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venerdì 19 aprile 2024
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I voti dei biancorossi

Prato-Rimini 2-1: le pagelle di Nicola Strazzacapa

In foto: Il riscaldamento
Il riscaldamento
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 10 gen 2021 16:58 ~ ultimo agg. 11 gen 10:01
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SCOTTI 6. Giornata a dir poco sfortunata: nel primo tempo incassa due gol anomali (Minardi raccoglie la carambola del palo in solitaria e il destro da fuori di Kouassi prende una traiettoria da “palla matta”, forse complice una deviazione di Ferrante), ma tiene viva la gara allungandosi su un sinistro velenoso di Ouattara e soprattutto con un riflesso davvero felino sull’incornata del 3-1 a botta sicura dello stesso numero 45 di casa. Ripresa da spettatore. Sognava di festeggiare diversamente il recente compleanno. Iellato!

FERRANTE 5.5. Il vento e la spinta mancina dei pratesi lo mandano un po’ in tilt e per una volta fa registrare qualche sgrammaticatura di troppo. Domenica complicata.

RONCHI 5.5. Soffre anche lui la fisicità dei toscani e le traiettorie malandrine di Eolo e per 45 minuti i pericoli vengono quasi tutti da quelle traiettorie aeree che sono il suo pane. Sorpreso!

CANALICCHIO 5.5. Nei 90 minuti toscani è il meno tremebondo là dietro: si applica, tiene la posizione e alimenta qualche ripartenza. Prende però un giallo ingenuo che porta al rosso a gara finita che avrà ripercussioni sulla prossima sfida. Harakiri!

NIGRETTI 5.5. Bene quando si tratta di spingere, ma paga la mancanza di intesa con Ferrante e i pericoli del Prato nascono spesso e volentieri su quelle zolle di destra. Un buon assist di testa per Vuthaj. Luci e ombre!

VALERIANI 6. Si conferma pimpante e a ogni recupero palla si getta in profondità creando qualche pericolo. Innesca anche Vuthaj sul dischetto del rigore con un ponte aereo ma il bomber spara alto il possibile 2-2: con il passare dei minuti esaurisce le riserve di energia e cala un po’. Prezioso!

RICCIARDI 6. Gara in crescendo la sua, con il timone preso realmente in mano solo nella ripresa, quando non a caso la squadra alza il baricentro. Qualche chiusura d’esperienza nel cuore dell’area e più di una palla interessante servita nell’area avversaria. Metronomo!

VITI 5. A sinistra non sfonda quasi mai, pagando la mancanza di verticalizzazioni esterne, nei dieci minuti a destra mette almeno in mezzo un cross interessante. Spaesato!

PECCI 5.5. Ha l’argento vivo addosso e macina chilometri su chilometri, ma non trova mai la misura nelle assistenze che potevano spalancare le porte del pareggio. Dà comunque sempre tutto ed è una nota di merito. Peccato!

AMBROSINI 5.5. Gioca per la squadra, si fa vedere e cerca lo scambio con i compagni di reparto, poi sul finire del primo tempo recupera un bel pallone e prova la botta da fuori in corsa. Invano. Giornata complicata condizionata anche dalla situazione ambientale. Generoso!

VUTHAJ 6.5. Premia l’approccio propositivo dei compagni e la bella rubata con verticalizzazione di Ricciardi infilando quasi dal fondo il portiere di casa: un nuovo gol lampo che gli vale il filotto personale. Nel giro di cinque minuti, a inizio ripresa ha su sinistro e sul destro la sfera del pari ma non centra la porta difesa da Piretro. Non si perde d’animo e combatte fino alla fine contro l’intera retroguardia di casa. Don Chisciotte.

15’ st CASOLLA 5. Ha voglia di mettersi alle spalle il momento nero e si getta su ogni palla e al 25’ dopo un bell’uno-due con Ricciardi spara un bel destro rimpallato da Gentili quando pareva indirizzato nel sacco. Come con il Fiorenzuola si spegne però quasi subito e non se ne hanno più notizie. Spento!

25’ st DIOP sv. La fame non gli manca e prova anche a spingere ma non è giornata di manovra e gli arrivano pochissimi palloni.

35’ st SANTARINI sv.

35’ st SIMONCELLI sv.

42’ st MASSETTI sv.

MASTRONICOLA 5.5. Con il 3-4-1-2 la squadra pare aver trovato una sua identità e ancora una volta esce bene dai blocchi trovando il vantaggio lampo. Anche dopo il pari sta in partita collezionando corner, ma pecca di precisione negli ultimi trenta metri e la pericolosità si riduce ai minimi termini. Meglio la ripresa, quando i biancorossi conquistano metri e campo. Ma lo fanno più con il cuore che con la manovra, spinti da un vento che non a caso a campi invertiti azzera le occasioni del Prato. Cerca di alimentare il forcing con la freschezza di Casolla e di Diop e si gioca il tutto per tutto con Santarini e Simoncelli, ma resta il retrogusto amaro di un’occasione mancata per dare una preziosa continuità ai tre hurrà di fila visti anche i risultati dagli altri campi.

Nicola Strazzacapa

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