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RBR. Gian Luca Brasini sul pubblico del Flaminio: "I miracoli nello sport non esistono"

In foto: Brasini insieme al presidente di RBR Maggioli (foto Alfio Sgroi)
Brasini insieme al presidente di RBR Maggioli (foto Alfio Sgroi)
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 3 dic 2018 13:55 ~ ultimo agg. 17:26
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L’assessore allo Sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini, commenta sul suo profilo Facebook la cornice di pubblico che domenica al Flaminio ha assistito al big match tra RBR e Bologna Basket 2016 (il dato ufficiale parla di 2.260 persone sugli spalti del palasport riminese).

“I miracoli nello sport non esistono – scrive Brasini -. Esistono il lavoro, la voglia, il talento che non si ferma al suo solo specchiarsi. Considero quello che è avvenuto ieri al palazzetto di Rimini, ma che in realtà accade ogni due settimane ormai da settembre, non un evento imprevisto e eccezionale ma il risultato di una grande passione e altrettanta sapienza. Non mi riferisco (solo) al punteggio sul tabellone a favore di RBR ma alla entusiastica cornice di pubblico che, numeri alla mano, oggi anche poche compagini di Lega 2 e forse anche qualcuna di serie A possono contare. Il fenomeno basket a Rimini è una bellissima storia di sport e una lezione più generale: se i progetti sono ispirati dal fare bene, in relazione alla comunità e al contesto in cui si calano, allora nulla è impossibile.

RBR nasce con questo spirito e, andando al Flaminio, per gli anziani come me fa tornare in mente l’epopea di Pasini, Reggie Johnson, Benatti, Cecchini, Myers, Ruggeri. Curioso come le storie recenti di RBR basket e della Rimini Calcio, apparentemente distanti, siano in realtà accomunate da alcuni elementi: progetti sportivi senza fronzoli, piccoli passi, i vivai, le risorse locali, contro le promesse di chi ogni volta pensa di abbacinarti partendo da una o due categorie superiori.

Il mondo dello sport sa che quelle, 99 volte su 100, sono promesse da marinaio, i grandi inganni che portano ai grandi drammi sportivi. Meglio ripartire da chi siamo per poi scoprire di essere in 2.300 al palazzetto in una tranquilla domenica di dicembre. Non è un miracolo di Natale”.