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venerdì 29 marzo 2024
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Calcio Serie C

Fiorenzuola-Rimini, Marco Gaburro: "Dobbiamo pressarli bene"

In foto: Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
ven 2 dic 2022 12:05 ~ ultimo agg. 3 dic 14:06
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Ritrovata la vittoria in casa, martedì sera contro l’Imolese (3-1), il Rimini torna in Emilia per affrontare il Fiorenzuola. I rossoneri, che nell’ultimo turno si sono imposti di misura sul campo della Torres (0-1), sono sesti in classifica, a quota 28 (stessi punti del Cesena), frutto di nove vittorie, un solo pareggio e sei sconfitte, 17 i gol segnati, 9 i gol subiti, che ne fanno la miglior difesa del girone insieme a Cesena e Siena. Con 24 reti realizzate i biancorossi sono il secondo miglior attacco del girone (solo il Gubbio ne ha segnata una in più).

La partita sarà trasmessa in diretta su Radio Icaro (calcio d’inizio sabato alle 14:30).

“Secondo me è una delle squadre che sta facendo meglio nel rapporto tra organico e risultato, ci metterei anche il Pontedera, dono le due squadre che da quel punto di vista lì stanno facendo meglio – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Marco Gaburro -.  Ovviamente non devo io parlare del Rimini, non lo nomino. Direi che è una squadra che sta facendo un ottimo campionato, una squadra che ha uno storico importante, un allenatore che era già lì quando hanno fatto la Serie D, che ha un nucleo di giocatori storici che conoscono molto bene il suo pensiero, che già l’anno scorso hanno fatto secondo me un’ottima salvezza, anche proponendo un calcio completamente diverso da quello che si propone solitamente in serie C, e quest’anno hanno fatto uno step in più, a mio avviso, di maturità, raccogliendo secondo me il massimo con quello che hanno a disposizione, quindi una squadra che sta rendendo davvero tanto. Il fatto stesso che abbia fatto un solo pareggio su tutte le partite fa capire che pur avendo perso diverse partite ne ha vinte tante. E questo dimostra una squadra che gioca anche un po’ al limite, ma lo fa consapevolmente perché lo fa con l’obiettivo di tirar fuori il massimo da se stessa”.

Rientra qualcuno? “No, non recuperiamo nessuno”.

Come sta Lo Duca? “Lo Duca è nel gruppo. Semplicemente era con la Primavera la scorsa partita, e quindi non era convocato per questo motivo. Domani c’è”.

Il Fiorenzuola è una squadra aggressiva in fase di non possesso o che lascia giocare? “Secondo me non lasciano tanto giocare: sono la migliore difesa del campionato, hanno preso nove gol, lasciano giocare nella tua metà campo, lasciano giocare dove non gli fai male. Mi aspetto una partita molto palleggiata da parte loro, non so da parte nostra quanto perché dobbiamo riuscire a capire anche quello che riusciamo a fare. Mi dà l’idea però di una squadra che fa, come dicevamo prima, un calcio assolutamente diverso dagli altri, è la seconda squadra col miglior possesso palla del campionato, è la squadra in assoluto che parte di più col portiere, è la squadra che fa più cambi gioco in assoluto di tutto il campionato. E questa cosa secondo me dà il profilo di una squadra con delle caratteristiche ben definite, forti. E quindi io mi aspetto comunque, dico la verità, una bella partita perché è una squadra che gioca un buon calcio e noi in questo momento abbiamo, oltre che le idee per poter metterli in difficoltà, anche lo stato mentale giusto perché ho chiesto ai ragazzi di essere un po’ come erano a Chiavari, perché venivamo là da un momento un po’ strano, eravamo all’inizio, e abbiamo avuto un approccio affamato nei confronti della partita. E penso che noi per far male al Fiorenzuola dobbiamo avere quell’approccio lì perché è una squadra che poi se la sai aggredire può andare in difficoltà”.

