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arrestato un complice

Truffa del finto incidente, anziano consegna oro e soldi

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 17 apr 2024 17:30 ~ ultimo agg. 18 apr 13:13
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La tecnica utilizzata è sempre la stessa: si individua la vittima – possibilmente un anziano, con figli, che viva solo -, lo si contatta al telefono spiegando che il figlio o la figlia ha causato un grave incidente stradale e che per evitare che finisca in carcere servono soldi e oggetti preziosi. La vittima spesso entra nel panico e acconsente alle richieste. E’ la famosa truffa del finto incidente, utilizzata l’altro ieri per raggirare un 85enne che vive a Pesaro. A bussare alla sua porta un complice, poi risultato essere un 22enne napoletano, incaricato dagli ideatori della truffa di recarsi dall’anziano per prelevare contanti (circa 250 euro) e monili in oro.

Il giovane, diretto a Rimini come da istruzioni dei “capi”, non immaginava di essere monitorato dagli uomini della Squadra Mobile di Pesaro, che hanno operato in sinergia con i colleghi di Rimini. Quando il napoletano è arrivato a Rimini in taxi, con il bottino nascosto in uno zaino, è stato intercettato in via Flaminia dalla polizia Stradale di Riccione, che lo ha arrestato in quasi flagranza per truffa aggravata.

Il 22enne napoletano, che vive alle Vele di Scampia, questa mattina è comparso in tribunale a Rimini per la direttissima. Al giudice ha spiegato di essere stato avvicinato a Napoli da due sconosciuti che gli hanno offerto 20mila euro per recarsi in treno a Pesaro e ritirare una busta a casa di un anziano. Da lì la successiva indicazione di prendere un taxi e dirigersi a Rimini, dove verosimilmente avrebbe dovuto consegnare il bottino a una “persona fidata”. Una versione che non ha convinto il giudice, che ha convalidato l’arresto e disposto il suo trasferimento nel carcere dei Casetti, visti anche i precedenti (una condanna a 4 anni per spaccio). Il suo difensore, l’avvocato Igor Bassi del foro di Rimini, ha sollevato un’eccezione di incompetenza territoriale e, al termine dell’udienza, il fascicolo è stato trasmesso alla Procura di Pesaro. Il sospetto, però, è che dietro il 22enne, che sarebbe un mero esecutore materiale, si nasconda un’organizzazione dedita alle truffe ai danni degli anziani.