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Il Calcio dopo il Covid-19

Saverio Campanale (Atletico Viserba): "l'amministrazione dovrebbe intervenire per le rette"

In foto: Saverio Campanale ospite a Calcio.Basket
Saverio Campanale ospite a Calcio.Basket
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 26 apr 2020 08:30 ~ ultimo agg. 27 apr 09:08
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Ecco le proposte di Saverio Campanale, presidente dell’Atletico Viserba, inviate anche al presidente della FIGC – Delegazione di Rimini, Domenico Magrini, per far ripartire il calcio, con un’attenzione particolare al calcio giovanile.

“Parto dall’attività di base. Secondo me è da ritenersi completamente chiusa la stagione 2019/2020 per quanto riguarda i vari tornei organizzati dalla Delegazione di Rimini, per poi riprendere normalmente a settembre con la stagione 2020/2021 con nuovi tesseramenti e successivamente iscrizioni ai tornei, ma cercando di convincere la FIGC che i costi sia dei tesseramenti che delle iscrizioni ai tornei devono subire una riduzione almeno del 50% per ricompensare quanto non goduto nella stagione precedente.

Per l’attività agonistica gli scenari possono essere diversi e cioè:

a) ragionare come se la stagione 2019/2020 non fosse neanche iniziata, per cui a settembre si riparte da zero come stagione 2020/2021 con gli stessi organici squadre di questa stagione in quanto non penso sia corretto prendere in considerazione le eventuali classifiche di fine febbraio e promuovere o retrocedere società con circa otto partite in meno (per cui 24 punti in palio) che avrebbero potuto ribaltare le posizioni. Non ci stiamo giocando i mondiali di calcio, il nostro rimane pur sempre calcio dilettantistico con scopi ben precisi. Naturalmente per quanto riguarda i costi vale lo stesso discorso fatto per l’attività di base, cioè riduzione del 50% sia per tesseramenti che iscrizioni ai tornei.

b) per uno scenario alternativo prendo spunto dall’idea del presidente Magrini, cioè riprendere a settembre la stagione 2019/2020 da dove ci siamo fermati e finirla entro dicembre, coppe comprese, confermando gli stessi organici squadre, per poi a dicembre aprire la finestra svincoli e calcio mercato e successivamente ripartire nell’anno nuovo con la stagione 2020/2021 con solo partite uniche, coppe comprese.
Per quanto riguarda i costi, in questo caso dovranno sempre essere ridotti del 50% nella stagione 2020/2021 sia per i tesseramenti che per le iscrizioni ai tornei. Sinceramente non saprei se questa soluzione sia possibile; bisognerà che gli addetti la studino per capire e se ci siano le condizioni federali e legali.

Anche l’Amministrazione comunale dovrà rivedere secondo me i costi di affitto dei campi. Sarebbe magari opportuno concedere alle società di quartiere impianti più idonei all’attività. Per esempio a Viserba dobbiamo utilizzare un campo in terra che è massacrante: anche quest’anno avevo fatto richiesta per mandare i bambini dai 5 ai 10 anni sul campo principale, in erba, con un minimo di impianto di illuminazione, non mi è stata concessa perché i campi principali devono essere usati solo per le partite e non per gli allenamenti in quanto l’uso provoca danni al manto erboso. Ma io mi chiedo come possono i bimbi dal peso così leggero danneggiare il manto?

Quanto sta accadendo, oltre a portare via vite umane, provocherà disoccupazione, attività commerciali chiuse o con mancati introiti causati dalle restrizioni. Parlare di sport oggi come oggi, quando c’è ancora un tasso di mortalità alto, mi sembra enfatico, sciocco e assurdo, ma dobbiamo guardare avanti con ottimismo e pensare come meglio ripartire, prendendo in considerazione tanti fattori, specialmente quelli umani ed economici.
Non sappiamo se molti sponsor, dall’artigianato alle banchee, riusciranno ad andare avanti e se continueranno a darci una mano.

Comunque sia non sarà più tutto come prima e dobbiamo imparare a vivere tutti con più serenità e ad apprezzare anche la minima cosa che abbiamo in ognuno di noi, una su tutte la libertà della quale in questi due mesi non abbiamo giustamente potuto godere appieno.

Sicuramente molte famiglie faranno fatica a pagare le rette nei prossimi anni e su questo l’Amministrazione comunale dovrebbe intervenire tramite contributi, in modo che le società possano affrontare i costi di gestioni.

Come sarà la ripresa dal punto di vista pratico? Bella domanda… Pensare che a settembre si possa ricominciare come se niente fosse sarebbe da irresponsabili. Tutti ci facciamo la stessa domanda: come sarà possibile avere venti ragazzi in uno spogliatoio dopo che passeremo l’estate con le restrizioni attuali? Dovranno portare la mascherina? Mi riesce difficile rispondere a queste domande.

Ho ricevuto diversi sms da parte di genitori, che chiedono se ci sarà un rimborso delle rette per i tre mesi di inattività. Non esiste l’obbligo di risarcimento perché è successo un evento soprannaturale (cosi perlomeno mi è stato detto), ma come società faremo il possibile per andare incontro alle famiglie.

Saverio Campanale
presidente Atletico Viserba

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