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mercoledì 24 aprile 2024
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Due riminesi iridate

Pole Dance. Claudia Dipilato e Serena Pavolucci campionesse del mondo

In foto: Serena Pavolucci
Serena Pavolucci
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 7 dic 2021 09:50 ~ ultimo agg. 17:23
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La spedizione riminese ai mondiali di Pole Sport POSA che si sono tenuti nel week-end scorso al PalaDozza di Bologna torna a casa con due medaglie d’oro, una delle quali forse inaspettata.

Vince Claudia Dipilato tra le Master 40+ Competitive confermando il titolo conquistato nel 2019 (nel 2020 non si è gareggiato causa Covid). La Dipilato era la favorita della vigilia e non ha tradito le attese. Il suo brano “Sully”, col quale aveva già vinto sia gli Italiani di Pole Sport 2020 che il recente Pole Art di Torino, non l’ha tradita. Claudia ha collezionato 136,200 punti distaccando di più di 15 punti la seconda, l’altra italiana Elena Elshina.

“Si tratta del punteggio più alto che abbia mai ottenuto – spiega la Dipilatoanche grazie alla revisione dei punteggi che assegna maggior valore alla parte artistica nella quale ho preso 59 punti sui 70 disponibili. Se avessi gareggiato nella categoria “top”, quella delle Senior Woman Competitive, sarei arrivata ottava. La mia routine è piaciuta molto ai giudici ma, cosa che mi fa ancor più piacere, al Team Usa che mi ha addirittura ringraziato per aver portato in gara questa storia americana”.

La performance “Sully”, va ricordato, è tratta dall’omonimo film ed è il racconto di una vera tragedia aerea evitata per la bravura del pilota. Per la campionessa riminese gli impegni non sono però finiti. Domenica 12 dicembre parteciperà a un altro mondiale, quello di Pole Art, che si terrà sempre al PalaDozza di Bologna. L’idea è fare il bis di medaglie d’oro.

La sorpresa è stata la brillante prestazione di Serena Pavolucci tra le Senior Woman Amatori. La campionessa italiana 2020 si è esibita con la sua routine “L’Evoluzione della Specie” e, ancora una volta, si è rivelata un “animale” da gara. Già prima in semifinale con 127,100 punti, in finale ha migliorato ancora la sua performance toccando quota 130,700 e staccando nettamente sia la russa Valeriia Grinberg (120,733), sia l’altra italiana finalista, Anastasia Consorzi (120,432). La giuria ha valutato molto positivamente l’aspetto creativo della performance.

“La coreografia mi ha dato grande soddisfazione ma a livello tecnico ho avuto delle imperfezioni e penso che avrei potuto fare meglio – dice Serena –. Sinceramente non pensavo di vincere e credevo che il problema più grosso sarebbe stato superare la semifinale, visto il regolamento di gara. Mi sa che ancora non ho realizzato”.

Ora Serena dovrà passare di categoria e concorrerà tra le Senior Woman Competitive. “E lì si combatte contro dei “mostri”. Nel frattempo mi riposo e poi metterò nel mirino una gara di Pole Art che si dovrebbe tenere ad Asti a fine maggio. Un passo alla volta”.

Giada Depaoli, che gareggiava nella stessa categoria della Pavolucci, si è fermata in semifinale dove si è piazzata sesta. Giada è stata penalizzata dal regolamento che prevedeva l’accesso alla finale a 10 solo a due atlete per nazione, indipendentemente dai punteggi. La Depaoli è stata preceduta dalla Consorzi e si è dovuta accontentare di una buonissima prestazione, probabilmente la sua migliore di sempre.