Indietro
mercoledì 24 aprile 2024
menu
Coronavirus e Solidarietà

Da Adrian Ricchiuti & Friends oltre 250 uova di Pasqua a medici e infermieri dell'Infermi

In foto: La consegna in ospedale
La consegna in ospedale
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 8 apr 2020 12:24 ~ ultimo agg. 9 apr 13:12
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Adrian Ricchiuti considera Rimini la sua seconda casa, ama i bambini e già dai tempi da capitano biancorosso si traveste ogni anno da Babbo Natale insieme a compagni, ex compagni e amici per portare doni ai piccoli del reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi. Una tradizione che ha portato avanti anche da dirigente e poi da sportivo che si sente riminese adottivo e cui da qualche tempo ha aggiunto il dono di qualche uovo di Pasqua in primavera.

Quest’anno, vista anche la situazione Coronavirus, insieme a sei amici che avevano collaborato alla catena della responsabilità #iorestoacasa con cui aveva messo insieme oltre 90 calciatori e allenatori, ha deciso di estendere il pensiero all’intero personale per “ringraziare medici, infermieri e personale sanitario della battaglia in prima linea contro un nemico invisibile e letale che portano avanti per la salute di tutti”.

Martedì mattina ha quindi raggiunto l’Infermi e fatto dono di 260 uova di Pasqua – una per ogni medico e infermiere – e di due uova da 5 kg l’una per i reparti di Oncologia Pediatrica e Terapia Intensiva/Rianimazione. Lo ha fatto rappresentando gli altri che hanno contribuito insieme a lui (Nicola Strazzacapa, il dirigente del Sassuolo Roberto Carnevali, Paolo Messina, Mario Fucili, Vittorio Collina e Riccardo Conti) e consegnando anche il biglietto scritto a sette mani “Un grazie di cuore agli “eroi” col camice” che qui riportiamo:

“Un piccolo pensiero, un simbolo di festa in un momento in cui purtroppo la vita ci riserva giornate difficili e una prova drammatica da affrontare. Una battaglia contro un nemico invisibile e letale che voi, dal primo all’ultimo, combattete ogni giorno in prima linea per la salute di tutti noi. Rischiando la vostra vita per salvare quella di tantissime persone. Oggi più che mai. Nella speranza che il nostro piccolo pensiero possa diventare occasione per riuscire a ricavarvi un minuto in cui scambiarsi un augurio nella vostra Pasqua in corsia, quest’uovo è il nostro modo per dirvi grazie di cuore per il dono che voi ci fate quotidianamente prendendovi cura di tutti”.

Adrian Ricchiuti aveva fatto cenno all’iniziativa benefica durante “Un tè con Adrian Richiuti”: