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confermati i domiciliari

Ventenne abusata in auto, l'indagato ribatte: "Notte di sesso e droga, era consenziente"

In foto: il tribunale di Rimini
il tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 1 ago 2023 14:42 ~ ultimo agg. 2 ago 08:03
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E’ comparso questa mattina davanti al gip del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, il 35enne della provincia di Pesaro Urbino che da sabato scorso si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di aver violentato una ragazza pugliese di 20 anni alle quale aveva offerto un passaggio in auto lo scorso 2 maggio a Rimini (vedi notizia).

L’indagato, alla presenza del suo difensore, l’avvocato Alessandro Buzzoni del Foro di Rimini, ha fornito al giudice per le indagini preliminari la sua versione dei fatti. Ha raccontato di essersi recato a Rimini quella sera per cercare di riallacciare i rapporti con la sua fidanzata quando ha notato una giovane – la 20enne pugliese – in cerca di un passaggio per raggiungere la stazione ferroviaria.

Lui si è offerto di accompagnarla e, una volta in auto, i due hanno iniziato a chiacchierare. Entrati in confidenza avrebbero deciso di acquistare della cocaina e di consumarla insieme. Sotto l’effetto dello stupefacente, si sarebbero scambiati delle effusioni, poi divenute dei veri e propri atti sessuali all’interno della vettura dell’indagato. “E’ stata una notte di sesso e droga, ma lei era consenziente, non l’ho violentata”, ha ribadito davanti al giudice. La vittima, invece, ha raccontato agli uomini della Squadra Mobile, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, di essere stata costretta per tre volte a praticare atti sessuali e di aver trovato la forza di respingere l’uomo solo al quarto tentativo. Lui, a quel punto, l’avrebbe malmenata e scaricata nella piazzola di sosta lungo la A14, tra i caselli di Cattolica Gabicce e Pesaro Urbino, abbandonandola in piena notte.

L’indagato, però, ha respinto la ricostruzione fatta dalla 20enne, precisando che sarebbe stata proprio lei a chiedergli di farla scendere in quel punto poiché aveva trovato un passaggio con BlaBlaCar per fare ritorno in Puglia. L’avvocato Buzzoni ha chiesto per il suo assistito, che vive in casa con la nonna pensionata dopo aver perso il lavoro, l’obbligo di firma. La giudice nel tardo pomeriggio ha sciolto le riserve confermando gli arresti domiciliari.