Com’è il rapporto tra rosa del Rimini e classifica attuale? “Il Rimini nel rapporto organico-risultati? Secondo me probabilmente ci mancano due-tre punti. Dopo il terzo blocco, quello dove abbiamo fatto soltanto quattro punti, dalla 10a alla 15a, due-tre punti li abbiamo lasciati. Secondo me questi discorsi lasciano il tempo che trovano perché, lo dicevo anche ai ragazzi stamattina, i discorsi relativi all’organico e relativi al rendimento comprendono tanti aspetti, non soltanto l’organico. Quindi se si trova il Fiorenzuola, faccio un esempio, e lo si incontra alla prima giornata o alla seconda giornata, si può dire: “rispetto a un’ipotetica griglia di partenza parte diciamo a metà”, ma se lo incontri alla 15a, 16a o 17a giornata e ha già fatto questo percorso vuol dire che il suo valore è questo perché il valore non è soltanto la somma dei singoli: è la somma dei singoli assemblata. Se la domanda era riferita a questo secondo me noi abbiamo tanto margine di crescita perché siamo una squadra che nel girone d’andata ha avuto tantissime defezioni, e questa cosa ci ha portato a cambiare spesso, quando cambi spesso per forza di cose hai margine. Ma questo lo penso e lo sappiamo anche in società”.

Come gioca il Fiorenzuola? “Un 4-3-3 classico. Non è il modulo però l’importante, ma cosa decidi di fare, cioè come decidi di pressarli, dove decidi di portarli, dove pensi di potergli far male. Secondo me la partita tatticamente diventa questa, non è tanto se parti con una, con due, con tre o con nessuna punta”.

Con che modulo giocherà il Rimini? “Io penso che dobbiamo pressarli bene, questo penso”.

Contro l’Imolese si è visto un Rimini un po’ stanco. “Sì, perché abbiamo corso a vuoto. Per me era tanto mentale quella stanchezza, a parte per un paio di giocatori che effettivamente erano un po’ stanchi, però per tanti è stato proprio un subire. E secondo me a volte subiamo troppo questa cosa. Cioè noi dobbiamo capire che noi abbiamo un obiettivo quando andiamo in campo, cerchiamo di fare una certa partita, poi ci sono gli avversari, quindi bisogna anche accettare che in certi momenti della partita l’avversario ti metta in difficoltà. Questo non vuol dire che tu glielo devi far fare. Però secondo me se mentalmente subisci troppo quei momenti lì a mio avviso poi vai non in paranoia, ma quasi. L’Imolese è una squadra che solo una volta aveva perso con due gol di scarto, aveva sempre perso con un gol di scarto e ha fatto 14 punti: viene da te, va sotto, gioca anche libera in quel momento perché deve recuperare e non ha niente da perdere, e se ti mette in difficoltà mezzora, quaranta minuti nella parte centrale della partita, devi avere la lucidità di abbassarti un pelo di più, stringere i denti, ripartire, se puoi chiuderla, però non è che è scontato che tu non soffra mai, che tu chiuda sempre prima la partita, perché questo è un retaggio un po’ dell’anno scorso che ci portiamo dietro, parlo come ambiente, che dobbiamo superare, perché se vinci 3-1 in casa facendo quel tipo di gol, contro una squadra che viene da te con l’acqua alla gola perché deve cercare di salvarsi, in questa categoria non puoi essere sempre a guardare il pelo nell’uovo. Devi prenderti quello che hai fatto e poi, quanto ti metti ad allenarti, consapevole di quello che puoi migliorare, accettare che l’avversario abbia delle proprie cose, non soltanto pensare che ci siamo soltanto noi. Questo dev’essere il nostro pensiero secondo me”.

Può essere una partita della svolta? “Questo discorso è giusto riferito alle quattro partite prima di Natale perché io sono convinto che quello che riusciremo a raccogliere in queste quattro partite possa darci un’idea effettiva di quello che può essere il girone di ritorno che potremmo fare o perlomeno la linea generale da seguire nel girone di ritorno. È ovvio che essendo solo quattro le partite si passa anche da questa. Io penso che sia una partita molto importante, non mi piace usare termini molto drastici: so che loro hanno tre punti più di noi e quindi noi nel momento in cui cerchiamo sempre di migliorarci e guardiamo avanti, loro sono una delle squadre che ci sono più a ridosso, e dobbiamo cercare di accorciare, questo è sicuro”.

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