Indietro
giovedì 25 aprile 2024
menu
Calcio Promozione

La Sampierana si gode il baby Castagnoli, a segno in Coppa e campionato

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 23 set 2022 10:23 ~ ultimo agg. 10:25
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

A Novafeltria ha segnato il primo gol in campionato dopo quello in Coppa Italia contro il Due Emme: per Filippo Castagnoli, classe 2005, uno degli under terribili della Sampierana, la stagione è iniziata nel migliore dei modi. È nativo di San Piero, tra l’altro, e giocare per la squadra della sua città ha un sapore particolare.

“Ho mosso qui i primi passi, sono ritornato dopo sei anni al Forlì – racconta – per me è stato un grosso sacrificio partire al mattino per andare a scuola a Cesena (frequenta il quarto anno di Ragioneria), allenarmi a Forlì e tornare alla sera a casa a San Piero. Ora cerco di fare il massimo qui, poi vedremo cosa mi riserverà il futuro”.

Cosa è per lei il calcio?
“Divertimento per prima cosa, spero di cimentarmi in futuro su palcoscenici più importanti. Ho fatto dei provini con Sassuolo e Bologna che mi seguiva, in quell’ anno mi infortunai a tibia e perone e rimasi fermo cinque mesi. Sono giovane, magari si ripresenteranno altre occasioni se lo meriterò sul campo”.

Castagnoli, come è stato il gol al Novafeltria?
“Lancio lungo, spizzata di testa di Lanzi: io stoppo la palla di petto, mi posiziono al meglio e dopo la finta di calciare con il piede destro ho sparato il sinistro con palla sul primo palo. Dedico la rete a mio nonno Roberto che è venuto a mancare un anno fa. Per cinque anni mi ha accompagnato a Forlì per gli allenamenti. Se sono qui a giocare titolare lo devo a lui. Il pari di Novafeltria ci sta stretto, ma si sa che quel campo è tosto e dunque va bene così. Domenica affrontiamo il Misano in casa, un osso duro: dobbiamo stare lì con la testa”.

Com’è questa Sampierana? Dove può arrivare?
“Ho fiducia di poter lottare per il vertice, il gruppo è molto unito, mister Barontini è una guida sicura per noi giovani, punta molto sulla tecnica e questo mi piace. Ci fa crescere tanto”.

Che differenze sta riscontrando tra il campionato giovanile e questo in prima squadra in Promozione?
“È maggiore la fisicità e più alto il ritmo e si gioca di più la palla. L’impatto è stato buono, mi trovo bene anche perché i giocatori più esperti aiutano tanto noi giovani”.

Le sue caratteristiche?
“Sono alto 1,72, sono mancino e gioco sulla fascia destra di solito per poi rientrare sul sinistro. Punto su velocità e dribbling nell’uno contro uno, ho un buon tiro. Devo crescere nella cattiveria agonistica, nella concentrazione, cercare di eliminare certe pause e migliorare l’uso del destro. Per certi versi assomiglio a Pippi che purtroppo non è più tra noi perché è andato a studiare in America, ma lui palla al piede è devastante. La sua assenza ha aperto più spazi al sottoscritto: cercherò di sfruttarli al meglio”.