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venerdì 19 aprile 2024
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Il Cartellino

Cartellino azzurro alla promozione di RBR, rosso alle conferenze stampa del Rimini FC

In foto: Sandro Cangini e Giorgio Grassi
Sandro Cangini e Giorgio Grassi
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 1 giu 2019 15:21 ~ ultimo agg. 2 giu 21:16
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Cartellino azzurro

Alla promozione della Rinascita Basket Rimini. Un campionato strepitoso che ha fatto registrare una sola sconfitta, un percorso netto ai playoff, coronati da una meritatissima promozione. Ora è serie B, un campionato di maggior rispetto per la tradizione riminese.

Un grazie ai tanti tifosi che hanno subito spostato il progetto societario, alla società, ricca di personaggi che amano davvero il basket, a coach Bernardi e ai ragazzi tutti, che hanno concretizzato sul campo le loro promesse di
promozione.

Cartellino rosso

Alle conferenze stampa del Rimini. Al di là dei contenuti, delle domande e delle risposte, abbiamo notato come la correttezza, il rispetto dei ruoli, la buona educazione che si respiravano durante un confronto tra stampa e dirigenza societaria, sia un lontano ricordo. Ora va di moda la volgarità nelle risposte. Esempi? “Me ne sbatto i c…. del calcio”, frase detta dal presidente Grassi. Un “c…” rafforzativo di un suo pensiero, detto proprio questa mattina dal nuovo entrato Cangini.

Comprendiamo il nervosismo, ma i diretti interessati devono comprendere che, tra dirette e registrate, al pubblico che ascolta non arriva un bel messaggio. La pacatezza dei toni, il rispetto dei tifosi e della città dovrebbero essere il cardine su cui gira ogni gestione sportiva. Perché se il cardine cede, crolla tutto. Se si trascende non si va nella direzione che auspicata tre stagioni fa dal presidente Grassi che “un altro calcio è possibile”.

Poi bisogna vedere quale calcio. Se i presupposti per un futuro di cambiamento sono questi, preferiamo il calcio di una volta. Quello del rispetto dei ruoli e non quello che indica ai giornalisti (vero Cangini?) le domande che dovrebbero fare o di incolparli (vero Grassi?) di dare la solita sbobba ai maiali.

Facile poi attaccare i giornalisti riminesi che sono di una pazienza infinita, che spesso viene scambiata per vulnerabilità o piaggeria. Mettiamo punto, perché quello che interessa è il futuro del Rimini. Dalle parole di questa mattina, con le solite mille contraddizioni, non si capisce quale sarà la rotta che dovrà seguire la navicella biancorossa.

Una cosa è certa: cari tifosi, ci aspetta un’altra estate di capriole e meno male che abbiamo la sabbia. Così non ci facciamo male.

Beppe Autuori