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L'allarme del comune

Caro gasolio, pesca in ginocchio: a rischio 20mila occupati

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 20 mag 2022 12:07 ~ ultimo agg. 12:07
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Nei giorni scorsi la Marineria di Rimini aveva annunciato che a causa del caro gasolio stava predisponendo il disarmo di una ottantina di imbarcazioni e dei rispettivi equipaggi.  Un grido d’allarme lanciato dalla Cooperativa lavoratori del mare ricevuta ieri dal sindaco Jamil Sadegholvaad e dall’assessore alla Blue economy Anna Montini. Agli amministratori è stato spiegato che il comparto sta facendo i conti con un rincaro del gasolio, passato da 0,40 centesimi a 1,10-1,15 euro. Un aumento che rende di fatto insostenibile ed antieconomica l’attività della pesca.

Il raddoppio del prezzo del carburante ha assestato un duro colpo all’intero comparto nazionale e questo vale ancor di più per la marineria riminese – ha detto l’assessore Montini –, che prima di questa impennata di costi stava vivendo un periodo di crescita in termini di imbarcazioni, di lavoratori, di rinnovamento dei pescherecci, in netta controtendenza con l’andamento nazionale. Una crescita bruscamente interrotta dall’aggravarsi del quadro internazionale e che oggi rischia di lasciare ormeggiate le oltre 90 imbarcazioni che compongono la nostra marineria, che resta una delle più importanti della costa regionale con oltre trecento persone imbarcate. Le conseguenze sono evidenti, sia per le centinaia di famiglie coinvolte, sia per l’impatto sull’intera filiera ittica che – secondo i rapporti sulla Blue Economy – nella costa riminese coinvolge quasi 5mila imprese per 20mila occupati, tra diretti e indotto. Il rischio è, già dalle prossime settimane, di non poter rispondere alla domanda di prodotto ittico locale, particolarmente elevata in un territorio a vocazione turistica come il nostro”.

Come Amministrazione – ha concluso Montini – rispondiamo alla richiesta rivolta dai pescatori facendoci portavoce delle loro istanze in Regione, affinché anche da Bologna possa partire un’opera di sensibilizzazione nei confronti del Governo centrale allo scopo di adottare misure di supporto sostanziose e immediatamente applicabili per il settore. Ci metteremo inoltre a disposizione per supportare eventuali azioni di rete che coinvolgano le diverse marinerie che operano sulle nostre coste”.