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Politica Riccione

Partito della sfiducia col 13 in mano. Riccione torna al voto. I commenti

In foto: foto di gruppo per la ormai ex Giunta
foto di gruppo per la ormai ex Giunta
di Redazione   
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gio 23 feb 2017 20:21 ~ ultimo agg. 24 feb 21:23
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E’ quella di Patrizia Fabbri di Forza italia la firma decisiva per arrivare alle 13 necessarie alla sfiducia nei confronti dell’amministrazione Tosi e far decadere il consiglio comunale. L’appuntamento dal segretario comunale è per venerdì mattina, ma ormai i giochi a Riccione sono fatti: con le firme di PD, Oltre e Unione Civica, è appunto la scelta della Fabbri ad essere decisiva per il futuro amministrativo di Riccione. Oggi le firme  davanti al notaio che non aspettano altro che essere protocollate in comune nell’ultimo giorno utile per poter votare a giugno. Un’operazione che avrebbe nel vicesindaco Tirincanti il deus ex machina. E su Facebook i sostenitori della Tosi si fanno subito sentire: il termine “traditori” è il più ricorrente.

Le firme: Unione Civica (Mercatelli, Montanari, Urbinati, Montalto, Mingucci), Oltre (Ubaldi, Casadei, Marchetti, Bonfini), PD (Bauzone, Arcangeli, Pazzaglini) e Patrizia Fabbri di Forza Italia.

In mattinata Renata Tosi affida a facebook le sue prime dichiarazioni: “Avrò fatto errori. Non avrò ascoltato bene. Non sarò stata perfetta ma credetemi: ci ho messo il cuore

Le interviste alla trasmissione di Tempo Reale (Radio Icaro e Icaro Tv)

. Fabio Ubaldi (Oltre)

. Gabriele Galassi (Noi Riccionesi)

Il commento di Giulio Mignani, di Forza Italia e presidente del Consiglio Comunale

A seguito delle notizie che danno per certo lo scioglimento del Consiglio Comunale di Riccione a seguito delle dimissioni di oltre la metà dei Consiglieri è inevitabile esprimere rammarico per l’accaduto.

Come Presidente del Consiglio Comunale non posso che dirmi profondamente dispiaciuto per quanto è avvenuto: la politica si è spostata dall’Aula consiliare, sua sede naturale ad uno studio notarile. Avrei preferito un confronto, magari duro e acceso, piuttosto che una triste fine di una legislatura considerata storica per la nostra Città. Ed è a Riccione che penso: è mancata da parte di tutti sufficiente senso di responsabilità.Troppi veti incrociati, troppe richieste e troppo poca capacità di mediazione hanno precipitato una crisi che poteva essere evitata ma che doveva poi essere risolta, nell’interesse della Città.
Staccare la spina (specialmente da parte dei Consiglieri di maggioranza) è un atto estremo che potrà azzerare un conflitto politico, ma che non credo farà del bene a Riccione, che doveva essere l’unico vero obiettivo.

Il commento di Beatriz Colombo di FdI-AN

Un gesto di per se scandaloso, una vera e propria congiura di Corte. Tutto questo a poche settimane dalla Pasqua, come se Riccione non avesse altri problemi ed altre priorità. L’accusa era una presunta rigidità da parte della Tosi, quando la stessa Forza Italia ha perso tre consiglieri (Montalto-Mingucci-Rizzoli) per l’eccesso di prepotenza da parte di Tirincanti, mettendo tutta la maggioranza in difficoltà e permettendo la creazione di Unione Civica. Ora, senza entrare nel merito dell’opposizione, il cui operato é naturale, va di certo contro natura per chi come noi da sempre, della fedeltà ed onestá ne fa un valore ed una questione di principio, lo stesso non si può dire per la meteora Unione Civica e per Forza Italia, che ovviamente ha gettato la maschera ordinando ad un suo consigliere di dare la spallata finale, con la speranza di uscirne pulita. Questi tutti insieme, sono andati a braccetto scortati dal PD da un notaio per far cadere l’amministrazione. É l’ennesimo triste esempio in cui la politica non fa gli interessi dei cittadini, ma si riduce ad un vergognoso gioco di poltrone per il personalismo di pochi manipolatori. Abbiamo iniziato questa campagna elettorale sostenendo il sindaco Tosi e nonostante a volte le divergenze di opinioni, abbiamo fatto sempre le nostre battaglie all’interno delle mura comunali, come é giusto che sia, ed anche in seguito quando dopo l’ignobile complotto di Destra per Riccione siamo stati estromessi. L’intento quando siamo rientrati é sempre stato quello di lavorare per la Città, con il Sindaco che avevamo deciso di sostenere, seriamente e coerentemente al mandato degli elettori. Un tradimento inaudito!

Il commento di Bruno Galli e Jacopo Morrone, segretario provinciale e nazionale della Lega Nord Romagna

Per noi la persona più adatta per governare Riccione rimane Renata Tosi, cambia solo lo schema con il quale ci presenteremo alle prossime amministrative: nessun traditore e nessun vecchio arnese della politica farà parte della nuova squadra.” Senza attendere minimamente le reazioni a quello che lui stesso definisce “un tradimento consumato sugli appetiti del piano regolatore che non faceva regali agli speculatori” il segretario della Lega Nord Romagna, Jacopo Morrone, non perde tempo nel rinnovare il suo appoggio a Renata Tosi, pur ammettendo che “qualche errore l’ha fatto, ma in buona fede, fidandosi della gente sbagliata.” “L’infamia consumatasi ieri pomeriggio” – chiosa Morrone – “non solo non fermerà un progetto nel quale crediamo da anni, ma servirà a fare pulizia nel centro destra.” A chiudere l’intervento della Lega è il Segretario provinciale riminese, Bruno Galli, che aggiunge: “Sono convinto che senza i pesi morti trascinatisi in questi mesi, la nuova giunta e il nuovo consiglio riccionese avranno più linfa ed energia da spendere per il buon governo di questa città. Con questi presupposti, la rinnovata Amministrazione Tosi che uscirà dalle elezioni di giugno potrà marciare più spedita.”

Il commento del Popolo della Famiglia

Il Popolo della Famiglia esprime sconcerto e indignazione per i fatti che a Riccione stanno mettendo fine all’esperienza amministrativa della giunta Tosi. Si tratta con tutta evidenza di una opportunistica manovra di potere, non sussistendo alcuna valida ragione politica alla base del comportamento dei dimissionari, né alcun progetto alternativo per la città. Risultano emerse in modo chiaro, nel laboratorio riccionese, le contraddizioni del vecchio centrodestra che, già a livello nazionale, avevano portato alla nascita del Popolo della Famiglia. Anche per questo, per non costringere a rifugiarsi nell’astensione o nella protesta i moderati e le persone di buona volontà che vedono chiari tutti i rischi delle innaturali alleanze con la sinistra, il Popolo della Famiglia intende essere in campo per la prossima tornata elettorale a Riccione. Gli opportunisti, i traditori, gli incompetenti, i politicanti senza dignità, devono essere contrastati in nome di quelle esigenze di verità, rispetto delle persone e delle cose, nonché di equità sociale e competenza amministrativa, che avevano dato vita all’esperienza alternativa di centrodestra degli ultimi anni. Ora a Riccione questi valori politici stanno subendo una grave sconfitta, e il Popolo della Famiglia intende fare la sua parte perché la speranza non muoia e il cammino riparta su basi rinnovate.