Saer Diop, dopo quattro anni di Imolese il passaggio all’Inter


Il ragazzo di origini senegalesi, nato a Russi nel 2005, lascia l’Imolese dopo quattro anni trascorsi in quella che per lunghi tratti è stata la sua seconda casa: il Centro Tecnico Bacchilega.
Qui Saer Diop, grazie alle strutture messe a disposizione dalla società e soprattutto grazie al lavoro svolto dai tecnici molto preparati del settore giovanile, ha potuto sviluppare la sua personalità oltre che il suo fisico e le sue qualità tecniche.
Quest’ultime sono il motivo principale per il quale l’Inter ha deciso di investire, con decisione, su questo centrocampista offensivo (mezzala e trequartista i suoi ruoli preferiti).
I mister Ceroni, Casadio&Montori e Sintini hanno aiutato Saer a diventare un giocatore più completo e a fargli sfruttare tutta la sua qualità al servizio della squadra, ma gli hanno insegnato a diventare soprattutto un calciatore con la testa sulle spalle.
Un’altra persona che ha legato molto con Saer e che lo ha personalmente accompagnato a fare provini in giro per l’Italia in tutte le varie società di Serie A è il Direttore Generale Marco Montanari che parla così del ragazzo: “Mi ha sempre colpito quanto la sua timidezza fuori dal campo sfociasse in prestazioni di grande personalità e da leader in mezzo al campo. Certo con la tanta qualità e la tanta fantasia di cui questo ragazzo dispone è tutto molto più semplice e credo che l’Inter abbia deciso di puntare su questo ragazzo, ancora fisicamente da formare, perché intravvede in lui un potenziale giocatore da prima squadra. Siamo stati insieme a fare i provini con Juventus, Milan, Fiorentina, Roma e Bologna, ma l’Inter è quella che si è dimostrata più interessata a prendere il ragazzo. Saer e la sua famiglia, invece, hanno scelto l’Inter per l’attenzione che la squadra nerazzura ha promesso di dedicare al lato umano e a quello scolastico oltre che a quello sportivo”.
La chiosa finale è del Presidente Lorenzo Spagnoli: “Sono contento che siamo riusciti a dare questa possibilità a un ragazzo del nostro settore giovanile. Gli faccio un grosso in bocca al lupo e spero che possa portarsi via con sé il valore del ‘mai arrendersi’ perché gli servirà sia nei momenti belli che nei momenti di difficoltà, che spero siano pochi. Noi come Imolese Calcio faremo tutti il tifo per questo ragazzo che è cresciuto con noi! Mai arrendersi!”