Indietro
menu
processo hammer

Scontri tra clan camorristici a Rimini, condanne totali per 120 anni

In foto: gli arresti nell'operazione Hammer (Newsrimini.it)
gli arresti nell'operazione Hammer (Newsrimini.it)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 10 dic 2020 17:20 ~ ultimo agg. 11 dic 12:18
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Dieci condanne, di cui sette anche per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Si è concluso così il processo a carico degli appartenenti a presunti gruppi di camorristi attivi su Rimini, sgominati da un’indagine della Dda di Bologna che a ottobre del 2019 portò all’arresto di dieci persone. Processati con rito abbreviato, il gup di Bologna, Grazia Nart, ha inflitto loro pene che vanno dai 5 ai 20 anni di reclusione, per un totale di oltre 120 anni di condanne.

L’indagine dei carabinieri del Comando provinciale di Rimini, ribattezzata Operazione Hammer e coordinata dal pm Marco Forte, ricostruì lo scontro tra due fazioni criminali per il controllo del territorio, una legata al noto clan napoletano Contini e l’altra alla famiglia Romaniello, già presente in città da anni. Per mesi Ciro Contini, nipote del boss napoletano Eduardo Contini, e i suoi uomini si erano fatti largo a suon di rapine ed estorsioni. In Riviera avevano anche investito in società di autonoleggio (il Viserba Rent) e non erano mancati gli scontri con i rivali a cui stavano sottraendo terreno. L’aspirante boss della Riviera usava marchiare a vita le sue vittime facendo frantumare loro le mani a martellate ed era pronto a dare vita ad una vera e propria guerra di camorra pur di accaparrarsi la piazza di Rimini e provincia.

Il giudice Nart ha condannato a 20 anni Ciro Contini, a 12 anni e 8 mesi l’uomo ritenuto suo braccio destro, Antonio Acampa. Sedici anni per Armando Savorra e Cosimo Nicolì, 13 per Fabio Rivieccio, 12 anni e 4 mesi per Pasquale Palumbo, 8 anni e 4 mesi per Francesco Capasso, 8 anni e 8 mesi per Massimiliano Romaniello, 9 anni, 6 mesi e 20 giorni per Antonino Di Dato, 5 anni e quattro mesi per Giuseppe Ripoli.

I dieci erano accusati a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo camorristico, estorsione, rapina, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, detenzione e porto abusivo di armi, intestazione fittizia di beni e impiego di denaro di provenienza illecita.

Meteo Rimini
booked.net