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Calcio C girone B

Rimini-Carpi, la vigilia del tecnico Giovanni Colella

In foto: Giovanni Colella
Giovanni Colella
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
sab 1 feb 2020 12:35 ~ ultimo agg. 2 feb 14:55
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Incassata la fiducia della società nonostante le sette sconfitte in otto partite, il tecnico della Rimini Calcio, Giovanni Colella, torna a parlare agli organi d’informazione, a sei giorni di distanza dal post partita criptico di domenica scorsa. Lo fa alla vigilia di un altro match complicato per i biancorossi, che passano dalla prima della classe (il Vicenza, corsaro 3-1 al “Neri”) alla terza: il Carpi, 46 punti e che all’andata si era imposto per 2-1. Calcio d’inizio alle ore 15:00.

La vigilia del tecnico del Rimini FC, Giovanni Colella.

È stata una settimana intensa, tra le sue dichiarazioni di domenica scorsa, la rinnovata fiducia da parte della società e la chiusura del mercato di riparazione. “Ripeto quello che ho detto: penso che in alcuni momenti in qualunque azienda bisogna sedersi e valutare se stiamo seguendo gli stessi obiettivi e se hanno tutti lo stesso parere. È un mettersi in discussione, ma un mettersi in discussione sano. Se penso alle dimissioni? Io penso regolarmente alle dimissioni. Adesso abbiamo fatto tutto in perfetto accordo, in maniera logica per quanto riguarda le nostre idee. Ogni tanto bisogna guardarsi e chiedersi: “ci siamo?” Siamo in linea su quello che pensiamo, non su quello che otteniamo ma su quello che pensiamo sì, e andiamo avanti. Ho chiesto un confronto sugli obiettivi e sul lavoro in itinere. In quel momento mi sembrava il caso di chiedere a tutte le componenti se quello che stavamo facendo continuasse ad essere la cosa giusta”.

Il Rimini esce rivoluzionato dal mercato di gennaio. “Nel momento in cui si decide di fare un discorso come quello che abbiamo fatto si sa che c’è un rischio. Se è stato deciso così un motivo ci sarà. La sensazione era che nell’altra maniera non ce l’avremmo fatta. Adesso i tempi per mettere insieme una squadra sono molto più lunghi di quelli che abbiamo a nostra disposizione. Lavorare in queste condizioni è diverso che lavorare dall’inizio dell’anno, gli obiettivi sono diversi, la didattica è diversa perché non c’è tempo. Abbiamo ridotto drasticamente i tempi di spiegazione di alcune cose, sperando siano ridotti anche i tempi di assimilazione”.

Sulla difesa a quattro. “Non c’è tempo. Questa settimana ho iniziato senza i giocatori, ho fatto tutta la settimana senza centrocampisti, non so se si sia notato”.

Come sta la squadra biancorossa? “La squadra fisicamente sta bene, anche qualcuno che è arrivato dopo comincia ad ingranare meglio. Per quelli che sono arrivati non so dare una risposta, ho solo dei dati statistici. In generale stiamo abbastanza bene. Psicologicamente? Non possiamo stare bene, è impossibile dirlo. Come posso mettermi io in discussione penso possano farlo anche i giocatori. Ma adesso sarebbe un errore pensare a questa cosa. Abbiamo tempo solo per ricaricare le batterie e ripartire. L’obiettivo è mantenere un barlume di mentalità positiva, anche se non è facilissimo chiaramente dopo tante sconfitte. Secondo me con qualche piccolo stratagemma ci sono riuscito”.

Dopo il Vicenza, sotto con il Carpi. “Il calendario è quello, non dobbiamo stare lì a guardare il Carpi. Secondo me i calendari si possono leggere in mille maniere. Al Vicenza abbiamo fatto anche gol, siamo stati una delle poche squadre a riuscirci. Il Carpi per quello che lo conosco è una squadra che cerca qualche variabile in più in fase di possesso palla, e di conseguenza rischia di più. Ha un buon attaccante, che giocava in serie D fino a due anni fa (Vano, ndr). Non ho fatto neanche vedere gli avversari questa settimana perché non ha senso, è tempo perso in questo momento”.

