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Rimini, se continui così i play off li guardi in TV!

In foto: Dopo il gol del 2-1 di Garetto il Rimini si è fatto riprendere e sorpassare
Dopo il gol del 2-1 di Garetto il Rimini si è fatto riprendere e sorpassare
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 29 mar 2024 15:00 ~ ultimo agg. 31 mar 18:04
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Nell’uovo di Pasqua i tifosi del Rimini trovano una brutta sorpresa: la sconfitta sul campo del fanalino di coda Fermana, che non vinceva da dieci partite, con l’ultimo hurrà datato 26 gennaio: 3-1 sul campo di quella Recanatese in crisi nera sulla quale i biancorossi passeggiarono due settimane dopo (4-1). Proprio la squadra di Recanati è stata l’unica altra, oltre ai biancorossi dopo ieri sera, ad aver incassato tre gol dal fino a ieri peggiore attacco del girone insieme a quello dell’Olbia: i gialloblu hanno fatturato 24 gol in 34 partite.

Il primo è arrivato dopo nove giri di lancette, su un movimento difensivo errato di Quacquarelli, che ha tenuto in gioco Sorrentino ed è stato il 12° incassato dal Rimini nel primo quarto d’ora. Il secondo, arrivato al 40’ su punizione calciata dallo specialista Giandonato, è frutto di un ingenuo fallo di Tofanari sul vertice dell’area e per una volta ha visto Colombi non esente da responsabilità. Il terzo, il secondo personale di Sorrentino, è arrivato al 26’ della ripresa ed è nato da una leggerezza di Delcarro, che ha cercato di far sfilare a fondocampo un pallone che Giovinco gli ha poi soffiato. In sostanza tre gol evitabili con un’attenzione difensiva diversa, quella che aveva caratterizzato il primo Rimini di Troise, quello che aveva rimontato la classifica dal fondo proprio blindando la difesa. E se dopo il primo gol subito la reazione è stata immediata, con il pareggio di Gigli dopo cinque minuti (quarto cannoniere biancorosso con i suoi quattro sigilli) ed il gol del sorpasso di Garetto al 27’, entrambi su assist da calcio da fermo di Sala, dopo il contro-sorpasso dei marchigiani di reazione non si può neanche parlare.

In realtà tutto il secondo tempo del Rimini è da buttare, senza salvare nulla, perché dopo l’intervallo dagli spogliatoi è riemersa una squadra senza fame. Quel “vestito giusto” indossato nel primo tempo, per citare mister Troise nel dopogara, è stato riposto nell’armadio e sostituito con pigiama e pantofole. Anche perché dopo il nuovo vantaggio la Fermana ha cercato in tutti i modi di addormentare il gioco, e ci è riuscita con esasperante facilità, anche grazie all’atteggiamento dei romagnoli, che hanno speso energie e secondi preziosi in continue piccole discussioni con arbitro e avversari.

Abbiamo analizzato cosa non ha funzionato in difesa (tanto, troppo!), ma anche l’attacco non ha certo brillato per precisione, con troppe opportunità sprecate nel primo tempo (con Lamesta in apertura e due volte con Malagrida, soprattutto quando, ancora sullo 0-0, ha centrato il palo a un metro dalla porta) e con un’evanescenza totale nel secondo tempo, contro la seconda peggior difesa del torneo (è bene ricordarlo). Chiaramente in entrambe le fasi non ha contribuito a dovere neanche il centrocampo, che ha risentito dell’uscita di Langella dopo 20 minuti e nella ripresa non è riuscito mai a imbastire una manovra degna di tal nome.

Il Rimini ha così infilato la quinta sconfitta nelle ultime sei partite giocate tra campionato e Coppa Italia, la quarta su cinque in campionato, con l’eccezione della roboante vittoria sul Pescara (5-1) che aveva illuso il popolo biancorosso e fatto sperare che il peggio fosse passato.

I biancorossi in questo momento sono fuori dai play off. Per cercare di rientrarci dovranno affrontare le prossime due partite, in calendario mercoledì e domenica della prossima settimana contro Olbia e Vis Pesaro, altre due pericolanti (al pari della Fermana) lasciando il pigiama negli armadietti e indossando l’armatura, possibilmente a scacchi biancorossi. Altrimenti i play off li vedranno… in televisione.