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Patrick Zaki

La scuola per i diritti umani. Incontro al Valgimigli con Gianluca Costantini

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 16 feb 2021 16:00 ~ ultimo agg. 17 mar 17:28
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Si è tenuto lunedì 15 febbraio, l’incontro tra le studentesse e gli studenti del Liceo G. Cesare – M. Valgimigli di Rimini sede di via Missirini,10 – Viserba, e il disegnatore e attivista dei diritti umani Gianluca Costantini.

Attivo a livello internazionale nell’ambito del graphic journalism, docente di illustrazione e fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna, premiato da Amnesty International per il lavoro costante in difesa dei diritti umanitari, Gianluca Costantini ha accompagnato gli studenti nel corso della mattinata,  dentro l’attivismo come leva e l’illustrazione come linguaggio. Un incontro di “educazione civica” dedicato a esplorare le strade che connettono arte e impegno.

Più di 250 studenti, tra partecipazioni in presenza in conformità alle normative COVID – nell’Aula Magna della scuola – e in remoto, hanno incontrato il lavoro dell’artista ravennate, noto in Italia e in Europa per – non da ultimo – il ritratto di Patrick Zaky che veicola da un anno la campagna di scarcerazione del giovane studente egiziano, attraverso la mobilitazione pubblica #freePatrickZaky.

L’incontro, altamente partecipato con domande al termine della mattinata, è parte di un progetto più ampio che con la cura di Isabella Bordoni vede dallo scorso 8 febbraio e fino al 28 del mese, l’intero edificio scolastico di Viserba farsi contenuto e contenitore poetico sul tema dei diritti civili e umanitari.

Fino al 28 febbraio infatti, numerosi volti e parole di poetesse e poeti, uniti al volto di Zaky, danno vita ad un allestimento site-specific dell’intero edificio scolastico. Sono ritratti e poesie, riflessioni, aforismi tratti dal volume «Le cicatrici tra i miei denti. Antologia e ritratti di poesia in lotta» di Gianluca Costantini (Nda Press, 2016) a testimonianza di chi nel corso della storia non si è sottratto dall’esprimere il proprio dissenso verso i regimi o forme di sopraffazione.

Nel momento così critico del suo fondamentale compito sociale pubblico, l’allestimento site-specific concepisce la scuola nella sua funzione formativa e nel suo stesso corpo architettonico, come leva simbolica e reale, presidio umano per una cultura attiva. Sessanta poetesse e poeti si affacciano con Zaky alle finestre della scuola, trasformando così l’intero edificio scolastico in ambiente eloquente, in dialogo con gli studenti e con la città.