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la parola al Ministero

Eolico offshore, chiusa fase osservazioni a VIA. Croatti: 'compromesso più accettabile'

In foto: il senatore Croatti
il senatore Croatti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 27 giu 2023 16:13
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Si è chiusa la fase di presentazione delle osservazioni alla VIA per l’impianto eolico offshore al largo delle coste di Rimini. La parola torna al ministero dell’Ambiente che esaminerà i contributi arrivati dai vari stakeholders del territorio.

Il senatore riminese del Movimento 5 Stelle Marco Croatti fa sapere di avere presentato una nuova osservazione, la terza di questo iter autorizzativo, in cui ribadisce “come sia necessario proseguire il confronto per rendere questo progetto sempre meno impattante e con maggiori ricadute a vantaggio delle comunità prospicienti”.

“L’aspetto più importante di questo nuovo progetto, il terzo presentato da Energia Wind 2000, è che l’impianto si sposta completamente oltre le 12 miglia (22,2 chilometri), una distanza che ho sempre considerato quella minima a cui subordinare il proseguimento del confronto su tutti gli altri aspetti progettuali”. Croatti prende atto che “Energia Wind 2000 pur inviandomi controdeduzioni che indicavano quel dato come ‘non praticabile’ abbia fatto retromarcia e ricordo altresì che se fosse dipeso da alcune associazioni ambientaliste riminesi e forze politiche verdi (si fa per dire) questo enorme impianto eolico privato con aerogeneratori alti 220 metri sarebbe stato costruito soltanto a 5,4 miglia dalle nostre spiagge con un impatto visivo elevatissimo”.

“Questo nuovo progetto ‘Layout B Rev’ comincia a costituire un compromesso più accettabile per il nostro territorio. Parlo di compromesso perché gli impatti, i costi dunque, di questo impianto rimangono elevati. Ci sono aspetti su cui il dialogo deve proseguire e che ho evidenziato nell’osservazione che ho presentato. Il primo è che agli enti locali coinvolti, e dunque ai cittadini, devono essere garantite compensazioni adeguate, in particolare a livello di importanti investimenti in sostenibilità per edifici pubblici e rete infrastrutturale e per rafforzare la loro corsa verso la transizione energetica.

Il secondo è che sia attentamente valutato dal ministero il possibile ‘effetto selva’ derivante dall’impatto cumulativo con l’impianto limitrofo proposto da Agnes previsto all’altezza di Ravenna e i cui confini progettuali non sono molto distanti da quello firmato da Energia Wind 2000 a Rimini.

Il terzo è la richiesta al ministero ad attivarsi affinché ENAC accetti le misure di mitigazione ipotizzare dal proponente in merito all’illuminazione degli aerogeneratori per la sicurezza di navigazione aerea. La prescrizione di ENAC prevede ben 255 luci ad alta intensità accese giorno e notte con un eccessivo impatto sullo skyline, si può e si deve limitare questo inquinamento luminoso”.

Croatti auspica “che la positiva collaborazione tra enti locali, amministrazioni, rappresentanti politici, associazioni della provincia di Rimini prosegua e che si riesca a migliorare ulteriormente il progetto definitivo nell’interesse dei cittadini e della nostra Riviera”.