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mercoledì 24 aprile 2024
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Play Out C girone B

Virtus Verona-Rimini 1-0, le pagelle di Nicola Strazzacapa

In foto: Al 49' st la giocata spettacolare di Buonaventura (ElevenSports)
Al 49' st la giocata spettacolare di Buonaventura (ElevenSports)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 19 mag 2019 18:44 ~ ultimo agg. 20 mag 14:00
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SCOTTI 8. Prontissimo al 14’ sul tap in di Rossi da due passi, tocca anche il destro sotto misura di Sirignano senza potere però nulla. All’89’ e al ’90 sforna il doppio miracolo di piede su Grbac e in tuffo su Lavagnoli e tiene in vita le speranze salvezza. San Francesco!

MARCHETTI 5.5. I pericoli arrivano tutti dal centro destra biancorosso. Non commette gravi errori, ma non dà mai sensazione di eccessiva sicurezza. Luci e ombre!

FERRANI 6. Ferocia e attenzione sono nel dna, unica pecca una scivolata sul bagnato nella prima frazione che genera una sfilza di corner pericolosi Per il resto solita roccia e solito giallo. Gladiatore!

NAVA 5.5. Gara nel complesso positiva, sia dietro che in ripartenza, ma perdersi Sirignano nell’area piccola in un playout è da circoletto rosso sulla pagella. Sfortunato!

KALOMBO 5.5. Va a sprazzi e gli manca il canonico cambio di passo. Fatica a saltare l’uomo e dopo un’oretta Petrone lo richiama per giocarsi le due punte. Frenato!

BADJE 5. Generosità e dinamismo non gli fanno certo difetto, ma non bastano perché lasci davvero traccia di sé. Troppi palloni sbagliati, qualcuno calciato nel vuoto. Né carne né pesce!

ALIMI 6. Schermo prezioso davanti alla difesa e a volte anche in mezzo alla stessa. Fa il suo anche quando la barca fa acqua e ci mette fisico e mancino fino al gong. Prezioso!

MONTANARI 6. Corre senza fermarsi mai e sotto la pioggia di Verona ha fatto quasi una personale Nove Colli, ai chilometri non si associano tante giocate utili ma sta sul pezzo per tutta la partita. Cavallo pazzo!

GUIEBRE 6. Chi pensa al “mammasantissima” della Serie D ha sbagliato indirizzo, qui ci sono altro ritmo e altra attenzione tattica. Spinge però con costanza, copre le sue zolle dietro e mette in mezzo qualche pallone interessante. L’ultimo per Buonaventura al volo è un ricamo. Positivo!

CANDIDO 5.5. Solite pennellate da calcio da fermo, ma, fino all’ingresso di Piccioni con arretramento di qualche metro, su azione non la becca praticamente mai. Cresce con due punte davanti, non abbastanza per raggiungere la sufficienza. Psichedelico!

VOLPE 5. Sua la prima chance della gara, con una bella incornata su punizione di Candido che costringe Giacomel alla risposta di pugno. Poi riceve solo lanci lunghi e alti da addomesticare da solo contro tutti e così sarebbe quasi impossibile per ogni punta. Eremita!

11’ st BANDINI 5.5. I cambi dalla panchina alzano il baricentro di venti metri, in mezzora tocca tanti palloni e arriva sul fondo più volte. Di cross pericolosi, però, neanche l’ombra. Incompiuta!

11’ st PICCIONI 5. Si presenta con due belle sponde, ma non controlla una bella filtrante di Montanari e a cinque minuti dal gong spreca un assist di velluto di Buonaventura. Harakiri!

34’ st CICAREVIC 6. Ha voglia di spaccare il mondo (leggasi carica su Giacomel al 94’) e cerca palla da tutti, mostrando un’intesa perfetta con Buonaventura da cui nasce l’azione più pericolosa della gara. Famelico!

34’ st BUONAVENTURA 6.5. In appena un quarto d’ora (recupero compreso) si guadagna la palma di più pericoloso della banda: la sponda aerea per Piccioni è un cioccolatino su un vassoio d’argento solo da scartare e mangiare, ma il compagno si mangia invece l’1-1. La mezza rovesciata con cui sfiora la traversa e il pareggio dopo uno scambio caparbio con Guiebre al ’93 è di quelle da cartoline, peccato sfiori solo la traversa. Cuor di leone!

44’ st PALMA sv.

PETRONE 5.5. Inizia prudente, con Candido da seconda punta e gli attaccanti un po’ troppo isolati. Insiste su Badje e non viene ripagato neanche stavolta e se è vero che la prima vera occasione al 6’ ce l’ha Volpe lo è altrettanto il fatto che Giacomel da quel momento non fa più una vera parata. Anche quando aggiusta la squadra, arma l’arsenale offensivo e vede i suoi ragazzi chiudere con una mezzoretta arrembante nella metà campo veneta da cui trarre indicazioni preziose per il ritorno. I cinque corner tutti dopo i primi cambi, il forcing finale e i sei ammoniti dicono però che il lavoro mentale c’è, la squadra non ha intenzione di mollare e autorizzano le speranze d’impresa. Forza Mario!

Nicola Strazzacapa

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