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Rispetto degli impegni presi

Pronto Soccorso H24 a Santarcangelo. La maggioranza sollecita Regione e Ausl

In foto: l'ingresso del Pronto Intervento
l'ingresso del Pronto Intervento
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 28 ott 2021 11:46 ~ ultimo agg. 11:51
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I gruppi di maggioranza di Santarcangelo scrivono a Regione e Ausl “nella doppia veste di amministratori e cittadini preoccupati” per richiedere il ripristino del Pronto Intervento dell’Ospedale Franchini H24 che era stato annunciato per la fine dell’estate. Destinatari della lettera sono l’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini e i vertici dell’Ausl, il direttore generale Tiziano Carradori e il direttore sanitario Mattia Altini. “Siamo consci delle difficoltà legate alla pandemia e alla carenza di personale, ma bisogna dare risposta a questa esigenza prioritaria”, spiegano Paola Donini del Pd, Patrick Wild (Pensa Una Mano per Santarcangelo) e Michela Zoffoli (Più Santarcangelo).

“Come senz’altro a voi noto, già nel 2020 eravamo intervenuti sulla questione e in risposta l’Ausl si era assunta l’impegno per una riapertura al termine dell’estate. Siamo pertanto amareggiati – si legge nella lettera – nel constatare che, nonostante le parole spese per rassicurare noi e la cittadinanza e nonostante allora fossero stati dati tempi certi, non si sia ancora giunti all’obiettivo stabilito. Obiettivo che, non abbiamo dubbi, è tutt’ora condiviso dalla Regione, dall’Azienda Sanitaria, dalla stessa amministrazione comunale che assieme ai sottoscritti ha in più occasioni formulato le nostre medesime richieste”.
I consiglieri si dicono consci delle difficoltà del momento : “Non vogliamo essere ipocriti e comprendiamo benissimo che la sanità regionale si sia vista costretta ad affrontare l’emergenza sanitaria e le sue implicazioni e ora sia alle prese con la cronica difficoltà di reclutamento dei professionisti”). Ma insistomo: “qui ci rimettiamo i panni di capogruppo – quali amministratori non possiamo e non vogliamo rassegnarci, né che siano i nostri concittadini a doverlo fare, all’idea che non sia possibile trovare una soluzione a riguardo. Noi non siamo ovviamente tecnici e pertanto sarà, com’è ovvio, l’Azienda Sanitaria, eventualmente in concerto con il sostegno della Regione, a dover individuare le modalità più opportune affinché ciò si realizzi. Dal canto nostro non possiamo che auspicare che tale risultato venga raggiunto nel minor tempo possibile. La cittadinanza richiede legittimamente delle risposte. Noi ci uniamo alla stessa”.