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Il secondo stralcio Metromare

Il Trc va verso la Fiera e punta Santarcangelo. Percorso e tempistiche

In foto: un rendering del tracciato verso la Fiera
un rendering del tracciato verso la Fiera
di Andrea Polazzi   
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gio 27 dic 2018 13:46 ~ ultimo agg. 28 dic 16:16
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Dopo una gestazione pluridecennale, il Trc (ora ribattezzato Metromare) per l’estate del prossimo anno sarà in servizio nella tratta tra le stazioni di Rimini e Riccione. Ma si pensa già al secondo stralcio: il comune di Rimini ha infatti approvato il progetto di collegamento tra la stazione e la Fiera che concorrerà al bando predisposto dal ministero dei trasporti. Il costo si aggira sui 70milioni di euro e, se non ci saranno intoppi, la nuova tratta potrebbe vedere la luce già nel 2025 (i lavori dovrebbero durare circa tre anni). Il progetto, ha spiegato infatti l’assessore alla mobilità Roberta Frisoni, è facilmente cantierabile perché sono ben pochi gli espropri necessari e si tratta, in prevalenza, di una rifunzionalizzazione di alcuni assi viari già di proprietà del comune. Ma quali? Il percorso a raso partirà da piazzale Cesare Battisti per passare poi lungo le vie Ravegnani, Savonarola, Matteotti, XXIII Settembre 1845 ed Emilia. 4,2 km per 12 fermate da percorrere in 16 minuti. Previsti sottopassi nell’area in uscita dal capolinea di Rimini FS e all’attraversamento delle principali intersezioni (P.le Cesare Battisti/Corso Giovanni XXIII, p.le Vannoni, Popilia ed il nodo della Statale 16). In questo modo il Trc non interferirà con la viabilità ordinaria regolata da rotatorie. Il percorso scavalca anche due corsi d’acqua: nel primo caso (il porto canale) sarà rifunzionalizzato il ponte esistente mentre nel secondo (Deviatore Marecchia) l’attuale ponte sarà demolito e rifatto.

Le stime effettuate dal comune e inserite nel progetto inviato al Ministero parlano di 22mila passeggeri al giorno (feriale). 6,5 milioni in un anno. La scelta del percorso, ricco di abitazioni e attività, è stata infatti dettata dalla possibilità di intercettare il maggior numero di utenti a prescindere dalle manifestazioni fieristiche. L’ipotesi di un tracciato parallelo alla Ferrovia non avrebbe invece dato garanzie.

Il progetto si inserisce nel nuovo Piano Urbano della Mobilità, che intende la via Emilia come un corridoio a prevalente modalità di trasporto pubblico e ciclo-pedonale, e con la prospettiva di pedonalizzazione del Ponte di Tiberio.

Lungo tutto il tragitto del Metromare è prevista la riqualificazione della viabilità: sarà realizzata una piattaforma viaria non inferiore a 4,20 metri, per senso di marcia da ottenere anche attraverso l’utilizzo dei controviali attualmente esistenti; ci saranno piste ciclabili ai lati della viabilità ordinaria lungo tutto il percorso del Trc; saranno realizzate nuove aiuole e riorganizzata la circolazione.

L’amministrazione riminese, insieme a quella di Santarcangelo, sta anche valutando un terzo stralcio: il prolungamento del Metromare dalla Fiera fino alla città clementina. Percorso che permetterebbe di intercettare una buona fetta dell’utenza della Linea 9 (insieme alla 11, la più frequentata).

 


La nota stampa del Comune di Rimini

Collegherà il centro della città alla Fiera e, correndo lungo l’asse viario Matteotti – Emilia, tutte le zone residenziali e commerciali che da Riccione a Fiera si trovano lungo l’asse longitudinale interessato dal progetto e che, con il prolungamento della infrastruttura, avranno un collegamento funzionale,moderno e veloce da e per la fiera e il centro città, non solo durante i periodi delle grandi manifestazioni fieristiche – capaci di portare centinaia di migliaia di persone dalle strutture alberghiere di Rimini e Riccione – ma nel corso di tutto l’anno, ponendosi al servizio dei cittadini, dei pendolari, dei city users che quotidianamente si spostano nella nostra città.

E’ il secondo stralcio del trasporto rapido costiero Metromare che, ormai alla vigilia dell’entrata in funzione della tratta Rimini – Riccione, con il progetto approvato nel corso dell’ultima seduta della Giunta comunale, si svilupperà fino alla Fiera di Rimini mettendo le basi per lo sviluppo di una mobilità pubblica intermodale capace di intercettare anche i flussi provenienti dalla via Emilia, come ad esempio da Santarcangelo.

Il tracciato di progetto del sistema TRC nella tratta Rimini Stazione FS – Rimini Fiera approvato in linea tecnica dalla Giunta ha una lunghezza complessiva di 4 km e 200 metri e si sviluppa esclusivamente in sede propria lungo la via Emilia, la via XXIII Settembre, il viale Matteotti fino a Piazzale Battisti, e consentirà di connettere in 16 minuti la Stazione di Rimini con Rimini Fiera.

La linea prevede 2 capolinea, dei quali quello di partenza – Rimini FS –diventerà sempre di più un punto di interscambio strategico tra trasporto pubblico su gomma, trasporto pubblico su ferro (ferrovia), mobilità attiva (mobilità ciclabile e pedonale), mobilità veicolare privata (autovetture, motocicli, etc.), in un’area che sarà oggetto di un’importante opera di riqualificazione urbanistica. Sono previste 12 fermate intermedie di cui 5 a doppia corsia con possibilità di incrocio in fermata e 7 a singola corsia senza possibilità di incrocio.

