovanni Sartori, Direttore Sportivo Bologna FC, Mauro Pederzoli, Direttore Sportivo Parma Calcio 1913, e Fabio Artico, Direttore Sportivo Cesena FC.
A chiusura del talk show, il saluto del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Anche quest’anno il Calciomercato apre a Rimini, nella magnifica cornice del Grand Hotel. Un appuntamento atteso da tanti tifosi che siamo orgogliosi di ospitare nel cuore della Riviera dell’Emilia-Romagna. Ma quest’anno l’orgoglio è doppio. Abbiamo tutti negli occhi le immagini straordinarie delle Grande Partenza del Tour de France, che dopo le tappe Firenze-Rimini e Cesenatico-Bologna proprio oggi chiude la sua avventura italiana con la Piacenza-Torino. Calcio e ciclismo, due sport popolari per eccellenza, che ci regalano grandi emozioni, seguiti e praticati da tantissime persone. E l’Emilia-Romagna che si conferma ancora una volta autentica, unica Sport Valley, regione che crede nello sport, lo sostiene, lo promuove, in tutte le sue declinazioni. Da quello di base ai grandi eventi, veicolo straordinario di promozione del territorio”.
Prossimo appuntamento a Milano il 28, 29 e 30 agosto per la chiusura ufficiale della sessione estiva del Calciomercato 2024-2025.