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riconosciuta la legittima difesa

Lite tra amici degenera, due giovani feriti fuori dal locale: assolto 27enne

di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 28 apr 2024 16:53 ~ ultimo agg. 29 apr 11:51
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Doveva essere una serata di divertimento in discoteca tra amici quella trasformatasi in una lite poi degenerata all’esterno del Byblos a Misano. Due furono i giovani feriti il 16 agosto del 2019 dal lancio di una bottiglia di vetro rotta. Per quei fatti era finito a processo per lesioni aggravate un 22enne di Reggio Emilia, che oggi ha 27 anni. Il giovane, difeso dall’avvocatessa Giovanna Ollà, è stato assolto perché il fatto non costituisce reato dal tribunale di Rimini, che ne ha riconosciuto la legittima difesa. Il pubblico ministero aveva chiesto per l’imputato una condanna a un anno e 8 mesi.

La notte di ferragosto del 2019 il giovane reggiano decide di trascorrere una serata in discoteca insieme all’allora fidanzata e ad una coppia di amici (lui un sudamericano maggiorenne, lei un’italiana minorenne). I quattro entrano nel locale, ballano e scherzano, quando a un certo punto il 27enne reggiano (stando a quanto ricostruito dai carabinieri misanesi) nota la sua ragazza e la coppia di amici frugare nelle borse di alcuni clienti del locale, come se stessero cercando di rubare qualcosa.

Il 27enne prende subito le distanze e decide di allontanarsi. Non vuole avere nulla a che fare con un possibile furto e, preoccupato, contatta l’unica persona in zona che conosce, la sua ex fidanzata riminese, per farsi venire a prendere. Quando la sua attuale morosa lo rintraccia all’interno della discoteca e scopre che ha scritto alla sua ex, scoppia un parapiglia al quale partecipa anche la coppia di amici. Tra i quattro volano parole pesanti e qualche spintone, poi il giovane emiliano riesce ad allontanarsi dal locale. Una volta all’esterno, ferma alcuni ragazzi e ottiene un passaggio in auto. Quando sembra tutto finito, la coppia di amici – il sudamericano e la minore – bloccano la vettura e lo costringono a scendere. Stando al racconto dell’imputato, i due amici avrebbero cercato di aggredirlo con una bottiglia di vetro. Lui, a quel punto, per difendersi, avrebbe afferrato a sua volta una bottiglia rotta da un cassonetto nelle vicinanze e, indietreggiando, l’avrebbe scagliata contro i due.

Finiranno entrambi in pronto soccorso: l’amico colpito alla testa e al collo, mentre l’amica (che avrà la peggio) ad un polso. Dopo essere stato identificato dai carabinieri, l’allora 22enne reggiano fu denunciato e successivamente rinviato a giudizio. A quasi cinque anni di distanza dai fatti, quel comportamento è stata riconosciuta la legittima difesa.