Per la realizzazione del sistema è previsto l’impiego di veicoli filoviari a trazione interamente elettrica (e quindi ad emissione zero), dotati cioè di equipaggiamento ausiliario costituito da gruppi di batteria in titanato di litio atto ad alimentare l’equipaggiamento di trazione su percorsi non attrezzati con impianti fissi per la trazione elettrica. Il sistema TRC Rimini FS – Rimini Fiera, in quanto estensione della prima tratta Rimini FS – Riccione FS, sarà la naturale continuazione ed integrazione di questa prima tratta adottando pertanto lo stesso modello di esercizio con medesime frequenze e caratteristiche.

Il progetto, nella sua estensione complessiva, consente infatti di connettere in meno di mezzora gran parte della città, con un servizio comodo e affidabile che, lambendo anche il centro storico nell’area della Stazione Ferroviaria e nell’area del Borgo dii San Giuliano, è un tassello fondamentale del ridisegno complessivo del sistema di mobilità e a supporto anche della pedonalizzazione del Ponte di Tiberio e della riqualificazione del Centro Storico in corso.

Il Pums e il Trc Metromare

Come noto il Comune di Rimini ha adottato il  20 dicembre scorso il proprio PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, in allineamento agli strumenti di programmazione generale quali il Piano Strategico e il Piano Strutturale Comunale, ed è dentro a questo piano che è contenuto il progetto approvato in linea tecnica, parte del più ampio intervento denominato Trasporto Rapido Costiero (TRC) che prevede la realizzazione di tre tratte funzionali, quella da Rimini Stazione FS a Riccione Stazione FS; quella da Rimini Stazione FS alla Fiera di Rimini ed una terza per il collegamento Riccione Stazione FS a Cattolica.

Il progetto di fattibilità tecnico economica approvato dalla Giunta riguarda dunque la seconda tratta, ovvero l’estensione del Trasporto Rapido Costiero (TRC) dalla Stazione FS alla Fiera di Rimini con l’obiettivo da un lato di implementare il trasporto rapido di massa all’impianto fieristico e dall’altro di ampliare la copertura territoriale del servizio al quadrante centrale e orientale della città per garantire un’elevata accessibilità alla città, incrementare l’attrattività e l’efficacia del trasporto pubblico locale nonché di favorire l’intermodalità.

Le analisi dei flussi di traffico e le rilevazioni sperimentali effettuate nell’ambito della redazione del PUMS hanno evidenziato che la rete viaria del Comune di Rimini, per le provenienze dal quadrante nord-ovest in direzione del centro storico e dei punti di interesse collocati nell’intorno della circonvallazione medioevale, nonché di quelli collocati a mare della ferrovia e nella zona immediatamente a sud del centro storico, tende a concentrare i volumi di traffico veicolari su una asse coincidente con il tragitto dell’antica Via Emilia e quindi sul Ponte di Tiberio, che ne rappresenta il tratto terminale, attraversando il borgo San Giuliano.

La scelta operata nel PUMS ha ribaltato questa prospettiva per arrivare a trasformare il percorso dell’antica Via Emilia in un corridoio a prevalente modalità di trasporto pubblico e ciclo-pedonale per raggiungere il centro storico e agli altri punti di interesse, trasferendo iltraffico veicolare privato su 2 assi viari, uno collocato tra il centro storico e la ferrovia e l’altro tra il centro storico e la SS16, di attraversamento del tessuto più urbanizzato della città e consentire il collegamento con il centro storico e la marina attraverso la ri-funzionalizzazione di assi radiali già esistenti.

Il progetto

La seconda tratta del percorso del TRC approvato si svilupperà in superficie a raso attraverso una rifunzionalizzazione dei viali esistenti (Cesare Battisti, Ravegnani, Savonarola, Matteotti, XXIII Settembre 1845, Emilia) con l’eccezione dell’area in uscita dal capolinea di Rimini FS e dell’attraversamento delle principali intersezioni cittadine (P.le Cesare Battisti/Corso Giovanni XXIII, p.le Vannoni, Popilia ed il nodo della Statale 16) per i quali è prevista la realizzazione di sottopassi al fine di non interferire con la viabilità ordinaria nei citati nodi regolati da rotatorie. Inoltre scavalca due corsi d’acqua dei quali il primo (il porto canale) viene risolto attraverso la rifunzionalizzazione del ponte esistente mentre il secondo (Deviatore Marecchia) necessita della demolizione ed il rifacimento del ponte esistente.

Lungo tutto il tragitto previsto per mitigare e compensare l’impatto prodotto dall’inserimento della nuova infrastruttura nel tessuto urbano, è prevista la riqualificazione della viabilità sulla quale insisterà la piattaforma TRC mediante interventi di sistemazione di arredo urbano e di verde pubblico. Interventi che riguardano la realizzazione di una piattaforma viaria non inferiore a 4,20 m, per senso di marcia da ottenere anche attraverso l’utilizzo dei controviali attualmente esistenti; la presenza di piste ciclabili a raso sui lati della viabilità ordinaria lungo tutto il percorso del TRC tramite la sistemazione e la riorganizzazione dei percorsi esistenti; la realizzazione di aiuole e la messa a dimora di nuovo essenze arboree; la riorganizzazione della disciplina della circolazione, anche con la messa in opera di dispositivi adeguati.