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in provincia di Rimini

Controlli dei Nas sui dolci di Pasqua. Ingenti sequestri di prodotti

In foto: i controlli
i controlli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 29 mar 2024 19:20 ~ ultimo agg. 21:47
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In occasione del periodo pasquale, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha intensificato le attività di controllo sui prodotti tipici della Pasqua, con particolare riferimento a quelli dolciari, al fine di tutelare la salute dei cittadini e a garanzia degli imprenditori onesti che possono subire una concorrenza sleale da chi opera invece in modo illecito.

Per quanto riguarda la provincia di Rimini, in un laboratorio di pasticceria sono stati rinvenuti e sequestrati circa 150 kg di prodotti dolciari come cioccolato, coloranti e frutta secca scaduti anche da oltre un anno. E’ stata inoltre riscontrata l’attivazione di un laboratorio per la produzione di gastronomia, fresca e congelata, a cui era stata assegnata arbitrariamente una data di scadenza di 12 mesi dalla produzione, senza nessuna valutazione dei rischi ed alcuno studio analitico eseguito sui prodotti stessi. Il laboratorio è stato sospeso e sono stati sequestrati, insieme ai prodotti scaduti, altri 920 kg di preparazioni gastronomiche irregolari. Rinvenuto e smaltito anche un importante numero di panettoni e pandori, residuali delle scorse festività natalizie, con shelf-life superata, destinati ad essere donati in beneficenza od alla degustazione gratuita in occasione di fiere e convegni.

In un’azienda attiva nella tostatura e commercializzazione di frutta secca, sono stati sottoposti a sequestro circa 6.900 kg di frutta secca, in prevalenza pistacchio, con data di scadenza superata.

Nei controlli in Emilia-Romagna, sono stati complessivamente sequestrati e distrutti alimenti del valore di circa 235.000 euro ed elevate sanzioni amministrative per un totale di 65.000 euro

La campagna ha visto coinvolti a livello nazionale i 38 NAS Carabinieri con oltre 840 ispezioni presso laboratori di produzione ed esercizi di vendita dei tradizionali prodotti dolciari, quali uova di cioccolato e colombe, ma anche verificando la correttezza commerciale e igienica delle materie prime mediante la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e fornitura. Gli esiti conseguiti documentano irregolarità accertate presso 324 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 38%), la contestazione di 574 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 425 mila euro, ed il sequestro di due tonnellate di alimenti, per un valore stimato in oltre 267 mila euro.

Nel corso degli interventi, sono state individuate, inoltre, anche colombe e uova di cioccolato prodotte industrialmente che, una volta scartate e riconfezionate, venivano vendute come produzione artigianale ad un prezzo superiore. Sono stati 6 i titolari di negozi deferiti all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di tentata frode in commercio, con contestuale sequestro di oltre 300 colombe e uova falsamente dichiarate di “propria produzione”. A causa di gravi situazioni igieniche e strutturali sono stati disposti 15 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali e produttive, stimate in un valore economico superiore a 5 milioni di euro.