Indietro
giovedì 28 marzo 2024
menu
Judo Polisportiva Riccione

Giulia Longo medaglia d’oro al Trofeo Piccoli Samurai CSEN di Velletri

In foto: Giulia e Giuseppe Longo
Giulia e Giuseppe Longo
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 8 nov 2021 12:59 ~ ultimo agg. 13:01
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Gli ultimi due week-end hanno visto la sezione Judo della Polisportiva Riccione affrontare nuove e interessanti sfide con alcuni atleti dei gruppi giovanili e pre-agonisti.

Domenica 31 ottobre due giovani atlete Under 14, Anita Celli e Federica Bugli, cimentarsi nelle qualificazioni ai Campionati Italiani federali di categoria alla palestra di Castenaso. Anita Celli, nonostante una buona prestazione, ha pagato lo stop dovuto al periodo di lockdown e non è riuscita a esprime al massimo il proprio potenziale, mentre Federica Bugli, già più esperta in queste manifestazioni, ha pagato caro un piccolo errore. Per entrambe le atlete riccionesi, purtroppo, non è stato possibile staccare il pass per le finali romane.

“Anche se la gara non è andata come speravamo – spiega il tecnico Giuseppe Longo siamo molto felici che queste due ragazze stiano facendo da guida al gruppo. Infatti, stiamo notando qualche difficoltà per alcuni atleti, anche molto bravi, a rimettersi in gioco con le competizioni dopo un anno e mezzo di lockdown alternati. Dovremo continuare a lavorarci”.

Il week-end appena trascorso, invece, ha segnato un piccolo passo verso la ripresa delle manifestazioni educative in favore degli Under 11. La sezione Judo della Polisportiva Riccione ha partecipato al “Trofeo Piccoli Samurai” di Velletri, organizzato dallo CSEN di Roma, con la giovanissima Giulia Longo (8 anni) che ha conquistato il gradino più alto del podio vincendo due incontri contro due bravissime avversarie.

“La soddisfazione come allenatore e padre è stata grande – continua il tecnico Longo – non tanto per il risultato, ma perché Giulia ha affrontato, prima degli incontri, un turbinio di emozioni dall’euforia alla paura, riuscendo a gestirle anche grazie alla mia costante presenza. L’obiettivo di queste manifestazioni non agonistiche è proprio quello di iniziare ad abituare i bambini a gestire la loro emotività, insegnando loro il valore tanto della sconfitta quanto della vittoria. Trattandosi di bambini non bisogna mai e poi mai puntare al risultato in senso assoluto, ma evidenziare sempre l’impegno e aiutarli con il tempo a migliorarsi a prescindere dal successo o meno. Questo è il valore dello sport”.