Cosa non le è piaciuto della partita di domenica scorsa? “Sono rimasto deluso da un paio di situazioni che avevamo preparato e non sviluppato bene. Se una cosa era assodata e non viene fatta bisogna fare delle valutazioni. So che non capita molto spesso, ma bisogna mettersi in discussione. Mi riferisco ad alcuni movimenti in fase difensiva, in fase di non possesso, sulla sinistra. Riguardando i primi venti minuti era una gara equilibrata, senza nessuno scompenso né da una parte né dall’altra. Poi su alcune banalità è saltato tutto. Proprio perché sono banalità forse è lecito chiedersi: forse sono stato io a spiegarmi male. Gli esterni sinistri sono quelli, li abbiamo presi apposta così. A destra può giocare Ambrosini, può giocare Finizio, può giocare Messina. Il discorso di giocare a quattro cambia una serie di situazioni in mezzo al campo”.

In attacco è arrivato nell’ultimo giorno di mercato anche Raffaele Ortolini. “L’arrivo di un ulteriore attaccante sta a dimostrare che volevamo avere la possibilità di fare anche una cosa diversa. Ortolini è un attaccante di quelli che sanno fare reparto da solo, nonostante la stazza è bravo tecnicamente, un bel combattente, è un giocatore che ha fatto tanta gavetta, forse non giustificata, nel senso che ne ha fatta di più di quella che avrebbe meritato. L’idea è di avere concorrenza, secondo me senza concorrenza non si va da nessuna parte”.

Gli ultimi acquisti saranno disponibili già domani? E chi sarà assente? “Speriamo arrivino i transfer, di solito arrivano. Domani non ci saranno Remedi, squalificato, e Candido, che spero di avere il prima possibile ma del quale non so assolutamente i tempi di recupero: martedì avrà un nuovo controllo. Anche Arlotti non è neanche convocato: domenica non so se vi siete accorti che siamo rimasti in dieci negli ultimi 7-8 minuti, ho preferito non rischiarlo perché ha una contrattura. Messina ha invece un piccolo stiramento e non si allena da metà settimana, riprenderà anche lui martedì. Precauzionalmente lo lasciamo tranquillo”.

Si accontenterebbe di un pari contro il Carpi? “Per domani è importantissimo muovere la classifica. Considerando l’aspetto morale e tutto quello che succede la squadra lavora anche bene. Far punti domani ci darebbe un po’ di spinta”. 

Quali sono le caratteristiche del centrocampista Matteo Calamai? “Calamai, da ragazzino, nasce come esterno alto, a Viareggio se lo inventano mezzala. È un centrocampista secondo me molto completo, a parte il fatto che ha fatto un po’ di tutto. È una mezzala che sa inserirsi, che calcia bene ed è molto intelligente anche dal punto di vista tattico. Non ha una stazza incredibile, ma ha una buona gamba. Giocatore che ha qualche presenza in categoria e che ha vinto anche qualche campionato. Secondo me è un giocatore in questa categoria molto forte. È un giocatore che abbiamo sempre tenuto in considerazione, al di là dell’infortunio occorso a “Ciccio” Agnello”.

Com’è stata la settimana del portiere Gabriel Meli, che ha esordito con una “papera” contro il Vicenza? “Di Meli dico una cosa: a me ha colpito, nella condizione ambientale di domenica che non era facilissima, come abbia reagito all’infortunio sul gol. L’ho visto quasi meglio dopo che prima: più tranquillo, più spavaldo, e questo mi è piaciuto molto. Secondo me i giocatori bravi non sono quelli che non sbagliano mai, sono quelli che sbagliano e continuano a fare le cose in maniera ancora più convinta. Sotto questo punto di vista mi è sembrato avere una maturità notevole e gli devo fare i complimenti per questo. Questa cosa mi è piaciuta molto e mi dà una sensazione negativa: spero che l’esempio di un classe ’99 sia utile a tutti, ci vuole coraggio”.

L’ex Triestina Roberto Codromaz è stato acquistato perché diventi il leader della difesa biancorossa? “Secondo me gli uomini a cui affidare le chiavi del reparto c’erano già prima dell’arrivo di Codromaz. Lui è il classico difensore centrale roccioso, preciso, cattivo, fisico, che forse ci mancava. Ottimo arrivo anche questo. Partirà titolare? Ancora non lo so, farò delle valutazioni questa notte, finalmente ho qualche scelta dietro, il resto non tanto”. 

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