"Plastiche: rischi e opportunità". Un incontro promosso dal Tecnopolo
“Plastiche: rischi ed opportunità nel contesto di un’economia circolare”
24 settembre 2019 ore 15.00
sala Marvelli della Provincia di Rimini (Via Dario Campana 64)
Il ciclo di vita della plastica e le prospettive future legate ai nuovi materiali innovativi, saranno al centro del convegno dal titolo “Plastiche, rischi ed opportunità nel contesto di un’economia circolare” che si terrà il prossimo 24 settembre a partire dalle ore 15.00 presso la Sala Marvelli della Provincia di Rimini in via Dario Campana 64.
Il convegno, promosso dal Tecnopolo di Rimini e dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare e Energia dell’Università di Bologna e in collaborazione con Uni.Rimini SpA, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Rimini e Società Chimica Italiana sarà l’occasione per presentare le attività di ricerca che si stanno svolgendo in Italia, sia nell’ambito della ricerca universitaria che in quella industriale.
Si parlerà sia delle plastiche più tradizionali, che di quelle di più recente commercializzazione, le cosiddette “bioplastiche”.
Nel corso dell’evento, interverranno rappresentanti di Istituzioni locali, ricercatori dell’Università di Bologna che svolgono studi in questo settore, anche presso il Tecnopolo di Rimini, aziende come HERA, il consorzio COREPLA, ed altri attori del mercato e della ricerca industriale.
Il convegno ha l’obiettivo di riunire in un unico evento tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di vita dei materiali plastici, sia per uso alimentare che industriale, per mettere a fuoco i rischi e le opportunità di un materiale di cui molto si parla in questi ultimi tempi.
“Le materie plastiche sono presenti praticamente in tutti i settori produttivi, dall’abbigliamento all’industria automobilistica, dall’edilizia ai prodotti da imballaggio, dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche alle utilizzazioni in agricoltura, dalla medicina a molte applicazioni hi-tech. E’ importante essere consapevoli delle quantità in gioco e dell’utilità di questi materiali, le cui funzioni sono in gran parte insostituibili, attualmente” dice Fabrizio Passarini, Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale “Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia“(CIRI FRAME), attivo presso il Tecnopolo di Rimini. “Perciò, è sicuramente opportuno lavorare sulla prevenzione, riducendo ad esempio l’utilizzo di plastica monouso, come ci ha indicato una recente Direttiva Europea. Ma occorre parallelamente impegnarsi in una nuova concezione di questi materiali, perché siano prodotti in maniera più sostenibile e in modo che si possano più efficacemente reintrodurre all’interno della filiera produttiva. Un altro punto cruciale è riuscire a far fronte al problema dei rifiuti che si producono a fine vita, per i quali occorre migliorare significativamente i trattamenti di recupero e valorizzazione. Il riciclo è certamente la prima opzione, benché non sia sempre di facile attuazione, in particolare a causa della disomogeneità del materiale in ingresso agli impianti”
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