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disturbo d'ansia generalizzata

L'ansia che attanaglia i millennial spiegata bene

In foto: repertorio
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lun 29 apr 2024 10:43 ~ ultimo agg. 30 apr 18:51
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Individuare le cause e comprendere gli impatti dell’ansia tra i millennial è fondamentale per affrontare questo disturbo così diffuso oggi.

Nell’era frenetica del XXI secolo, l’ansia si è insinuata nella quotidianità di molti, diventando una compagna costante, specialmente tra i giovani.

A farne le spese, in modo particolare, sono i millennial, nati tra gli anni ’80 e gli anni ’90. Sono chiamati la generazione dell’ansia, una generazione devastata da problemi sociali ed economici e insicurezze emotive.

Quali sono le radici profonde di questo malessere? E quali le implicazioni per la vita di questi giovani?

Che cos’è l’ansia generalizzata?

Il disturbo d’ansia generalizzata (GAD) rappresenta uno stato persistente di preoccupazione e tensione, spesso senza una causa specifica evidente. Coloro che ne soffrono si trovano infatti immersi in una perenne apprensione per eventi futuri o situazioni quotidiane che possono riguardare la famiglia, il lavoro, la salute o le finanze.

L’ansia generalizzata si presenta anche quando non ci sono ragioni concrete per preoccuparsi, e nonostante le persone ne riconoscano la natura eccessiva, faticano a liberarsene.

I sintomi, sia fisici che psicologici, interferiscono significativamente con la vita quotidiana, rendendo difficile svolgere normali attività e compromettendo la qualità del sonno e delle relazioni con le altre persone.

Può inoltre essere accompagnata da altri disturbi come depressione, disturbi di personalità o abuso di sostanze, complicando ulteriormente il quadro clinico e la gestione del disturbo.

Perché i giovani d’oggi sono ansiosi?

Fattori sociali, cambiamenti culturali, traumi, scarsa accessibilità alle terapie per la salute mentale e predisposizioni biologiche: una sinergia che alimenta un’allarmante crescita di ansia e depressione tra le nuove generazioni.

Uno dei principali motivi di turbamento è rappresentato dall’incertezza riguardante il futuro, sia sul piano personale che professionale. I giovani si trovano spesso a fare i conti con domande fondamentali sulle proprie scelte di carriera, sulle relazioni interpersonali e sulla realizzazione dei propri obiettivi di vita.

I ragazzi sono inoltre sempre più soggetti a pressioni sociali, amplificate dai social media e dalle aspettative esterne.

Sotto il bombardamento di vite da sogno su Instagram e TikTok, i ragazzi si sentono inadeguati e insoddisfatti. La perfezione diventa un’ossessione che mina la loro autostima e li porta a vivere con la paura di perdere il controllo e il costante timore di fallire.

Non solo bellezza e fisico, ma anche voti alti a scuola, carriera brillante, relazioni da favola: tutto deve essere perfetto, anche a livello accademico e professionale, a costo di sacrificare il proprio benessere mentale.

Le relazioni interpersonali non sono da meno: costruire amicizie solide e relazioni romantiche significative diventa un’impresa difficile, generando frustrazione e solitudine.

Quali sono le ansie dei giovani?

Uno dei principali fattori di ansia è la crescente incertezza che caratterizza molti aspetti della vita moderna: dal mondo del lavoro alle relazioni personali, i giovani vivono senza punti di riferimento stabili su cui basare le proprie scelte e decisioni.

La fobia sociale, il disturbo d’ansia generalizzata, il disturbo ossessivo-compulsivo e gli attacchi di panico sono solo alcune delle manifestazioni più comuni di ansia che colpiscono i millennial.

La tecnologia e l’uso incessante dei social media ha introdotto nuove dinamiche nella vita quotidiana, trasformando le loro vite in una gara di like e follower. Sempre online, sempre perfetti: vivono in un ambiente progressivamente più iper-competitivo, un circolo vizioso dove il confronto è continuo e la pressione per essere al top è schiacciante.

Non solo ansia da prestazione virtuale: lavoro precario, futuro incerto e mancanza di sicurezza fanno il resto, creando un mix esplosivo di angoscia. In un mondo che cambia troppo velocemente, la ricerca di stabilità genera nei millennial impotenza e disorientamento, alimentando pensieri negativi e malessere generale.

Quanto incide l’ansia sul proprio benessere?

Una domanda che spesso ci si pone è se l’ansia possa influenzare la longevità e la qualità della vita. Molti studi hanno dimostrato che l’ansia cronica può avere un impatto significativo sulla salute fisica e mentale, aumentando il rischio di sviluppare una serie di condizioni mediche, tra cui malattie cardiache, disturbi gastrointestinali e disturbi del sonno.

L’ansia non è solo un fastidioso mal di testa, è un nemico che attacca corpo, mente e cuore: difficoltà di concentrazione, decisioni rimandate ed emozioni fuori controllo. Niente più gioia nelle piccole cose, niente più gusto per le attività quotidiane. La soddisfazione personale si riduce e anche le relazioni ne soffrono: amici e familiari si allontanano e ci si sente incompresi rispetto a un malessere che non si vede ma si sente.

L’ansia però non è un ostacolo insormontabile e si può sconfiggere.