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si lavora su prevenzione e ascolto

In Romagna 20mila persone con problemi legati al gioco d'azzardo

In foto: i referenti delle realtà coinvolte nella rete Gap.
i referenti delle realtà coinvolte nella rete Gap.
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 8 mag 2023 14:52 ~ ultimo agg. 16 mag 10:06
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I numeri parlano chiaro. Il 40% degli emiliano romagnoli gioca d’azzardo e per il 2% di questi il gioco si trasforma in ludopatia. Per la sola Romagna si tratta di circa 20mila persone. Eppure il fenomeno resta sommerso, non viene percepito come una dipendenza da curare ed emerge solo quando la situazione diventa disperata. I servizi intercettano una minima parte dei giocatori patologici: a Rimini sono solo una cinquantina i pazienti seguiti dal Sert. Preoccupanti anche i numeri sui giovanissimi: 1 minorenne su cinque gioca d’azzardo illegalmente prima di raggiungere la maggiore età.

La maggioranza degli assistiti è di genere maschile (80%) e di cittadinanza italiana (91%). La fascia di età più rappresentata, indipendentemente dal genere, è quella compresa tra 41 e 60 anni, seguita dagli ultrasessantacinquenni, che costituiscono il 16,4% delle persone in carico ai servizi. Il 56,4% predilige giocare ai videogiochi nei bar/tabacchi o sale gioco, il 18,7% gioca al lotto, superenalotto, lotterie e gratta e vinci; alle scommesse sportive o ippiche si dedica il 10,8% dei giocatori e il 15,4% gioca attraverso le piattaforme on line; parte dei giocatori sono però dedite a più tipologie di gioco contemporaneamente.  Nel periodo pre-pandemico (2017), nel Comune di Rimini la spesa pro capite in gioco d’azzardo corrispondeva a 1798 euro. Un dato che collocava Rimini al 557 posto, su 7954 comuni italiani.

Nel 2022 abbiamo assistito a un aumento del gioco d’azzardo in tutta Italia, raggiungendo una raccolta totale di 131 miliardi di euro, che corrisponde ad una media di 2000 euro giocati a testa. Se il gioco fisico è aumentato del 22% rispetto al 2021, il dato ancora più preoccupante dato è sul gioco on line che nel 2022 è incrementato del 137% rispetto al 2021. Una pratica difficile da contrastare, attiva 24 ore su 24, e disponibile ovunque ci sia una connessione internet e attiva 24 ore su 24 – spiega Teo Vignoli, Direttore U.O. Dipendenze Patologiche Rimini AUSL della Romagna – Anche l’Emilia-Romagna non è esente da questo trend, con un 41% di giocatori sulla popolazione generale, di cui il 2% considerato a rischio medio-alto. Questo significa che, in Romagna, le persone a essere interessate sono circa 20.000.”

“In particolare, i maschi giocano d’azzardo più delle femmine e circa 1 minorenne su 5 gioca d’azzardo illegalmente prima di raggiungere la maggiore età – aggiunge Vignoli -. Lo spostamento del gioco on-line complica ulteriormente gli intrecci che ci sono tra GAP e dipendenza da internet, soprattutto nelle fasce più giovani. La vera sfida al GAP è sul territorio: gli accessi alla nostra rete dei servizi sono in progressivo aumento, ma non basta. Ancora troppi giocatori non chiedono aiuto, non si fanno affiancare da esperti. L’intercettazione precoce è uno degli obiettivi primari, su cui stiamo lavorando con determinazione, forti anche di una proficua collaborazione pubblico-privato che ci ha permesso ad oggi di raggiungere importanti traguardi”. 

Per agire sulla prevenzione è nato ‘Quando il gioco non è un gioco’, promosso dal Distretto socio sanitario di Rimini allo scopo di realizzare azioni di informazione, prevenzione e intervento destinate a una vasta platea di destinatari: da uno sportello dove i giocatori possono trovare supporto psicologico e legale, fino agli incontri nelle scuole, gli spettacoli teatrali, i laboratori gestiti dalle associazioni della Rete Gap, composta dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (capofila), Millepiedi, Cento Fiori, Alcantara, Parkinson in Rete e Il Gesto. Iniziative svolte sotto la regia dell’ U.O. Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL Romagna e del Comune di Rimini.

Tra gli appuntamenti in programma il live talk “Fate il nostro gioco” del gruppo Taxi1729 mercoledì 10 maggio alle 20,45 in sala Manzoni a Rimini dove è la matematica che mette a nudo i meccanismi subdoli del gioco d’azzardo. Qualcosa che va oltre la tradizionale conferenza, che unisce divulgazione matematica e denuncia sociale in una forma coinvolgente e divertente. In un’ora e mezza circa si smontano alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e si restituisce il senso delle reali probabilità di vincere attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico. Il talk viene replicato circa 90 volte ogni anno in teatri, scuole, comuni, ASL e università e ha coinvolto, dal 2011 ad oggi, più di 100 mila persone in tutte le 20 regioni d’Italia oltre che in Francia e Svizzera.  Ingresso libero fino a esaurimento posti.