Indietro
giovedì 25 aprile 2024
menu
Al "Romeo Neri"

Finisce 1-1 il test tra Rimini e Forlì. Cioffi sulla società: "Io sono sereno"

In foto: Il riscaldamento
Il riscaldamento
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 13 ago 2019 17:17 ~ ultimo agg. 14 ago 23:22
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min Visualizzazioni 2.369
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

RIMINI-FORLÌ 1-1

IL TABELLINO
RIMINI 1° tempo: 1 Scotti, 2 Finizio, 4 Boccaccini, 6 Van Ransbeeck, 7 V. Nava, 10 Candido, 19 Ventola, 20 Gerardi, 21 Palma 23 Silvestro, 25 Scappi.

RIMINI 2° tempo: 22 G. Nava (32′ 12 Santopadre), 2 Finizio, Oliana (21′ Acunzo), 25 Scappi, 3 Picascia, 11 Mancini, 21 Palma, 6 Van Ransbeeck (26′ 26 Pari), 27 Bellante, 9 Zamparo, 18 Petrovic. All. Cioffi.

FORLÌ 1° tempo: 1 De Gori, 2 Zamagni, 3 Marzocchi, 4 Biasiol, 5 Sedioli, 6 Favo, 7 Baldinini, 8 Gkertos, 9 Pacchioni, 10 Gomez, 11 Minella.

FORLÌ 2° tempo: 12 Baldassarri, 2 Zamagni (26′ 16 Carlucci),  14 Ferraro, 13 Vesi, 3 Marzocchi, 18 Ballardini, 6 Favo (17′ 15 Albonetti), 17 Pastorelli, 20 Bonandi, 19 Suare, 21 Zabre. All. Paci.

ARBITRO: Contestabile di Rimini.
ASSISTENTI: Del Bianco e Bisceglia, entrambi di Rimini.

RETI: 7′ st Zamparo (rig.), 35′ st Ferraro.

COMMENTO
Ritmi blandi al “Neri”, complice anche l’alta temperatura. Presenti circa 400 spettatori. Ha seguito tutta la partita, un po’ dalla tribuna centrale un po’ vicino alla recinzione del campo il presidente del Rimini FC, Giorgio Grassi, al quale i tifosi hanno dedicato uno striscione (rimosso dopo qualche minuto di gioco dagli addetti alla sicurezza) con il chiaro invito a tornare a Riccione. La prima parata è di Scotti, ma sul piano delle occasioni nella prima frazione si fa preferire la squadra di casa (in tenuta blu). 0-0 all’intervallo.

Al 7′ della ripresa (con le due formazioni rivoluzionate rispetto all’undici di partenza) il Rimini passa su rigore procurato da Bellante e realizzato da Zamparo. Lo stesso Zamparo ha altre due opportunità, la prima su invito di Bellante, la seconda con una conclusione dall’area piccola neutralizzata da Baldassarri. Al 35′ il Forlì pareggia con una punizione capolavoro di Ferraro.

Finisce 1-1. Discrete indicazioni per mister Cioffi, che nella ripresa ha schierato anche il difensore ex Albissola Filippo Oliana (classe ’99) ed il centrocampista ex Gozzano Diego Acunzo (classe ’99), entrambi in prova.

Domenica la partita di Coppa Italia di serie C tra Vis Pesaro e Rimini si giocherà alle ore 20:30.

DOPOGARA
Nel dopogara il tecnico del Rimini, Renato Cioffi, parla anche delle voci sulla società. “In generale non abbiamo subito tiri in porta, tranne la punizione, che poteva essere evitata perché era un tiro abbastanza lontano, abbiamo fatto perciò un errore di valutazione – ha detto l’allenatore sul gol -. Bene sia nella prima che nella seconda parte, dove abbiamo avuto forse qualcosa in più. La cosa che ci rallegra è che abbiamo chiuso la partita con un 2001, un 2003 e qualche ’98 in più. Per quanto riguarda la squadra non posso che essere contento”.

Sul mercato: “come abbiamo detto siamo alla ricerca di un centrocampista, anche a livello numerico. Lo sa il direttore e lo sa la società”.

Sulla poca chiarezza a livello societario: “Io stamattina ho dovuto fare un bel lavoro psicologico perché nonostante i giocatori siano dei professionisti seri qualche voce dà fastidio. Noi crediamo nel presidente, finché non ci annuncerà qualcosa di diverso io le prendo solo come chiacchiere da bar. Credo che i primi a saperlo saremo noi. Vorrei parlare un po’ con il presidente, penso che a breve lo farà. Ma io sono sereno perché quando uno fa il suo e lo fa con professionalità… poi ci sono delle scelte. Il presidente lo abbiamo sentito ieri e ci ha detto di lavorare in un certo modo. Sotto questo aspetto siamo sereni. Se poi ci sono esigenze societarie diverse è un problema della società, non nostro. Poi tutto può succedere perché in tanti anni ne ho viste molte nel mondo del calcio. Quando poi andiamo a destabilizzare un ambiente che è già stato scosso lo andiamo a ferire ancora di più, non facciamo un bel gioco. Poi se c’è la volontà di farlo apposta e un altro discorso, vuol dire che devo lavorare due volte perché oltre a lavorare sul campo devo fare un lavoro psicologico sulla squadra perché molti giocatori sono giovani”.

Notizie correlate