Fallita la società del Grand Hotel di Riccione. Incertezza sul futuro

Il Tribunale Fallimentare di Rimini ha decretato con sentenza del 13 settembre il fallimento della Marebello spa, società proprietaria del Grand Hotel di Riccione. I creditori sono stati convocati in Tribunale il 23 gennaio per l’esame dello stato passivo. I creditori e i terzi che vantano diritti reali e mobiliari hanno tempo per presentare le istanze fino a 30 giorni prima della convocazione. La società, alle prese con un importante passivo, aveva presentato richiesta di concordato preventivo, non accolta. I beni della società, albergo compreso, potrebbero finire all’asta. Curatore è stato nominato Ugo Morganti: a lui spetterà nominare un perito per stabilire il valore dell’immobile e degli altri beni di proprietà della società.

Il Grand Hotel Riccione fu progettato nel 1929 dall’architetto Rutilio Ceccolini di Pesaro su commissione del Commendatore Gaetano Ceschina, imprenditore milanese, L’edificio, alla cui realizzazione collaborò anche l’ingegner Galeazzo Pullè fu costruito a tempo di record in soli 100 giorni.
Pregevole esempio di architettura Liberty, il Grand Hotel con il suo fascino divenne subito punto di riferimento per l’elite fascista e, nei decenni, rimase scenario della mondanità di passaggio a Riccione, ospitando artisti e personaggi politici di primo piano.