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martedì 14 maggio 2024
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Calcio Serie C

Gubbio-Rimini, la vigilia di Emanuele Troise

In foto: Emanuele Troise, allenatore del Rimini F.C.
Emanuele Troise, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 27 apr 2024 14:20 ~ ultimo agg. 28 apr 14:46
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Raggiunti matematicamente i play off con una giornata d’anticipo grazie alla vittoria interna di misura con la Virtus Entella, il Rimini chiude la regular season a Gubbio, contro la 5a della classe con 56 punti (sei in più dei biancorossi, decimi a quota 50). I biancorossi vogliono stoppare a cinque la striscia negativa in trasferta sia per acquisire maggiore fiducia in vista dei play off che per cercare di migliorare la propria griglia di partenza (combinando il risultato in Umbria con quelli di Pescara (52), Pontedera (52) e Arezzo (50)).

Quella di domenica alle 20:00 allo stadio “Pietro Barbetti” sarà la terza sfida stagionale (e ce ne potrebbe essere una quarta tra pochi giorni, per il primo turno dei play off) tra riminesi ed eugubini. La prima, giocata il 5 ottobre al “Romeo Neri”, ha visto il Rimini vincere 1-0 il Primo Turno Eliminatorio della Coppa Italia di Serie C grazie alla rete di Morra al 96′.

Nel match di andata del campionato, sempre al “Neri” il 22 dicembre, a trionfare sono stati invece gli umbri: 2-1 grazie ai gol di Di Massimo all’11’ del primo tempo e Udoh al 34′ della ripresa, con rete biancorossa di Ubaldi ancora al 96′.

Quattro squalificati in casa romagnola: Morra, Lamesta, Langella e Lepri.

“Ci siamo goduti quello che è stato un bellissimo obiettivo, poi siamo tornati a fare le cose serie, le cose serie perché in palio ci sono punti, in palio c’è un discorso di rimanere con la testa e con il fisico legati a quello che sarà poi un play off che si giocherà molto probabilmente nell’immediato – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Emanuele Troise, alla vigilia -. Sarà un’opportunità per tanti che partiranno dall’inizio e che hanno visto qualche partita di troppo dalla panchina, quindi in termini di motivazione ci sarà spazio. E poi ribadisco: è una classifica nella quale può succedere ancora di tutto, anche se la percentuale è bassissima, noi ci dobbiamo provare e dobbiamo andare a fare una gara seria e di mentalità”.

Sull’avversario. È cambiato il Gubbio da quando lo avete affrontato l’ultima volta? “È una squadra che fa leva soprattutto sulle caratteristiche di un organico a parer mio da centrocampo in su con molta qualità, molta imprevedibilità. In fase di possesso è una squadra fluida, che ha diversi interpreti, che può cambiare un centrocampo a tre piuttosto che a due, un attacco a tre piuttosto che a quattro. Con l’arrivo di Bernardotto spesso hanno giocato con il trequarti e i due attaccanti. Quindi è una squadra poco prevedibile, però rimane nei principi di questo avversario una buonissima qualità negli interpreti sia sotto l’aspetto collettivo che a livello individuale, perché giocatori come Di Massimo, Desogus piuttosto che Spina sono giocatori che ti danno imprevedibilità. Sotto l’aspetto difensivo è una squadra solida, che prende pochi gol, abbassa spesso il baricentro, esperta. Questo lo dicono i numeri e un cammino molto costante: è riuscita in un girone molto complicato a tener testa a tantissime squadre attrezzate. È quindi un avversario importante”.

Gubbio-Rimini, la vigilia di Emanuele Troise

Sarebbe importate un risultato positivo anche per arrivare al meglio ai play off. “Un altro elemento è rimanere con la spina attaccata, oltre a un discorso di nervi, di fisico, ma anche di positività, di entusiasmo. Fare risultato aiuta ad alimentare l’autostima, le certezze, il coinvolgimento di un ambiente sia interno, con giocatori che magari domani troveranno spazio, che esterno: il nostro pubblico, la nostra città. Sono tutte componenti che aiutano a preparare una partita secca, non sappiamo ancora contro chi. Il nostro dovere è quello di alimentarla: significa andare lì a fare una partita importante, cercando di strappare punti”.

Chi mancherà? “A parte i quattro squalificati, Rosini e Iacoponi di lungo periodo, purtroppo si è aggiunto Pietrangeli, che non sarà disponibile a livello precauzionale, sta facendo un recupero per arrivare al meglio alla settimana prossima. Mentre recuperiamo Malagrida e Leoncini, chiaramente entrambi con un discorso di minutaggio molto ridotto considerando che hanno disputato pochissimi allenamenti”.

Ha qualche rammarico per i punti fatti in campionato? “Rimpianti, i se e i ma… Il verdetto secondo me rispecchia quello che sei riuscito a fare e quello che sei riuscito a dare. È chiaro che probabilmente si sarebbe potuto fare meglio. Domenica in conferenza ho detto che è stato un obiettivo importante perché all’interno analizzi tantissime cose: una stagione mentalmente dispendiosa perché abbiamo dovuto risalire moltissime posizioni da ultimi in classifica, la Coppa Italia, alla quale inizialmente nessuno credeva, che ci ha portato ad un passo dalla finale, un calendario sfalsato. Questa squadra, a parte qualche passaggio a vuoto, ha sempre lavorato con costanza, con serietà e cercando di fare il massimo. Poi se consideriamo il valore dell’organico molte volte ha espresso un valore superiore a quella che può essere una decima posizione piuttosto che nona, però poi le stagioni sono condizionate da tanti elementi, non solo dal valore della squadra, perché per arrivare a certi obiettivi bisogna strutturarsi in tantissime aree. Quindi ci vuole una serie di cose, un’alchimia di quelle stagioni che vanno in un certo modo da parte di tutti e che possano valorizzare a pieno quello che può essere il valore della squadra dal punto di vista tecnico”.

Il futuro di Emanuele Troise è a Rimini? “Non lo so. Ancora non ci sono stati discorsi con la società. Io in questo momento ho solo il dovere di continuare il mio lavoro e finirlo al meglio. Se alla fine ci sarà l’intenzione di discutere per il futuro di entrambi, perché le cose si fanno in due, da parte mia c’è piena disponibilità per discutere di quella che può essere una prospettiva futura”.

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