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Basket Serie D

Villanova Basket: Andrea Buo, il ragazzo-veterano che ruba palloni

In foto: Andrea Buo (Foto Alfio Sgroi)
Andrea Buo (Foto Alfio Sgroi)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 8 ott 2021 15:11 ~ ultimo agg. 15:13
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21 anni, 183 cm, Andrea Buo nell’ultima stagione disputata con la maglia Villanova viaggiava a 11 punti di media gara, mettendo a disposizione della squadra una buona attitudine difensiva e di palle rubate. È un maestro delle palle rubate e del contropiede. Nato e cresciuto anche cestisticamente nei Tigers dalla nascita, è alla sua settima stagione da senior nella società di Villa Verucchio.

“Andrea Buo non è solo un ottimo giocatore – puntualizza soddisfatto il presidente Lorenzo Meluzzi –. È un Tigers dalla testa ai piedi, che ha abbracciato fin da piccolissimo il progetto Villanova con entusiasmo e passione. La stessa che – ne sono sicuro – riverserà sul parquet e nel gruppo”.

Polpastrelli educati, spinta inesauribile, buona attitudine a rimbalzo, Buo è una delle colonne dei Villanova Tigers 2021-22, anche se il riacutizzarsi di un infortunio patito lo sta rallentando.

A quando il rientro?
“Lo scorso anno purtroppo non sono riuscito a concluderlo al meglio, l’infortunio non mi ha permesso di aiutare la squadra nelle fasi finali del campionato ed è per questo che voglio riscattarmi quest’anno. Il mio rientro? A breve. Non vedo l’ora di sentire la bolgia della Tigers Arena, sperando che le palestre si possano riempire”.

È un classe 2000, eppure veterano di questa squadra. Che effetto le fa?
“È una bella sensazione ma richiede anche maggiori responsabilità… sono pronto ad aiutare i più ‘giovani’ ma anche a migliorare grazie ai senior più esperti che abbiamo in roster”.

Si spera in una stagione senza Covid e più tranquilla. E con il pubblico. A Villa è un fattore?
“Quest’anno abbiamo tutte le carte in regola per toglierci parecchie soddisfazioni e dobbiamo farlo sul campo. Non vedo l’ora di poter dare il mio contributo alla squadra. A tutti i tifosi dico: ci vediamo alla Tigers Arena”.

Dove vorrebbe migliorare dal punto di vista tecnico?
“Ho tanti aspetti su cui migliorare ancora e quest’anno cercherò di farlo”.

La chiamano anche Arsenio Lupin, perché?
“Il soprannome – il nome del grande ladro francese – mi è stato affibbiato fin da quando ero piccolo per la capacità di rubare palloni”.