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Attualità Nazionale

Cannabis light, una replica allo studio presentato a San Patrignano

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 13 ott 2018 14:24 ~ ultimo agg. 19:21
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In merito alle notizie apparse in questi giorni a seguito di uno studio sulle cannabils light presentato a San Patrignano in occasione dei WeFree Days (vedi notizia), da Alessandro Ciotti, grower di CanapaHouse Riccione, riceviamo una nota che contesta i contenuti dello studio stesso: “Dietro il paravento di una ricerca scientifica condotta dal Dott. Serpelloni, viene fatto passare per certo e facilmente replicabile un risultato incredibile: ci si può sballare anche con la cosiddetta ‘cannabis light’. Peccato che l’effettivo quantitativo di THC ipotizzato sia ottenibile solo con un procedimento di estrazione che non è per niente semplice come è dato a intendersi e che, soprattutto, servano – lo ammette lo stesso autore della ricerca – almeno 20-30 grammi di cannabis light per ottenerlo. Secondo noi anche di più, conoscendo la qualità del “prodotto grezzo” oggi in commercio in Italia. In ogni caso, considerato che un prodotto di media o buona qualità costa dai 15 ai 20 euro, ne deriva che per concentrare il THC necessario a ottenere “un effetto stupefacente”, un potenziale consumatore dovrebbe investire tra i 400 e i 500 euro per ottenere, dopo il processo di estrazione – che non è detto che vada a buon fine – una e una sola canna. E’ credibile che un ragazzino investa così tanti soldi e tempo per fumarsi uno spinello, quando è sufficiente andare per le strade di tutte le città per rimediarne quante ne vuole a pochi euro?” (ovviamente, in questo caso uscendo dal campo della legalità ndr)

Viene invece citato il parere negativo del Consiglio Superiore della Sanità alla libera vendita di cannabis light, facendo intenedere che non sia vendibile, cosa invece notoriamente legale da qualche anno. Ovviamente non si cita il passaggio più rilevante di quel parere, ovvero che “la pericolosità non può essere esclusa”. Ma nemmeno può essere confermata! Di certo non lo può confermare la semplice “letteratura”, ma al massimo delle ricerche scientifiche precise”.