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Ripartenza della scuola, anche La Formica ha dato il suo contributo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 30 set 2020 17:01 ~ ultimo agg. 6 ott 09:53
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Com’è noto l’estate 2020, fra le tante cose, sarà ricordata anche come periodo di riorganizzazione di tutto il sistema scolastico che, dopo la difficile chiusura del lockdown – e per la successiva riapertura dell’anno scolastico – ha dovuto rivedere tutti i protocolli didattici. Un cambio delle abitudini, che non si è limitato solo ad un cambio dei comportamenti personali di studenti, genitori e insegnanti, ma che ha toccato anche le strutture scolastiche, riviste dal punto di vista edilizio e delle attrezzature in uso.

E’ proprio in questo ambito, in cui il Comune di Rimini si è impegnato tanto al fine di restituire alla cittadinanza nuovi ambienti, che è intervenuta – nel suo piccolo – anche La Formica, coinvolta nei tanti spostamenti delle attrezzature che nei mesi scorsi si sono susseguiti in numerici plessi scolastici. Per adattare le aule e alcune porzioni di edifici scolastici alle nuove disposizioni ministeriali e alle nuove distanze ammesse, infatti il comune ha avuto la necessità di rimuovere tutte le attrezzature, per poi riposizionarle e adattarle alla nuove aule – riviste nella loro disposizione interna e in diversi casi allargate.

Un lavoro che ha riguardato oltre settanta plessi scolastici, che fanno capo al Comune di Rimini, di cui 50 scuole statali d’infanzia, primarie e secondarie e 27 tra nidi e scuole materne comunali. Tutte oggetto di un attenta progettazione finalizzata alla ripartenza e ad una riflessione condivisa dal punto di vista organizzativo e didattico, che il Comune ha fatto, anticipando di gran lunga i tempi e le direttive, arrivate poi successivamente con il “Piano scuola 2020-2021”.

Adeguamento di aule, spazi comuni, laboratori, spazi esterni per garantire il corretto distanziamento tra studenti e il rispetto delle norme nazionali di contrasto al covid. Per lo spostamento temporaneo del materiale di molte di queste scuole, è stata coinvolta anche la cooperativa riminese, che ha un settore dedicato esclusivamente ai traslochi con mezzi e attrezzature idonee a gestire questo tipo di servizi.

Un settore che in cooperativa funziona da tanto tempo e che in questi anni è stato utile anche a garantire il percorso d’inserimento lavorativo di tante persone appartenente alle categorie protette. Affidato da Anthea per il facchinaggio di edifici pubblici, il servizio ha coinvolto per diverse settimane un totale di 4 persone, divise in 2 squadre, che oltre ad occuparsi dello spostamento interno di libri, banchi, cattedre, mobili e materiale didattico – a conclusione dei lavori – hanno eseguito anche le pulizie degli ambienti .

“Non è stato facile – ribadisce il direttore Ceban Octavian – in quanto questo coinvolgimento è avvenuto nel mese di agosto e, si sa, per noi questo è un momento molto delicato, in quanto la cooperativa ha le sue energie prevalentemente spostate verso il settore principale dell’azienda. Ciononostante siamo riusciti a dare una risposta veloce e positiva a tutte le richieste. Siamo stati chiamati in quel periodo per spostare banchi, mobili e attrezzatura per consentire i lavori di ristrutturazione in tante scuole, per poi dopo, riposizionare le cose secondo le nuove disposizioni anti Covid. Un obbligo e una necessità per cui siamo contenti e fieri di aver contribuito, che è servito alla riapertura delle nostre scuole, in cui, anche i nostri figli sono potuti ritornare, dopo i mesi difficili che abbiamo vissuto.”

Emiliano Violante