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sabato 27 luglio 2024
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Calcio Serie C

Rimini-Olbia, Troise: "La squadra si accende e spegne troppo facilmente"

In foto: Emanuele Troise, allenatore del Rimini F.C.
Emanuele Troise, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 2 apr 2024 14:20 ~ ultimo agg. 3 apr 16:50
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Il Rimini torna in campo dopo la pesante sconfitta di Fermo, la quarta nelle ultime cinque gare di campionato, per il recupero della 14a giornata di ritorno con l’Olbia (calcio d’inizio mercoledì alle 20:30). Sarà la prima di due partite consecutive al “Romeo Neri” (dove domenica sera arriverà la Vis Pesaro) che i biancorossi dovranno sfruttare per archiviare in maniera definitiva la pratica salvezza.

All’andata, il 6 dicembre, al “Bruno Nespoli” finì 0-0.

L’Olbia, sconfitta in casa nell’ultimo turno dal Sestri Levante (1-2), è stata raggiunta in classifica a quota 25 dalla Fermana, anche se è penultima per la classifica avulsa. Il Rimini è una delle quattro squadre a quota 41, a -2 dalla Lucchese, decima.

“Sono tre punti importanti, è un’altra tappa, un’altra opportunità fondamentale per chiudere un discorso e continuare ad aprire le porte, che sono alla portata, per raggiungere anche l’altro obiettivo – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Emanuele Troise, alla vigilia, che non cita mai la parola playoff -. È chiaro che va fatto in modo diverso rispetto all’ultima, con assunzione di responsabilità, abbiamo lavorato soprattutto su quello perché troppe volte di fronte a queste circostanze siamo mancati, e l’ultima è stata molto evidente in tal senso, quindi mi aspetto una squadra che, al di là degli aspetti tecnici e tattici che confermano anche nell’ultima quello che può essere l’andamento di una gara, sappia trovare l’attenzione in quei dettagli che continuano a fare la differenza”.

È una squadra il Rimini che va troppo spesso sotto nel punteggio. Perché? “Perché non riusciamo a rimanere costanti in quella mentalità e in quei dettagli. È anche vero che spesso il risultato lo abbiamo ribaltato in poco, è successo anche a Fermo. La cosa che ci ha fatto più male è stato il gol (del 2-2, ndr) subito al 40′, ancora per una questione di dettagli. Ma io non parlo di mentalità, di attenzione, di assunzione di responsabilità solo per i gol subiti, perché Fermo ci dice anche che a un certo punto avremmo potuto fare il terzo gol, qualche scelta diversa, gli spazi c’erano, è una squadra che ha continuato in questo percorso ad accendersi e a spegnersi troppo facilmente, ha sempre dimostrato di aver bisogno di qualche motivazione anche all’interno della gara. Se vogliamo fare lo step successivo il periodo dell’anno ti dice che nel momento in cui il risultato è sempre in bilico hai bisogno di fare uno step di responsabilità e di maturità”.

Chi mancherà? “Marchesi è sicuro che non recupera, sono fuori anche Rosini, Langella e Iacoponi, e solo domani mattina riusciremo a valutare le condizioni Leoncini, che ha avuto un intoppo precedente, e la condizione di Megelaitis per un’eventuale disponibilità”.

