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in pieno centro a Rimini

Tentata rapina, i tre davanti al Gip: un colpo non studiato nei minimi particolari

In foto: © Manuel Migliorini / Adriapress.
 © Manuel Migliorini / Adriapress.
di Maurizio Ceccarini   
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ven 10 mag 2024 17:15 ~ ultimo agg. 11 mag 13:34
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Sono comparsi davanti al Giudice per l’udienza di convalida i tre uomini, due di origine partenopea di 28 e 63 anni e uno piemontese di 66, arrestati martedì dopo la tentata rapina di martedì scorso alla filiale del Banco di San Geminiano e San Prospero in via Circonvallazione Occidentale.

Sarebbe stata un’idea malsana nata di passaggio a Rimini mentre erano diretti in centro Italia per lavoro, senza sopralluoghi preventivi. Che non si trattasse di un colpo studiato nei minimi particolari, lo si era intuito già dalla modalità del fallimento: una fuga tentata sul retro della banca, che però non ha uscite secondarie, spaventati dall’arrivo dei Carabinieri intervenuti molto prima della loro previsione grazie all’allarme dato da un dipendente. I tre uomini erano entrati nell’istituto fingendosi clienti e, sotto la minaccia del coltello, hanno fatto mettere in un angolo sei dipendenti e due clienti. Per questo, oltre alla tentata rapina, devono rispondere anche di sequestro di persona. Nell’interrogatorio di garanzia si sono dimostrati collaborativi e hanno ammesso i fatti. Neanche durante il tentato colpo, hanno raccontato alcuni testimoni, i tre hanno avuto atteggiamenti cruenti da malavitosi.

I loro difensori, gli avvocati Enrico Graziosi (per il 63enne) e Andrea Guidi (per gli altri due), hanno chiesto i domiciliari. Il Giudice si è riservato la decisione, attesa nel giro di pochi giorni.