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mercoledì 14 luglio

Il manifesto della cura

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 14 lug 2021 11:20 ~ ultimo agg. 2 set 11:55
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MERCOLEDì 14 LUGLIO
ore 18:30
all’interno de I custodi del cibo – Mostra/Mercato dei produttori indipendenti
presso Casa Madiba Network (v. Dario Campana, 59/F)
 
Presentazione de “IL MANIFESTO DELLA CURA. Per una politica dell’interdipendenza”
The Care Collective Edizioni Alegre.
Con la partecipazione di Marie Moïse, una delle traduttrici del libro
“La pandemia ha svelato la centralità sociale dei lavori di cura: badanti, infermiere, lavoratrici domestiche, fattorini, rider e addetti alle pulizie hanno dominato per giorni la scena pubblica. Ma anche se di cura oggi si parla tanto, l’incuria continua a regnare sovrana.
Il sistema neoliberista l’ha infatti ridotta a questione individuale, da comprare sul mercato, con una progressiva privatizzazione dei servizi sanitari, sociali e alla persona che privilegia i profitti sulle vite di tutte e tutti noi. Ma se i ricchi possono delegare i propri bisogni quotidiani a soggetti oppressi (donne e migranti) come possiamo dare vita a sistemi in cui l’interdipendenza degli uni dagli altri sia finalmente riconosciuta, in forme solidali e paritarie?
Il collettivo inglese Care Collective risponde a questa domanda individuando quattro cardini fondamentali per dare vita a comunità di cura: il mutuo soccorso, lo spazio pubblico, la condivisione di risorse e la democrazia di prossimità.
Facendo tesoro delle buone pratiche dei movimenti femministi e ambientalisti propone una cura reciproca, non paternalista né assistenzialista: una «cura promiscua», che non discrimina nessuno ed è fuori dalle logiche di mercato.
L’obiettivo è arrivare a un vero e proprio «stato di cura» che non solo crea infrastrutture di welfare «dalla culla alla tomba» ma genera una nuova idea di democrazia orientata ai bisogni collettivi. Dimostrando che la cura è il concetto e la pratica più radicale che abbiamo oggi a disposizione.
«Il Manifesto della cura è un brillante invito a trasformare la nostra economia e la nostra società, una mappa per capire come uscire fuori da crisi che si affastellano le une sulle altre e dare forma a un nuovo tessuto sociale.
L’etica della cura universale è l’antidoto alla spirale di incuria che il sistema attuale mostra di avere per le persone e il pianeta. Gli autori e le autrici ci dicono che la cura non è un bene: è una pratica, un valore fondamentale e un principio organizzativo sulla base del quale possono e devono sorgere nuove politiche». Naomi Klein
A seguire Hotel Rivolta in concerto
Possibilità di cenare con le pizze con lievito madre e farine integrali macinate a pietra cotte nel forno a legna autocostruito del progetto sociale “Il Varco” e i cassoni bio di Sal’meni”