Rimini-Olbia, la vigilia di Emanuele Troise

Di tempo ne è rimasto poco per limare i difetti mostrati finora. Sarà quindi ancora più importante l’atteggiamento mentale della squadra. “Sono condizioni che poi la squadra ha espresso. Io parlo di continuità, di costanza nella gara, ribadisco perché quello che la squadra ha sempre manifestato è il non riuscire nei 90-95 minuti a tenere quelle motivazioni, perché secondo me al di là del primo gol subito a Fermo, per un errore tattico di lettura, poi la squadra ha disputato un buon primo tempo. Nel finale del primo tempo un dettaglio ancora una volta collettivo di attenzione ha rimesso in gioco la Fermana, nel secondo tempo forse pensavamo di avere in mano la partita, considerando gli spazi che ci aveva concesso e le opportunità che stavamo creando, e non è così. Tante tappe dicono che non è così: l’Olbia all’andata, il Pineto in casa, la Fermana, il Sestri. Quindi domani se vogliamo fare un ulteriore scatto ci deve essere costanza, che è sempre stato il limite di questa squadra, partendo da questo senso di assunzione di responsabilità di ognuno di noi, compreso il sottoscritto, abbinato al sostegno di una squadra che ha ancora la possibilità di poter aprire queste porte che potrebbero portarci ad un obiettivo bello”.

Il reparto più in sofferenza dal punto di vista delle assenze domani sera sarà il centrocampo. “C’è la disponibilità piena di Sala, di Delcarro e di Garetto. C’è qualche interprete che può tranquillamente, nell’emergenza, ricoprire quel ruolo lì. Vediamo domani tra Leoncini e “Mega” se riusciamo ad avere disponibili uno dei due. Noi dobbiamo switchare, dobbiamo cambiare in motivazione, in dettagli, in ambizione. Volere un qualcosa che troppo spesso poi basta poco per perderlo di vista”.

È un po’ deluso dal Rimini delle ultime gare, in particolar modo da quello visto a Fermo? “Più che deluso siamo stati abbastanza duri con noi stessi perché li ho sempre sostenuti e li sosterrò fino alla fine. Ho sempre spiegato loro che ci sono periodi diversi nell’arco di una stagione. Noi dobbiamo assumerci delle responsabilità per quanto riguarda la nostra parte, che è quella che incide di più, sotto l’aspetto tecnico, tattico, di preparazione alla gara. Come ho spiegato dopo Ferrara siamo venuti fuori da un ciclo abbastanza particolare di cinque partite, a Catania, con quattro trasferte, il dispendio energetico è stato tanto, quindi si è stati un po’ a rincorrere. Di queste sette partite, dopo la prestazione fatta contro il Pescara, in quella di Fermo c’è da fare mea culpa per l’interpretazione di un secondo tempo in cui ci siamo spogliati di quel vestito che avevamo messo nel primo tempo, e quindi insieme ai ragazzi abbiamo analizzato in modo diretto le cose che continuano a mancare per fare quello step”.

Finora però non avete dimostrato di averlo nelle corde questo salto di qualità. “In questo momento non ce l’abbiamo e non abbiamo dimostrato di averlo. Però domani c’è un’altra opportunità, quelle precedenti, sono d’accordo, le abbiamo mancate per un motivo o per un altro, l’ultima secondo me è diversa, quella contro la Fermana, domani c’è un’altra opportunità per poterci rifare”.

A centrocampo mancano due giocatori sui quali ha sempre puntato tanto come Megelaitis e Langella. “Di sciuro vengono a mancare delle caratteristiche che questa squadra con loro in campo ha sempre espresso, però per ovviare in qualche modo domani ci sono le condizioni per fare la partita. Sarebbe un ulteriore alibi parlare di assenze. Di sicuro sono due giocatori che hanno caratterizzato questa squadra sotto l’aspetto del recupero palla, di quello che è l’equilibrio, però domani ci sono le condizioni, giocando in casa sul nostro campo, con altre caratteristiche e qualità di fare la partita”.

Domani torna Pietrangeli. Partirà dal primo minuto? “Potrebbe tornare perché è un altro giocatore che è lontano dai campi dalla partita contro l’Ancona, è riuscito a fare pochissimi allenamenti, condizionato da qualche problema di troppo, compreso un virus intestinale. Chiaramente è un giocatore che non ha i 90 minuti, è riuscito a fare solo due-tre allenamenti di un certo tipo, ma che comunque continua a dare piena disponibilità perché lo conosciamo: è un ragazzo che si rende sempre disponibile, ma è da valutare il suo impiego dal primo minuto piuttosto che a partita in corso”.

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