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Calcio Promozione

Mister Barontini "spinge" la Sampierana: "Ora l'ultimo sforzo"

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 27 mar 2024 10:25 ~ ultimo agg. 10:27
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Mister Federico Barontini, la sua Sampierana è a +10 dal Fratta Terme con cinque partite da giocare. Si può già festeggiare, non crede?
“Ho il diploma da Ragioniere, sono abituato a maneggiare i numeri: ci mancano ancora quattro punti. A meno che alla ripresa del campionato – mercoledì 3 aprile- battiamo la Stella a Rimini e lo scontro diretto tra Cattolica e Faenza finisca in parità. A quel punto sarà Eccellenza. Diciamo che siamo un pezzo avanti”.

Alla sesta giornata eravate scivolati a -6 dalla vetta, alla 29esima siete a +10 sulla seconda. Una prova di grande forza.
“Ci siamo conquistati tutto con le nostre forze, con fatica. Il merito è solo nostro. Tre gli snodi fondamentali, nel ritorno: la vittoria di Forlimpopoli alla quarta che ci ha portato sul +4; la vittoria sul Fratta Terme per 3-2 che eravamo sotto per 2-1. Era la settima giornata; il successo di Faenza tre turni dopo che ci ha portato a +9 sui manfredi, secondi”.

Lei ci ha sempre creduto o ha temuto il peggio?
“Alla quarta, dopo il ko in casa contro il Forlimpopoli, qualcuno ci dava già fuori dai giochi. Io, invece, ho sempre detto alla squadra di avere grande fiducia nei miei giocatori, che il valore della rosa sarebbe venuto fuori. Nei momenti difficili abbiamo trovato le risorse mentali e tecniche per superarli al meglio”.

Quale è la forza della Sampierana?
“C’è una chiave tatttica. Nelle prime quattro giornate abbiamo subito nove reti, allora ho deciso di passare alla difesa a tre arretrando Narducci, il pilastro del centrocampo e leader sotto il profilo caratteriale. Da allora di reti ne abbiamo prese solo 14 di cui appena due su azione”.

Solo questo o c’è dell’altro?
“C’è anche un aspetto emotivo. La rosa è costituita da un gruppo storico, che si è consolidato in tante stagioni e nelle ultime tre con il sottoscritto ha fatto un salto di qualità importante sotto il profilo mentale. Tutti, anche chi ha giocato meno, sono stati importanti per passione, determinazione, impegno, voglia. Sto allenando un gruppo straordinario. Ci manca l’ultimo gradino: vietato inciampare”.

Il momento più difficile?
“L’avvio di stagione per i risultati e le prestazioni insufficienti, dopo che c’era nella testa di tutti noi era ancora vivo il duello con il Gambettola. A completare il quadro complicato, gli infortuni e la rosa incompleta. Poi c’è stato un passaggio un po’ così nel ritorno culminata nella sconfitta immeritata di Cattolica prima di inflare una striscia di nove vittorie ed un pareggio”.

Ora vi aspetta la trasferta sul campo della Stella che l’anno scorso vi fece la festa. Avrete poi due partite in casa, basta forse un pareggio…
“Vogliamo vincere per chiudere il discorso il prima possibile, del resto la Sampierana non è in grado di gestire un risultato, deve sempre dare il massimo. La sosta non ci voleva visto che viaggiavamo a gran ritmo, ma sono relativamente tranquillo: ci siamo allenati con serenità, in questi giorni giocheremo un’amichevole. C’è una grande concentrazione, dobbiamo riprendere subito il ritmo”.

La Sampierana della stagione scorsa chiuse a 69 punti in 30 partite. Ora ne avete 65 a quattro turni dalla fine. Quale la Sampierana migliore?
“La Sampierana 22-23 era più frizzante, quella attuale ha acquistato consapevolezza delle sue qualità, nelle difficoltà è diventata più matura”.

Se sarà Eccellenza, che cosa servirà a questa rosa?
“L’Eccellenza l’ho appena annusata in Toscana, poi è scoppiato il covid. Parlando con dei colleghi ho capito che il salto è forte, credo che ci vorranno tre, quattro pedine di valore per irrobustire questa rosa”.

Mister Barontini, ha già affrontato il tema riconferma con il club? La sua intenzione è rimanere a San Piero o cercare nuove sfide?
“Alt. Non voglio in questo momento lontanamente pensare al mio futuro, sono concentrato sulla partita contro la Stella e basta, al traguardo da raggiungere che tutti sappiamo qual è e a finire nel modo migliore una stagione che vogliamo sia ricordata a lungo da club e tifosi. Quando sarà il momento ne parlerò con i miei dirigenti. Una sola cosa posso dire: la promozione in Eccellenza sarebbe il coronamento di un percorso di due stagioni e mezzo che è stato esaltante”.